28 Aprile 2008

Intervista alla Biblioteca di Alpette

di Marina Greco (Blog Alpette. Interviste Biblioteche)

Merlo Franchina, bibliotecaria ed impiegata del Comune di Alpette, ci descrive così il loro servizio bibliotecario:

Come è nata la Biblioteca e che ruolo ha ricoperto nella storia del comune?
La storia della biblioteca è fortemente legata a quella del comune.
Sicuramente dal 1960 il comune gestisce la biblioteca, dedicando ad essa un’aula attrezzata per la catalogazione e consultazione dei libri.
Essendo Alpette un piccolo centro, la biblioteca è un luogo di cultura di forte interesse e richiamo per gli abitanti.
Essendo la biblioteca associata al servizio “Centro rete” di Ivrea, ogni quattro mesi circa avviene il cambio di libri e la nuova catalogazione.

In quali occasioni la biblioteca diventa protagonista nelle attività culturali del territorio?
La biblioteca partecipa attivamente a tutte le attività e manifestazioni del comune, essendo gestita dalla struttura comunale.
Recentemente la biblioteca è stata protagonista d’eccezione alla presentazione del libroBattista dei mirtilli”, scritto dal noto scrittore locale, il Prof. Angelo Paviolo.

Che tipo di esigenze ha chi si rivolge alla sua biblioteca?
L’utenza della biblioteca è varia. Essa è visitata da studenti, universitari o anche impiegati che prediligono il servizio di lettura e consultazione in loco dei testi presenti.

Il fiore all’occhiello della Biblioteca, la collezione o il volume che la impreziosisce e quali letture consiglierebbe per conoscere a fondo la storia e l’identità del comune?
Il Battista dei Mirtilli I libri che la biblioteca ha in dotazione riguardano prevalentemente la storia e la cultura del luogo. La biblioteca possiede numerosi volumi storici e libri di autori locali, tra cui alcuni del prof. Angelo Paviolo, noto scrittore e giornalista, esperto della cultura locale e montana.
A chi è desideroso di conoscere la cultura di Alpette e di viverla attraverso le pagine di un libro, consigliamo la lettura di un opera del Prof. Paviolo, “fiore all’occhiello” della Biblioteca: Il Battista dei Mirtilli, (conosciuto anche con il nome di “Barba Tech dei Mirtilli”). L’opera è ispirata da un alpettese di nome Battista, simpaticamente chiamato Barba Tëch, attivo partecipante della vita del piccolo comune e ottimo conoscitore della cultura locale.
Attraverso la descrizione della vita di quest’uomo, vissuto ad Alpette, l’autore traccia un quadro molto realistico della vita del comune e delle sue tradizioni.

Quali concittadini hanno contribuito alla crescita del suo patrimonio documentale?
La biblioteca accetta ben volentieri donazioni da parte di privati e Associazioni ma non è grazie a queste che si arricchisce. Il patrimonio culturale e documentale è impreziosito dagli scrittori locali che rendono immortale, attraverso le parole, la cultura e la tradizione alpettese.

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