29 Dicembre 2008

In mongolfiera, da Villa Sormani al Mulino di Occhiate

di Emanuela De Fazio (Blog Brugherio. Alla Scoperta della nostra Italia)

Brugherio è un piccolo comune nel nord Italia in Provincia di Milano che, prima di diventare così come si presenta oggi -  una ridente cittadina con negozi, un centro commerciale, locali e ristoranti - era tutta campagna, disseminata di tante cascine separate che, in seguito alla nascita della parrocchia, decisero di unirsi dando così l’input decisivo alla nascita dell’attuale comune.

La città oggi è ancora in via di espansione e soprattutto proiettata al futuro. Per arrivare all’Expo del 2015 rinnovata e “in gran forma”, si sta cercando di rilanciare Brugherio come possibile meta turistica, puntando alla risistemazione del suo centro storico e facendo leva soprattutto sulla sua lodevole storia.

Visitando la città e parlando con suoi abitanti, una cosa che mi ha colpito molto e che alimenta un certo fascino storico è che proprio da qui, dalla Villa Sormani,  ebbe inizio il primo volo italiano in mongolfiera. Non durò che pochi minuti, ma l’aerostato e le persone che vi erano dentro entrarono sicuramente nella storia!

Nella primavera del 2009 si festeggerà l’anniversario dell’evento e già il paese è in gran fermento. Trovo incantevole pensare alle cose che furono costruite nel passato e che grazie al loro perfezionamento, oggi possiamo volare e fare altre mille e infinite cose!

Soffermandosi ad ammirare Villa Sormani, il luogo dove si sollevò la citata mongolfiera, si può osservare come la struttura esterna della villa si sia mantenuta quasi inalterata negli anni, anche se oramai il contesto urbano l’ha letteralmente divorata.  Un tempo Brugherio era il luogo prediletto di nobili, che sceglievano questi luoghi per poter godere di un clima salubre e dedicarsi agli svaghi e agli ozi.

Chiesa parrocchiale San Bartolomeo

Chiesa parrocchiale San Bartolomeo

Proseguendo il cammino, in una delle piazze centrali si trova la chiesa parrocchiale di San Bartolomeo.
Questa fu costruita sui resti di un’altra preesistente e, siccome la popolazione era alquanto numerosa, si decise di rendere la parrocchia, prima ancora della cittadina, autonoma. Di qui la decisione di staccarsi definitivamente da Monza.
Iniziò così la sua espansione e da borgo ricco di cascine, pian piano, si trasformò e crebbe come comune.

A quei tempi, di grande rilevanza  per gli abitanti era il Mulino di Occhiate con l’omonima cascina che era per i contadini un fondamentale punto di incontro. Qui erano scambiati i prodotti e i generi alimentari, una sorta di mercato nel quale si barattava la merce per provvedere al sostentamento delle famiglie.

Parlando con un brugherese sono venuta a conoscenza che un tempo, essendo zona ricca di selvaggina, passavano di lì i cacciatori che, per evitare la cascina, lanciavano in giro accorte occhiate. Da qui il curioso nome!

Il mulino era utilizzato, invece, per macinare il grano e venivano utilizzate le acque derivanti dal fiume Lambro per alimentare i meccanismi idraulici. Tuttora funzionante, questo è il mulino più antico della provincia di Milano risalente come è all’anno mille.

Esso, sicuramente, contribuisce a dare un tocco un po’ agreste a un comune che sta tentando di ammodernarsi e puntare sul settore turistico, senza però dimenticare le bellezze del passato che incorniciano e danno spessore a Brugherio.

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