12 Agosto 2011

Quali sono le province con meno di 300.000 abitanti?

di Massimo Di Bello (Editoriali)

In queste ore è stata annunciata la manovra del Governo per mettere a posto i conti dello Stato. Tra le azioni previste c’è l’abolizione (o meglio l’accorpamento) delle province con meno di 300.000 abitanti. La manovra deve ancora passare il vaglio del Parlamento, per cui non è detto che poi tale misura rimanga invariata o che sia confermata.

Ma quali sono le province che attualmente hanno meno di 300.000 abitanti? In tutto sono ben 37 su 110 e sono elencati nella tabella seguente. I valori indicati sono basati sui dati Istat al 31 dicembre 2010.

Bisogna tener presente che anche se fosse confermato il valore limite dei 300000 abitanti, ci potrebbero, almeno in teoria, essere comunque delle variazioni nell’elenco quando verrà applicata la regola, in quanto è stato indicato che verranno utilizzati i dati del Censimento Nazionale 2011. Questi dovrebbero essere disponibile nel 2012 ma solo in “via provvisoria” , i dati definitivi potrebbero essere disponibili solo nel 2013 (i dati definitivi del Censimento 2001 furono rilasciati dall’Istat il 22 dicembre 2003).

Si salvano dal taglia-province solo due regioni: l’Abruzzo e la Puglia.

Se il taglio fosse confermato, l’Italia cambierebbe non poco da come la conosciamo oggi, non sarebbero più capoluoghi di provincia città storiche come Gorizia, Benevento e molte altre.

Aggiornamento: il decreto prevede il salvataggio delle province “la cui superficie complessiva sia superiore a 3.000 chilometri quadrati”, per cui le seguenti province, pur avendo un numero di abitanti inferiore alla soglia stabilita, non vengono abolite:
- Belluno (213.474 abitanti, 3.678 kmq) - Veneto
- Grosseto (228.157 abitanti, 4.504 kmq) - Toscana
- Matera (203.726 abitanti, 3.446 kmq) - Basilicata
- Nuoro (160.677 abitanti, 3.934 kmq) - Sardegna
- Olbia-Tempio (157.859 abitanti, 3.399 kmq) - Sardegna
- Oristano (166.244 abitanti, 3.040 kmq) - Sardegna
- Siena (272.638 abitanti, 3.821 kmq) - Toscana
- Sondrio (183.169 abitanti, 3.212 kmq) - Lombardia

Quindi anche la Basilicata, come regione, si salva.

Ecco la lista completa delle province con meno di 300.000 abitanti e meno di 3.000 kmq, e che rischiano quindi di sparire, in tutto sono 29 province,:

Calabria: 2 su 5
- Crotone (174.605)
- Vibo Valentia (166.560)

Campania: 1 su 5
- Benevento (287.874)

Emilia-Romagna: 1 su 9
- Piacenza (289.875)

Friuli-Venezia Giulia: 2 su 4
- Gorizia (142.407)
- Trieste (236.556)

Lazio: 1 su 5
- Rieti (160.467)

Liguria: 3 su 4
- Imperia (222.648)
- La Spezia (223.516)
- Savona (287.906)

Lombardia: 1 su 12
- Lodi (227.655)

Marche: 2 su 5
- Ascoli Piceno (214.068)
- Fermo (177.914)

Molise: 2 su 2
- Campobasso (231.086)
- Isernia (88.694)

Piemonte: 4 su 8
- Asti (221.687)
- Biella (185.768)
- Verbano-Cusio-Ossola (163.247)
- Vercelli (179.562)

Sardegna: 3 su 8
- Carbonia-Iglesias (129.840)
- Medio Campidano (102.409)
- Ogliastra (57.965)

Sicilia: 2 su 9
- Caltanissetta (271.729)
- Enna (172.485)

Toscana: 3 su 10
- Massa-Carrara (203.901)
- Pistoia (293.061)
- Prato (249.775)

Umbria: 1 su 2
- Terni (234.665)

Veneto: 1 su 7
- Rovigo (247.884)

Anche Aosta (128.230) ha complessivamente meno di 300.000 (e per questo alcuni quotidiani online l’hanno indicata tra le “province” interessate) , ma in realtà non esiste una “Provincia di Aosta” (la Valle d’Aosta non è suddivisa in province e le funzioni “provinciali” sono ripartite tra la Regione e i Comuni) per cui la manovra non dovrebbe interessarla.

Voi siete d’accordo con questi tagli?

Ps: vedi anche
- l’articolo Abolizione delle Province: il parere dei Presidenti
- Sondaggio: Sei d’accordo all’abolizione delle Province? (nelle modalità indicate dal decreto legge del 13 agosto)

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68 commenti a “Quali sono le province con meno di 300.000 abitanti?”

  1. nik scrive:

    Ma che fine fanno i comuni delle province che verranno abolite?

  2. Massimo Di Bello scrive:

    Le province da eliminare dovrebbero essere accorpate, tra di loro o con una provincia più grande. I comuni si dovrebbero quindi spostare in un’altra provincia limitrofa. In pratica non è che si avranno 37 province in meno, in quanto alcune di queste potrebbero raggrupparsi insieme per raggiungere la dimensione necessaria.

    Un po’ diversa potrebbe essere la situazione per la Basilicata, Molise e Umbria, visto che hanno solo due province e visto che una dovrebbe essere accorpata, questo potrebbe anche portare in teoria ad eliminare proprio le province della regione e fare come la Valle d’Aosta in cui non ce ne sono.

