In inverno, è dei riminesi

Rimini - Piazza Cavour

Siamo stati a Rimini, nella capitale della Romagna, con Markino Mainardi, dj in onda ogni mattina. E ci mostra come Rimini sia per chi la vive ben diversa da come la vedono gli occhi del turista. Un posto tranquillo e luminoso. E in inverno diventa tutta per loro, per i riminesi.

Rimini, città di svago e divertimento? E’ cosi anche per chi vi abita?
Tieni presente che la città di Rimini è una città strana e atipica. In effetti d’estate è una metropoli, con tantissima gente di tante nazionalità diverse, mentre in inverno è una cittadina come tante.
Per molti riminesi che fanno “la stagione”, che lavorano nel settore del turismo e sono impegnati da maggio a settembre, il divertimento è ridotto a piccoli spazi. Per chi invece ha più libertà, Rimini è un occasione di divertimento a tutte le ore e tutti i giorni, senza differenza tra settimana e domenica.

Rimini d’inverno. Io ricordo che adoravo venire in questo periodo dell’anno. E tu? Come la vedi Rimini nel periodo più tranquillo?
Rimini d’inverno è veramente speciale. A parte il mare d’inverno, che piace di per sé e non ha bisogno di spiegazioni, ritengo sia speciale per una serie di motivi che solo se vivi qui puoi capire. E’ riminese, mi viene da dirti. Nel senso che tutto quello che accadde è per noi. E’ nostro. Non per il turista. E’ una sorta di privilegio. Quando sai che un evento, un concerto, una serata è per te e non perché la devi fare per accontentare il turista. Concetto strano, lo so.

I turisti vengono a Rimini per le spiagge e per i locali. È davvero tutto qui o puoi consigliarci qualcosa da visitare?
Il centro storico. E’ bellissimo. Ci sono monumenti interessanti e storie altrettanto curiose.
E poi il circondario. Rimini è in una bella posizione, permette di raggiungere posti bellissimi. E’ sufficiente spostarsi per una decina di km per scoprire paesi e borghi fantastici e suggestivi. Tra tutti vi consiglio di andare a Santarcangelo di Romagna.

Anche tu come tanti giovani ti fiondavi in discoteca quando potevi? È per questo che ora fai il dj?
Probabilmente si. Certo per chi vuole fare questo lavoro, crescere in una città dove ci sono decine di locali, è più semplice. Mi fiondavo in discoteca per lavorare. Ho iniziato a fare questo lavoro a 14 anni.

Ogni città cambia negli anni. Sicuramente è successo anche a Rimini. Ma quanto e come?
Si, hai ragione. Anche Rimini è cambiata tanto. Negli anni passati, per tanto tempo, questa città dettava le mode. Era meta di vip e di “invasione barbariche” da parte di ragazzi che affollavano i vari locali. Da qualche anno non fa più tendenza, come si dice ora, come negli anni ottanta. Ma in fondo è meglio così. Non si ha l’ansia da prestazione, che colpisce anche gli operatori turistici, e il risultato è che quello che ti dà è molto più curato. Per quanto riguarda la Rimini per i riminesi è cambiata molto anche sul piano urbanistico. Troppo cemento in periferie. Ma questa è politica locale.

Sicuramente c’è un angolo di Rimini che ti ha dato emozioni forti. Ce lo descrivi?
Si, c’è un posto a Rimini, esattamente tra San Giuliano e Rivabella, due delle tante che compongono il nostro comune, nel punto in cui sfocia il fiume Parecchia, che è fantastico. E’ uno dei posti più luminosi che io ricordi. Credo sia veramente il più luminoso di tutta la città. Ma potete capire solo vedendolo. Se venite, andate a cercarlo, poi mi direte se non ho ragione.

Vivi a Rimini e lavori a Pesaro. che differenza tra le due?
Da sempre c’è una grande rivalità tra Rimini e Pesaro, è storia. Io sto bene in tutte le due città, anche se effettivamente come mentalità sono diverse. Diciamo che sono un MARCHI-GNOLO. Un po’ marchigiano e un po’ romagnolo.

(Foto di Rudy in Licenza GFDL)