Subiaco, una antica città sul corso del fiume Aniene, che scende dai monti Simbruini sino a gettarsi nel Tevere. Già gli antichi romani avevano notato la bellezza di questo posto e lo avevano eletto a luogo di villeggiatura e riposo, probabilmente per la sua aria fresca e la sua vicinanza con la grande e possente Roma, che lo rendeva facilmente raggiungibile. Ne entrarono in possesso nel 304 a.C. e subito fecero realizzare 4 sontuosi e maestosi acquedotti per portare queste splendide acque sino a Roma e poterne usufruire sempre.
Anche Nerone fu attratto da questo luogo, tanto che vi fece costruire anche una splendida villa, di cui ancora oggi possiamo osservare buona parte della struttura. La fece chiamare Subiaquem, che significa “sotto i laghi” perché costruita sulla riva di tre laghetti artificiali, che furono creati grazie alla costruzione di tre dighe lungo il fiume Aniene. Alcune parti di queste dighe sono ancora oggi visibili se provate ad andare sotto al Ponte di San Mauro, scendendo al livello del fiume. La villa fatta erigere da Nerone era molto grande, maestosa e principesca, e si estendeva per circa due chilometri, riccamente decorata con marmi e arredi di lusso. Peccato che poi venne abbandonata e lasciata andare in rovina.
Anche il centro storico di Subiaco è molto suggestivo. Potrete passeggiare per il corso, superando il bellissimo arco in stile neoclassico fatto erigere da Pietro Camporese il Vecchio nel 1789. Oppure, se amate la natura come me, potete pensare di fare due passi nel bellissimo parco vicino al ponte medievale di San Francesco, attraverso cui potrete arrivare anche al convento.
Ma questa splendida cittadina del Lazio è anche famosa per un altro motivo. Qui si ritirò come eremita e sino alla sua morte, avvenuta a Pasqua del 500, San Benedetto da Norcia. Si rifugiò in una grotta sul vicino Monte Tolèo. A questo Santo dobbiamo la costruzione di due complessi nella città di Subiaco. Il primo è il complesso di Santa Scolastica, sorella di Benedetto. Ma di questo monastero purtroppo ci giunge una versione rielaborata, una serie di ricostruzioni, nuove strutture e restauri che celano quella che era l’originale architettura del monastero che vide la nascita dell’ordine dei Benedettini.
Andando oltre si può arrivare a piedi, attraverso un bellissimo e suggestivo boschetto, al Monastero del Sacro Speco. Vi appare cosi, d’improvviso, addossato alla roccia a strapiombo. È emozionante vedere questa immensa struttura in mattoni staccarsi dalla parete della montagna. Questo complesso contiene la grotta dove Benedetto da Norcia amava ritirarsi in preghiera. Ha una struttura molto particolare e suggestiva. Una insieme di cappelle unite da una sorta di labirinto di scale e ambienti, dalla cui finestre si può ammirare la valle sottostante.
Subiaco non può non lasciarvi senza fiato con tutta questa storia, fatta di grande spiritualità e personaggi importanti. Ma se proprio non avete avuto ancora l’emozione che cercavate allora potete sempre provare il kayak. Subito dopo il ponte di San Francesco infatti potrete avere l’emozione di scendere le acque del fiume Aniene in un tratto abbastanza tranquillo ma che non mancherà di farvi battere forte il cuore.
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