    Questi accorpamenti possono anche produrre disagi ai cittadini, che per tutta una serie di incombenze, dovrebbero poi fare riferimento ad un capoluogo più lontano

  3. daniele1357 scrive:

    … era ora iniziassero ad eliminare le province, spero sia solo un primo passo.
    Purtroppo saranno abolite con le prossime elezioni, ma comunque in qualche modo bisognava pur inziare.
    Le attività delle province saranno spostate in parte ai comuni e in parte alle regioni, credo che per il cittadino sia una semplificazione, visto che ci saranno meno uffici a cui indirizzarsi, e per tutte le attività spostate verso i comuni sicuramente una maggiore comodità.
    Spero solo che la provincia di Trieste sparendo non porti Trieste in provincia di Udine…. questa si sarebbe una disdetta, ma che si inizi a gestire il territorio ‘liberato’ dalle province in modo più moderno.

    daniele

  4. italiano scrive:

    Secondo me molte province potrebbero essere accorpate,ad esempio in Sardegna la provincia di Olbia potrebbe accorparsi con quella di Nuoro superando la quota dei 300 mila abitanti il numero delle poltrone potrebbero essere ugualmente ridotte anche accorpando gli enti,comunque se non ricordo male il CDM ha parlato o di 300 mila abitanti ho di superficie di 3 mila KMQ…

  5. italiano scrive:

    Poi vorrei capire abolendo le province come si semplificano le cose per un cittadno se le competenze passano alle regioni,un sardo che deve fare rivolgersi sempre a Cagliari?

  6. daniele1357 scrive:

    Ok, Gorizia e Trieste forse accorpandosi ce la faranno, ma non mi sembra la strada giusta.
    Rovigo e Belluno però non confinando non potranno far nulla, dovranno decidere se passare una sotto Padova, Vicenza o Verona.. e l’altra?
    E se intelligentemente a Rovigo decidessero di passare sotto Ferrara, per similitudine di problemi inerenti al Po e Belluno invece che è molto più simile a Trento che non a Treviso….ci sarebbero dei bei problemi di confini veneti!
    Mi sa che questa è un legge con un tot di buchi……

    daniele

  7. Rosy76NA scrive:

    Per niente d’accordo sull’accorpamento delle province … almeno si poteva prevedere la soglia dei 300.000 abitanti con anche altre tipologie di valutazioni.

    Di alcune province sono a conoscenza che hanno problemi logistici per spostarsi al centro più vicino … mi immagino doversi poi spostare ad un capoluogo più lontano.

    Spero tanto che il vaglio del Parlamento non la confermi… sarebbe una grave incombenza per i cittadini nonchè uno “stravolgimento” storico.

  8. Macmamauri scrive:

    Ma che ci si deve andare a fare nel capoluogo di provincia?
    Perché non ci decidiamo ad abolirle tutte, dividendo i loro incarichi (strade e scuola …e tante poltrone da dividersi) fra comuni e regioni?

  9. Massimo Di Bello scrive:

    @Italiano: sì, confermo!
    Nel decreto firmato stasera dal Presidente della Repubblica è indicato che “sono soppresse tutte le Province, salvo quelle la cui popolazione rilevata al censimento generale della popolazione del 2011 sia superiore a 300.000 abitanti o la cui superficie complessiva sia superiore a 3.000 chilometri quadrati”

    la clausola sulla superficie salverebbe otto province da quelle su elencate:
    Belluno, Grosseto, Matera, Nuoro, Olbia-Tempio, Oristano, Siena, Sondrio

    ora aggiungo una nota anche nell’articolo :-)

  10. Massimo Di Bello scrive:

    il decreto conferma anche che oltre alle province saranno soppresse anche i relativi uffici
    territoriali del governo, per cui dovrebbero sparire dalle province interessate, Prefetti, Uffici scolastici (ex Provveditorati agli Studi), Motorizzazione Civile e altri uffici simili
    non so se vadano considerate anche le Camera di Commercio

  11. Massimo Di Bello scrive:

    Leggendo il decreto, c’era un riferimento all’articolo 133 della Costituzione, sono andato a vederlo, eccolo qui:
    Il mutamento delle circoscrizioni provinciali e la istituzione di nuove Provincie nell’ambito d’una Regione sono stabiliti con leggi della Repubblica, su iniziativa dei Comuni, sentita la stessa Regione.

    non sono un costituzionalista, ma per come è scritto non so se lo Stato può abolire una provincia, visto che la Costituzione indica che le “circoscrizioni provinciali” sono modificate su “iniziativa dei Comuni”.

    Be’, vedremo, se la norma riesce a passare le forche caudine del Parlamento, potrebbe poi cadere per incostituzionalità

  12. cm9462 scrive:

    grazie Massimo, e l’ultimo tuo post è a dir poco illuminante.

  13. MARIO1964 scrive:

    Forse posso essere d’ aiuto per dissipare qualche dubbio su alcuni Enti legati alle Provincie, per quanto è di mia competenza.

    Le Camere di Commercio, così come tutti gli altri enti fiscali e previdenziali (Agenzia delle Entrate, INPS e INAIL) non sono più limitati ai soli capoluoghi di provincia da molto tempo, esistono moltissimi uffici locali a livello distrettuale (per intenderci, sullo stile dei Tribunali), per cui ferma restando la dislocazione sul territorio si tratterebbe solo di ridefinire i cosiddetti centri “capofila”, mantenendo invariata la presenza territoriale.

