9 Ottobre 2010

Nei “musei del cibo” troneggia il Museo del Pomodoro

di Marina Greco (Blog Collecchio. Interviste Musei)

Giancarlo Gonizzi, coordinatore dei Musei del Cibo della provincia di Parma, intervistato dalla Redazione di Comuni-italiani.it sul Museo del Pomodoro di Collecchio:

Come è nato il museo?
Il museo fa parte del circuito dei Musei del Cibo della provincia di Parma e nasce da un progetto varato dall’Amministrazione Provinciale di Parma nel 2000 teso alla valorizzazione dei prodotti tipici del territorio parmense, assieme al Parmigiano Reggiano, al Prosciutto di Parma e al Salame Felino.

Il pomodoro, pur provenendo dall’America, a Parma ha trovato alla fine dell’Ottocento una straordinaria diffusione e ha contribuito alla nascita della più forte industria di trasformazione ancor oggi esistente in Italia.

Qual è il patrimonio che lo caratterizza?
Il Museo racconta la storia, la cultura, la tecnologia del prodotto. Vi è esposta una linea di produzione della conserva attraverso macchinari storici databili dal 1920 al 1950 circa, una raccolta di scatole di latta di oltre 100 esemplari databili al 1938, una collezione di apriscatole, modelli, documenti, pubblicità, strumenti da laboratorio e oggettistica.

Cosa attira di più i visitatori?
Si tratta di un percorso curioso e variegato, con continui richiami di attenzione. Tuttavia la raccolta di latte e una “Topolino” pubblicitaria del 1954 sono sicuramente gli oggetti di maggiore attrazione.

Quale opera o collezione le piace personalmente di più?
Sicuramente la raccolta degli apriscatole, perché mostra decine di varianti databili fra il 1855 ed il 1955 applicate allo stesso processo.

Qual è la valenza didattica del suo patrimonio?
Tutti i Musei del Cibo, si rivolgono, oltre che al turista gastronomico al mondo della scuola, attraverso specifiche attività, laboratori e pubblicazioni. L’obiettivo è di fare conoscere il patrimonio alimentare del territorio.
In collaborazione con il Comune di Parma nel 2010 il progetto Food Bus – che porta i ragazzi delle scuole dell’obbligo a visitare luoghi di produzione e musei del cibo – ha interessato oltre 600 ragazzi.

Ci sono appuntamenti clou e rassegne prestigiose da non perdere?
Il museo è stato inaugurato sabato 25 settembre 2010. Ogni anno vengono proposti in tutti i Musei del circuito laboratori didattici in occasione del primo fine settimana di marzo e per San Martino (11 novembre).

Quali sono i servizi che offrite ai visitatori?
E’ in allestimento un punto vendita di prodotti tipici. Presso il ristorante che si trova all’ingresso della Corte, dove è ospitato il Museo, è possibile richiedere – come negli altri musei del circuito – un menu a tema, in questo caso sul pomodoro.
Il sito internet permette ricerche approfondite, offre visita virtuale, bibliografia… In loco è possibile usufruire di visite guidate e prenotare laboratori didattici.

Quale ruolo assolve nell’ambito territoriale?
Il museo dà conto di un’attività di trasformazione estremamente diffusa nel territorio e permette di non perdere il patrimonio culturale ad essa legato.

Come immagina il museo da qui a dieci anni?
Lo immagino ampliato con l’allestimento di una sala dedicata alla didattica e con l’apertura, nei locali sovrastanti, del Museo della Pasta, già in progetto!

Riferimenti:
Museo del Pomodoro,
c/o Corte di Giarola – Parco del Taro, ingresso in Strada Giarola, 11
43044 Collecchio (Parma)
Indirizzo email: prenotazioni.pomodoro@museidelcibo.it

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