    Tenete anche conto che oramai molto raramente è necessario recarsi in questi uffici, in quanto tutto il traffico delle pratiche ordinarie e gran parte di quelle straordinarie passa attraverso l’ inoltro telematico e la posta elettronica certificata.

    A mio modo di vedere, quindi, si tratterebbe essenzialmente di smantellare una serie di strutture squisitamente “politiche” (nello specifico i consigli provinciali e gli assessorati), ridistribuendo le gerarchie delle sedi nell’ ambito delel varie Provincie accorpate.

    Che, come giustamente mette in evidenza Massimo, sono disciplinate dalla Costituzione e quindi non così facili da fare e disfare.

    E che, non dimentichiamolo mai, sono fondate su un retaggio storico e culturale difficile da eradicare, pensiamo solo ai detti tipo “meglio un pisano morto in casa che un lucchese vivo alla porta”, ovviamente recitata al contrario a Lucca e con almeno 3-4 diverse versioni a seconda delle diverse provincie toscane … :lol:

  14. italiano scrive:

    In Sardegna il dibttito e molto acceso,la regione sta valutando la soluzione migliore dopo il varo del governo in merito alle province,gli schieramenti sono divisi ce chi vorrebbe eliminarle tutte ma una buona parte vorrebbe sopprimere le “nuove” province nate nel 2005 dopo referendum (non supero il 30% dei votanti) quando al governo regionale c’era Soru,comunque la situazione in Sardegna e complessa c’e chi ritiene che sopprimendo le province (ad eccezione di CA e SS sia un colpo mortale per lo sviluppo del territorio gia colpito dalla crisi con conseguente spopolamento inoltre i nuovi presidenti provinciali sono sul piede di guerra contro la soppressione,dopo la conferma di Massimo (post sopra) spetta alla Regione se abolire o accorpare gli enti,a mio parere sarebbe una buona soluzione l’accorpamento dimezzando comunque le polrone.

  15. renzo52 scrive:

    Effettivamente è stato anche detto che per abolire una provincia si dovrà necessariamente mettere mano alla costituzione modificando quell’articolo che citava Massimo. Il fatto che - come sempre - si è abusato nell’istituirle le provincie, sempre questo campanellismo Italiano!!!
    Ho sentito - in una conferenza stampa del presidente del Consiglio - che i comuni con meno di 1000 abitanti dovranno accorparsi con altri. Io non conosco i comuni lontani, ma in Trentino ci sono dei comuni con 150 abitanti . . . e si parla poi di spese della politica!!!

  16. Macmamauri scrive:

    @…in Trentino ci sono dei comuni con 150 abitanti . . . e si parla poi di spese della politica!!!
    Credo che in Italia siano tantissimi i Comuni sotto i 1000 abitanti e la loro fusione se da un lato porterà un “risparmio della politica” (un consigliere di questi comuni guadagna dai 9 ai 16 euro al mese!) questi risparmi comporteranno un esborso maggiore per i cittadini che dovranno sobbarcarsi spese e tempi di viaggio non indifferenti. E la scollatura tra cittadini e amministrazioni diventerà ancora più larga.

  17. renzo52 scrive:

    Io direi che ogni consigliere guadagna (tramite i gettoni di presenza) almeno 100 € al mese ma, come ho scritto nell’altro blog, se conteggiamo segretari comunali, impiegati, operai, sindaco, assessori ecc. ecc., ogni comune da 150 abitanti ha un esborso mensile di almeno 15/20 euro al mese, non meno.
    Ora, un comune con meno di 1000 abitanti - quasi sempre - ha anche meno servizi (intendo negozi/sanitari/ecc.-) ed ecco che i loro cittadini si “spostano” comunque e obbligatoriamente.
    Non credo che siano queste comunque le ragioni che scollegano gli amministratori dagli elettori, come non ritengo nemmeno utile fare comuni di montagna da 20.000 abitanti . . . . ma una misura più equa c’è.

  18. italiano scrive:

    A mio parere in Sardegna si potrebbe fare cosi: accorpamento della provincia di Nuoro con quella di Olbia arrivando a quasi 319 abitanti (fonte di Comuni-italiani.it),Ogliastra con Cagliari (quota 621 mila)Medio-Campidano e Carbonia-Iglesias con Oristano( 398 mila) accorpamento fatto in base anche a comodita’ e vicinanza,c’e un pero’ Carbonia-Iglesias sono piu vicine a Cagliari rispetto a Oristano cio porterebbe alla cancellazione di Medio Campidano e Carbonia-Iglesias perche non raggiungerebbero le quote espresse dal Governo Nazionale o 300 mila Ab. o 3 mila KMQ. In base alla mia ipotesi le province da 8 passano a 4

  19. lauraGe scrive:

    e in Liguria cosa succederà? Savona, Imperia e LaSpezia spariranno e resterà solo Genova come capoluogo di tutta la regione? sicuramente si potrebbero accorpare 2 città ( Imperia e Savona) e a LaSpezia unire Chiavari che un tempo si parlava di proclamare provincia…
    sicuramente questo tra tutti è il caso più anomalo…

  20. italiano scrive:

    Secondo me il discorso sulle province andava fatto in altro momento e non ora che siamo con l’acqua alla gola,va valutato bene valutare i pro e i contro ora si pensa solo a raccimolare soldi per non andare in default,bisogna sedersi ad un tavolo e fare valutazioni attente,in Sardegna e impensabile avere solo 2 province sarebbe la morte degli altri,e poi il governo perche ha preso questa misura?le province se sono inutili vanno eliminate tutte,adesso la convinzione della gente e che togliendo le province si risolve il problema ma cosi’ non e’!

  21. italiano scrive:

    SAREBBE STATO INTERESSANTE SE QUESTO BLOG AVESSE PROPOSTO UN SONDAGGIO VALUTANDO I PRO E I CONTRO

  22. manufighters scrive:

    Qualcuno saprebbe spiegarmi quale scenario si prospetta per i comuni delle province, o meglio quelle che verranno annesse ad altre province lo saranno per intero o i comuni verranno spartiti tra le province limitrofe?

  23. Massimo Di Bello scrive:

    @manufighters
    Sono i comuni che dovranno scegliere in quale provincia andare “all’interno del territorio
    regionale, nel rispetto del principio di continuità territoriale”
    Se non scelgono, allora interviene la Regione

    Ecco quello che indica in proposito il decreto:
    2. Entro il termine fissato al comma 1 per la soppressione delle Province, i Comuni del
    territorio della circoscrizione delle Province soppresse esercitano l’iniziativa di cui all’articolo 133
    della Costituzione al fine di essere aggregati ad un’altra provincia all’interno del territorio
    regionale, nel rispetto del principio di continuità territoriale.
    3. In assenza di tale iniziativa entro il termine di cui al comma 1 ovvero nel caso in cui entro
    il medesimo termine non sia ancora entrata in vigore la legge statale di revisione delle circoscrizioni
    provinciali, le funzioni esercitate dalle province soppresse sono trasferite alle Regioni, che possono
    attribuirle, anche in parte, ai Comuni già facenti parte delle circoscrizioni delle Province soppresse
    oppure attribuirle alle Province limitrofe a quelle soppresse, delimitando l’area di competenza di
    ciascuna di queste ultime. In tal caso, con decreto del Ministro dell’Interno, sono trasferiti alla
    Regione personale, beni, strumenti operativi e risorse finanziarie adeguati

  24. Massimo Di Bello scrive:

    @italiano
    Sondaggio?
    Ok, eccolo qui: http://rete.comuni-italiani.it/forum/viewtopic.php?f=689&t=14946
    :-)

  25. daniele1357 scrive:

    Sarà da ridere.
    Se una provincia ‘eliminata’ ha una maggioranza di un certo colore, sicuramente la provincia vicina che ha la giunta di un altro colore non vorrà saperne di inglobarla….
    Mi sa che hanno scatenato un piccolo terremoto se la cosa verrà confermata.

    daniele

  26. manufighters scrive:

    Grazie @Massimo Di Bello per il chiarimento, sono daccordo anche con daniele 1357 che questo decreto scatenerà un piccolo terremoto e proprio a questo proposito sulla base della dichiarazione del Presidente della Provincia di Sondrio Massimo Sertori che ha ipotizzato un passaggio alla Svizzera ( al quanto improbabile a mio parere), è possibile che venga concessa in accordo con Regioni e stato la possibilità a province di regioni confinanti di fondersi? Come ad esempio le Province di Piacenza e Lodi, Massa-Carrara con La Spezia e Rieti con L’Aquila o Ascoli Piceno (anche lei in procinto di sparire?

  27. daniele1357 scrive:

    ..rivoluzione!
    Succederebbe che Belluno chiederebbe di essere ‘annesso’ a Trento, e Rovigo ‘annesso’ a Ferrara …… la vedo dura!

    D’altronde Belluno e Trento hanno più o meno le stesse caratteristiche territoriali con gli stessi problemi, e riuscirebbero ad riunire quasi tutte le dolomiti sotto una sola provincia. D’altronde sono parecchi i comuni del bellunese, ma anche del vicentino, che da anni chiedono di passare sotto il trentino.

    Lo stesso vale per Rovigo e Ferrara, che condividono l’appartenenza alla parte finale del fiume Po, che se gestita da una sola provincia qualche vantaggio forse ci potrebbe essere, sicuramente Rovigo con Padova o Vicenza condivide poche caratteristiche strutturali.

    Figuratevi in regione veneto come sono contenti di queste ipotesi.

    daniele

  28. ITALO PRECARIO scrive:

    Buon giorno a tutti,
    provocatoriamente a non troppo vi invito a visitare questa pagina di Facebook dove Comuni e Cittadini possono entare in contatto, per eventualmente aiutarsi a avicenda.
    Infatti credo che I comuni con pochi abitanti potrebbere aprire una “Campagna Acquisti” dei residenti mancanti per fare “numero” ed evitare di scomparire aiutando così anche le provincie che rischiano di essere accorpate ad altre.
    Infatti credo che molti cittadini italiani sarebbero disponibili a cambi di residenza, magari in cambio di lavoro? di una casa? Chissà… intanto alla pagina “MERCATO DEI RESIDENTI” offerta e domanda possono diffondersi pubblicamente.
    Siete tutti invitaiti!

    Italo Precario

  29. italiano scrive:

    Continuo a leggere che le province vengono accorpate,ma se non ricordo male le province non vengono accorpste ma sopresse proprio,io come molti altri non sono favorevoli all’abolizione ma ad accorpamenti proprio per ilbene dei cittadini r del territorio,sul forum e stato aperto un sondagio votate e vediamo se gli italiani hanno ben compreso il vero senso della questione,accorpamenti SI abolizioni NO,taglio delle poltrone SI.

  30. manufighters scrive:

    @ Italo, non ho capito qual’è la pagina di Fb da visitare?
    Per quanto riguarda gli accorpamenti andrebbero fatti a partire da alcune regioni come il molise con l’Abruzzo… le province io sono più favorevole ad un’abolizione totale in quanto già a seguito del Decreto ognuno sta cercando l’eccezione per non far abolire la propria provincia ( basti pensare che le province inferiori a 200000 abitanti sarebbero 36 ma un comma inserito specifica che devono avere territorio inferiore a 3000 km q riducendole così già a 29 e salvaguardando proprio Sondrio provincia di provenienza del Ministro Tremonti); si potrebbero rivedere anche almeno alcuni dei privilegi concessi alle regioni a statuto speciale e togliere lo status di tali a Valle d’Aosta ,Trentino Alto Adige e Friuli Venezia-Giulia.

  31. renzo52 scrive:

    Gli statuti speciali sono più difficili da togliere, già così si scatenerà una mezza rivoluzione, se si vanno a toccare anche quelli la rivoluzione sarà totale.
    Da dire poi che gli statuti speciali sono stati - a suo tempo - conquistati sul campo. Intervenire su questi penso sia come andare in un campo minato senza artificieri.

  32. etabeta00 scrive:

    Credo che tutta questa manovra sia stata dettata dall’Europa nei nomi di Trichet e Draghi… E’ indiscusso che l’Italia ha marciato per troppi anni usando un sistema politico fatto di corruzione e favoritismi fregandosene del principio di ogni buona famiglia o società che si deve spendere soltanto quel che si ha e far ricorso all’indebitamento solo in casi eccezionali: tutto questo ha avuto il suo prezzo, un debito pubblico che ricade su tutti, indistintamente! Manovra fatta dalla Germania in nome dell’Europa, ma noi siamo in Italia… chi vivrà vedrà…

  33. italiano scrive:

    IO INVECE NON CAPISCO PERCHE IN EUROPA LE PROVINCE FUNZIONANO E SONO EFFICENTI,PERCHE’ IN ITALIA INVECE NO? E ALLORA RIVEDIAMO GLI ENTI MA NON ABOLIAMOLI MOLTE REALTA LOCALI CHE GIA SOFFRONO CON LA SOPRESSIONE SAREBBE MORTE CERTA,LE PROVINCE SONO UN BENE PREZIOSO RIFORMIAMOLE E DIMEZZIAMO IL NUMERO DELLE POLTRONE

  34. etabeta00 scrive:

    Degli altri paesi europei purtroppo ci deve interessare relativamente, oggi c’è l’Italia un’Italia con un debito pubblico da capogiro… E se si parla di debito esistono due figure: debitore e conseguentemente creditore. L’unica certezza che lo Stato italia continui a vivere ce la dà l’Europa con la sua Banca, acquistando a tassi ragionevoli i titoli emessi dal nostro stato italia. Le province devono saltare ed insieme a loro tanti altri centri di potere utili ma non indispensabili! Questo è un discorso che deve essere approntato col cinismo dei numeri, i numeri del nostro debito pubblico equivalente a troppi troppi anni di politiche assistenzialiste e corrotte tanto da diventarne un “sistema”!

  35. italiano scrive:

    LA CASTA CONSISTENTE SI TROVA NEI DUE RAMI DEL PARLAMENTO DIMEZZARE SENATORI E DEPUTATI,I REGIONALI E SCCESSIVAMENTE PROVINCIALI E COMUNALI

  36. etabeta00 scrive:

    Su questo son d’accordo! Infatti, trattasi di manovra correttiva in merito ai costi della politica soltanto parziale!! L’italia non deve pensare al solo pareggio di bilancio ma anche a ridurre quel macigno che si chiama debito pubblico!!! Così siamo nelle mani della Germania, o forse più dolcemente, dell’Europa!

  37. etabeta00 scrive:

    La realtà è che la prima repubblica non è mai finita. I partiti hanno cambiato nome, qualcuno è stato esiliato, ma le persone e peggio il “sistema” è sempre lo stesso!! Ed è sempre lo stesso nel parlamento nazionale come nelle regioni e via scendendo per ordine… Purtroppo non è più tempo dove poter essere benestanti non lavorando e non dando ragione al merito. Il debito ha superato abbondantemente la nostra capacità produttiva nazionale di un anno intero, lo vogliamo capire o no? Qualcuno ha detto che l’Italia in nome del suo governo è commissariata; bene io credo che sia vero, commissariamento per grazia ricevuta, perchè l’Italia se avesse seguito il mercato senza l’intervento della BCE sarebbe fallita! Altro che mantenere province e via discorrendo…

  38. etabeta00 scrive:

    Il primo ministro o capo del governo dovrebbe ringraziare la Germania a nome del popolo italiano, perchè la spirale del debito che chiama debito per pagare il debito (mi scuso per il gioco di parole) avrebbe presto portato il mercato a non avere più fiducia nell’acquistare titoli quali bot btp e via dicendo, portando al “default”, preferisco fallimento, dell’Italia in quanto Stato! E allora sarebbe pianto e stridore di denti davvero, per tutti! La soluzione è soltanto una: “impoverirci” solidalmente tutti per destinare risorse alla crescita modificando il sistema della politica, la scuola e tutti quei processi che negano il merito a favore degli stupidi interessi personali o lobbistici!

  39. renzo52 scrive:

    Bravo, mi piace la definizione “”impoverirci solidamente tutti”". . . . peccato che in Italia quel “TUTTI” valga solamente per quelli che hanno una busta paga e non possono evadere nulla. Diversamente non avremmo 180 miliardi l’anno di evasione (e con questo decreto hanno previsto di recuperarne UNO). sob!!!!

  40. etabeta00 scrive:

    Son d’accordo con te! La rintracciabilità dev’essere per le transazioni fino a 500 euro, di meno sarebbe stupido, e quì vale il senso civico di ognuno di noi: tutti dovremo chiedere fattura scontrino e via dicendo… parrucchiere dottore commercialista ecc ecc…

  41. renzo52 scrive:

    Giusto, hai ragione ma entriamo un attimo nel dettaglio: un commerciante/dentista/imprenditore ecc. evade le tasse perchè dichiara quello che vuole e non fa la fattura. Lo stipendiato non può fare questo perchè ha un reddito “rintracciabile” ma non può nemmeno detrarre l’iva come fanno quelli sopra. In un momento (ma non solo in questo momento) di crisi come questo, quando ti dicono che senza fattura puoi risparmiare qualche centinaio/migliaio di euro, e tu hai appena i soldi per vivere . . . che fai???
    E’ il sistema sbagliato, ma non vorrei portare questa discussione OT, quindi meglio fermarci e rimanere sul tema “provincie”.

  42. etabeta00 scrive:

    Poichè lungi il popolo italiano dal senso civico davanti al portafoglio, il contributo di solidarietà è l’unico strumento, certamente insufficente, che soddisfa quel solidalismo… il sistema politico da cambiare non è altro che la società e i suoi costumi da cambiare… costumi che portano alla corruzione al malaffare o mafiosi se si può dire… Io molto banalmente dico anteporre gli interessi personali al merito! E questo in Italia, e non solo a livello politico, è costume!

  43. etabeta00 scrive:

    Si, meglio riportare il dialogo sul tema delle province e la loro eventuale soppressione… anche se tutte queste cose che stiamo trattando sono legate da un unico filo!

  44. xamax74 scrive:

    Ciao, alcuni esempi: Lodi, prima del 1992 era Milano e secondo me tornerà sotto Milano. Verbania prima del 1992 era Novara e secondo me tornerà sotto Novara. Biella prima del 1992 era Vercelli e secondo me tornerà sotto Vercelli. Ecc…

  45. italiano scrive:

    Lo scandalo in Sardegna era l’istituzione di altre province oltre le “vecchie” su una popolazione di circa 1 milione e mezzo,il referendum non raggiunse neanche il 40%…ma per venire incontro a molti cittadini dei piccoli comuni la regione le istitui’ per evitare di fargli fare centinaia di Km inoltre i paesi che lo richiedevano ai comuni di accorparsi ad altro ente,ecco che qui mi ricollego alla mia idea di salvare le province “vecchie” ed eliminando quelle che veramente sono inutili,una riorganizzazione vera degli enti con dimezzamento delle poltrone e dei costi,una provincia piu vicina ai comuni e al territorio cosa che a mio avviso non e possibile lo possa fare solo Cagliari (capoluogo regionale) in sardegna esistono diverse realta locali.

  46. etabeta00 scrive:

    Visto che in parte le mie origini sono di quell’isola meravigliosa che è la sardegna, non posso esimermi dall’esprimere un giudizio in merito… Anche la Sardegna al pari dello Stato, ha usato l’eventuale utilità dell’istituzione delle province, non per rispondere ad una necessità dei cittadini sostanziale ma per continuare con la logica dei posti di potere utili alla politica! Si deve partire per una qualunque tesi specifica, purtroppo come ho già detto, dai numeri: non si può spendere più di quel che si ha ed anzi bisogna spendere meno di quel che si ha per ripianare il debito esistente. E quel che si spende lo si deve spendere a favore della produzione e della produttività, per poter avere di più da “spendere”… non è più tempo di “stato sociale” ma di stato “in economia”! Tutto ciò che non è indispensabile o che non è produttivo si “deve” tagliare!!!

  47. italiano scrive:

    Il tuo pensiero finale lo condivido in pieno ed e quello che dico dall’inizio,a mio parere il numero delle province in Italia non dovevano aumentare (sopratutto le sarde) ma quelle vecchie dovevano riformarsi e lavorare seriamente per il bene del suo territorio invece hanno solo sfornato nuove province inutili per dare il contentino alla politica locale

  48. etabeta00 scrive:

    La regione sardegna dovrebbe incentivare la nascita di società produttive in relazione alla terra… prodotti di nicchia biologici frutto dell’agricoltura e della pastorizia ad esempio… Com’è possibile che non esiste un pecorino commercializzabile e famoso al pari del parmigiano reggiano nella terra delle pecore allo stato brado? Com’è possibile che non esiste un vino di qualità e prezioso al pari del Brunello di Montalcino nella terra collinosa e baciata dai venti e dal sole in cielo terso come la sardegna? Come lo Stato ha fondato l’Iri con le tante società che ne han fatto parte, anche la regione può fondare un qualunque altro istituto per la creazione di imprese produttive con in società i privati cittadini disponenti il lavoro specifico o i capitali!…

  49. etabeta00 scrive:

    Ed invece istituisce province nuove e con i soldi europei crea un’industrializzazione inutile e fallimentare che arricchisce qualche imprenditore del nord senza scrupoli!

  50. italiano scrive:

    Ecco cosa si provoca quando si pensa a dimezzare o sopprimere senza sedersi ad un tavolo e valutare attentamente la questione,il tutto per raccimolare soldi da chi e gia ne vede pochi,comuni,provice,regioni.

    (ANSA)-FILETTINO (FROSINONE),16 AGO- Sono pronti a scendere in piazza e aspirano a diventare ”principato di Filettino” per evitare l’accorpamento del piccolo comune del frusinate con un altro paese, come stabilisce la manovra economica varata dal governo. ”Ci organizzeremo per diventare principato - spiega il vicesindaco Fabrizio Giacomini -. Poi metteremmo una tassa sull’acqua che prendono dalle nostre sorgenti e bloccheremo i rifornimenti per mezza provincia di Roma. Abbiamo le risorse per autofinanziarci”.

  51. renzo52 scrive:

    (ANSA)-FILETTINO (FROSINONE),16 AGO- Sono pronti a scendere in piazza e aspirano a diventare ”principato di Filettino” per evitare l’accorpamento del piccolo comune del frusinate con un altro paese, come stabilisce la manovra economica varata dal governo. ”Ci organizzeremo per diventare principato - spiega il vicesindaco Fabrizio Giacomini -. Poi metteremmo una tassa sull’acqua che prendono dalle nostre sorgenti e bloccheremo i rifornimenti per mezza provincia di Roma. Abbiamo le risorse per autofinanziarci”.

    Si, ma scusate, se tutti fanno così che ci sta a fare una classe dirigente????
    Per buona o cattiva che sia è stata votata dagli Italiani. Se ognuno fa quello che vuole è anarchia pura ed allora non se ne esce.

  52. Giorgio Caccamo scrive:

    L’abolizione delle province ha senso se integrale. Da 37 già siamo scesi a 29, non si possono escludere ulteriori riduzioni delle riduzioni, se si mettono di mezzo i conflitti di attribuzione tra Stato e regioni, soprattutto in quelle autonome come la Sicilia. E intanto si va avanti con l’istituzione di nuove province, come quella di Gela (che si staccherebbe da quella di Caltanissetta, ipoteticamente da cancellare).

    http://sicilitudine.blogspot.com/2011/07/piu-province-per-tutti.html
    http://sicilitudine.blogspot.com/2011/08/tagli-di-comuni-e-province-in-sicilia.html

  53. Massimo Di Bello scrive:

    Il comune di Filettino esiste da oltre mille anni:
    http://www.comunefilettino.it/index.php?azione=storia

    E così molti altri piccoli comuni hanno una lunga storia alle spalle,
    cancellare all’improvviso, per decreto, la loro esistenza
    è naturale che non possa essere preso bene
    non si può cancellare così l’identità di tante comunità

    se davvero i costi sono eccessivi, si possono, anzi si devono senz’altro evitare
    (e in teoria lo scopo del famoso “federalismo” dovrebbe essere proprio questo),
    ma per fare questo non è necessario usare l’accetta in questo modo

  54. etabeta00 scrive:

    Mi spiace non essere d’accordo con voi, ma questo non è un problema legato alla storia ma economico… La storia di un gruppo di persone, di un comune legato ad un territorio, la storia in generale in tutte le sue forme è storia e non la si può cancellare. Qui il discorso è che non si può usare un mercedes multi posto per viaggiare ma un carretto tirato dai buoi, non perchè il mercedes non sia utile o più bello, ma perchè non si può!! Tutti vogliamo stare bene e magari senza lavorare, ma la realtà non è questa… Per troppi anni si è vissuto al di sopra delle nostre reali possibilità utilizzando uno stratagemma finanziario, “il debito”. Ora lo stesso debito è come una scure che pende sopra le nostre teste!

  55. etabeta00 scrive:

    In merito al Principato di Filettino, sono situazioni che mi rifiuto di prendere in considerazione… Montecarlo ha un suo perchè, Filettino non é Montecarlo!

  56. italiano scrive:

    LA NUOVA SARDEGNA - Politica: «Senza la Provincia il territorio muore»

    scoppia un incendio a San Gavino: a domare le fiamme non ci sono vigili del fuoco, uomini e mezzi regionali o comunali, c’è solo la Provincia con i suoi volontari. Fulvio Tocco, primo e unico presidente del Medio Campidano, lo scrive anche sulla sua pagina Facebook: «È l’esempio, ma se ne potrebbero fare altri 100, di quanto sia importante la Provincia nella tutela del territorio». Dal punto di vista ambientale ma soprattutto economico. Tocco è uno di quelli con la valigia in mano. La manovra Tremonti non lascia speranze all’ente intermedio popolato da 105mila abitanti distribuiti in 28 comuni e che occupa una superficie di 1.516 chilometri quadrati. Come il Medio Campidano, rischiano l’abolizione la provincia del Sulcis e l’Ogliastra. Tutte regionali (come la Gallura che però si salverebbe), tutte nate nel 2005 e tutte con doppio capoluogo. Enti inutili, secondo molti, che comportano costi ingiustificati. Dunque, meglio farli fuori: così la pensa, oltre al ministro Tremonti, anche il governatore della Regione Ugo Cappellacci. Che, di fronte al dilemma quante ne eliminiamo, ha detto io le abolirei tutte.

    Quindi lasciamo le province utili ritorniamo alle vecchie province riformiamole e facciano in modo che possano essere piu vicine ai comuni e al territorio

  57. elio61 scrive:

    Non eliminando le province che si risolve il problema del debito pubblico, questo è sicuro. Le province sono un qualcosa di storico, che si eliminino, invece, le REGIONI (tutte, nessuna esclusa), con le relative prebende di assessorati e stipendi (degli onorevoli?) assimilati a quelli parlamentari, tanto sono nate solo nel 1970. Si dimezzino pure i parlamentari nazionali, a che serve la Camera e il Senato se fanno la stessa cosa? Che si eliminino pure le Comunità Montane, i Consorzi di bonifica ecc. Vediamo se non si risparmia.

  58. italiano scrive:

    dai vari quotidiani:
    Terni, 20 agosto 2011 - Incatenati davanti a palazzo Bazzani. Così il ‘comitato per Terni Provincia’ dice no all’abolizione dell’ente, deciso con la manovra del Governo.

    BENEVENTO Soppressione Provincia, il fronte del ‘no’ si mobilita…

  59. pasquale scrive:

    La mia oppinione sarebbe l’eliminazione di tutte le Provincie.
    Cosa servono le Provincie? Ha niente, sono degli enti inutili per le tasche dei contribuenti.
    Ma !!! Siamo in Italia, è i stimatissimi onnorevoli, Deputati e Senatori faranno fuoco e fiamme , o lo stanno faccendo, per salvare il loro feudo.

  60. Massimo Di Bello scrive:

    Comunque già sembra che l’orientamento sia di non effettuare le modifiche su province e comuni ora con la manovra in corso, ma rinviare ad un (eventuale) progetto ad hoc.

    Vedi:
    “Intanto una prima vittoria l’hanno ottenuta le Province e i piccoli Comuni: oggi la commissione Bicamerale per le questioni regionali ha espresso parere favorevole - anche se non vincolante - allo stralcio degli articoli che riguardano la soppressione delle Province sotto i 300 mila abitanti e il taglio dei piccoli comuni.”
    http://www.repubblica.it/economia/2011/08/25/news/confindustria_rischi_mercati_alti-20846556/

  61. italiano scrive:

    Sig.Massimo Di Bello mi illumini!,la situazione province allo stato attuale com’e? so che la sopressione deve passare per decreto legge che camera e senato devono votare,ma giorno dopo giorno i dubbi aumentano e la confusione e a 360° leggevo che le province autonome di Trento e Bolzano si salvano,ma salvarsi perche? non si e proposto di abolirle tutte o nessuna?,leggevo anche che sette presidnti provinciali del Veneto avrebbero scritto una lettera a Berlusconi per non abolire gli enti ma abolire Regioni e province a statuto speciale,lei ha notizie piu chiare?

  62. Massimo Di Bello scrive:

    Ciao Italiano,
    la situazione al momento dovrebbe essere questo, invece di eliminare le province più piccole,
    ci si è orientati (almeno in teoria) alla eliminazione di tutte le province

    per fare questo però, dato che le province sono previste dalla Costituzione,
    la procedura è più complessa, richiede due voti distinti a distanza di tempo di entrambe le camere
    (con eventuale referendum confermativo, se non si raggiunge un’ampia maggioranza)

    per cui non è più un elemento di questa manovra,
    ma dovrà essere fatta una legge costituzionale a parte

  63. italiano scrive:

    IL RAGIONAMENTO E LO STESSO PER LE PRVINCE DI TRENTO E BOLZANO? VISTO CHE SONO FORSE LE PROVINCE CHE GODONO DI SUPER PRIVILEGI CAUSATI DALL’AMPIA AUTOOMIA PER VIA DEI GRUPPI ETNICI DIVERSI

  64. italiano scrive:

    GIOVEDì IL PARLAMENTO VOTERA L’ABOLIZIONE DELLE PROVINCE TRAMITE DDL VERRANO SOPPRESSE CON EFFETTO IMMEDIATO O L’ITER PREVEDE TEMPI LUNGHI?

  65. Massimo Di Bello scrive:

    L’iter prevede tempi lunghi, è una legge costituzionale, che prevede una doppia votazione effettuata a mesi di distanza.

    E sì, Trento e Bolzano sono le uniche a salvarsi. Qui le ultime notizie:
    http://www.repubblica.it/politica/2011/09/08/news/abolizione_province-21374995/

    Naturalmente è tutto da vedere se poi la legge vada davvero in porto. Non è detto che ci sia davvero l’intenzione di abolire le province. Potrebbe essere solo un modo per far vedere che ci si è provato.

  66. italiano scrive:

    Pero’ non capisco perche le due province debbano rimanere,motivazione?

  67. Massimo Di Bello scrive:

    Non conosco i dettagli dello loro status come province speciali,
    so però che molti poteri che normalmente hanno le regioni, in Trentino-Alto Adige le gestiscono le due province, sotto molti aspetti è come se fossero due regioni distinte.

    Ad esempio per il calendario scolastico, mentre normalmente è deciso a livello regionale,
    lì ogni provincia lo gestisce autonomamente.
    http://www.comuni-italiani.it/04/calendario.html

  68. Massimo Di Bello scrive:

    Nuovo articolo sui tagli ai costi delle Province previsti dalla manovra del Governo Monti

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