22 Gennaio 2009

Un “mare” di risorse da sfruttare appieno

di Sara Radicia (Blog Milazzo. Interviste Giornalisti)

Salvatore Morelli

Salvatore Morelli

Salvatore Morelli, agente di viaggi per professione e giornalista per passione del “Quotidiano di Sicilia”, Intervistato su Milazzo per Comuni-Italiani.it

Ci descriva la sua attività e il suo legame con il territorio.
La mia attività principale si svolge a Panarea, nelle Isole Eolie, che si trovano di fronte alla città di Milazzo. Gestisco un’agenzia viaggi che si occupa dei collegamenti marittimi proprio con l’arcipelago e, ovviamente, il legame con il territorio è fondamentale dato che i trasporti sono loro stessi essenziali per chi vive in questi luoghi e per chi viene solo a visitarli.

Cosa l’ha spinta a fare il giornalista?
Ciò che mi spinge a farlo è esclusivamente la passione, dato che per chi scrive le entrate sono sempre molto basse! Perciò lavoro in agenzia per vivere e continuo a fare il giornalista, scrivendo per il “Quotidiano di Sicilia” come corrispondente da Milazzo - Isole Eolie, per mero attaccamento a questo mestiere!

Una breve presentazione di Milazzo.
Milazzo è una città a dimensione d’uomo, popolata da circa 40mila abitanti, unica per la sua posizione e conformazione geografica. In pratica è una vera e propria penisola con chilometri di coste a ponente e a levante. Presenta dunque i vantaggi del mare esattamente come se fosse un’isola, ma essendo una penisola non presenta lo svantaggio di rimanere isolata.
Inoltre, trovandosi in Sicilia, gode di un clima mite e di fronte ad essa si trovano le sette isole Eolie.

Tre posti che secondo lei vale la pena di visitare.
Chi viene a Milazzo generalmente lo fa per essere traghettato altrove e così vede solo il porto, credendo di trovarsi in una città brutta che non vale la pena di essere vista. Invece, consiglio a tutti coloro che si trovano a passare da Milazzo di visitare la zona di Capo Milazzo.
Da lì si potranno godere dei panorami mozzafiato e scattare foto sicuramente migliori di qualsiasi cartolina in vendita. Poi consiglio il borgo vecchio, la parte antica della città dove si trova anche un bellissimo castello medievale e, infine, il Tono e tutta la riviera di Ponente che costeggia per chilometri il mare.

Un luogo suggestivo ma poco conosciuto?
Senza dubbio proprio il Castello medievale, pochissimo o quasi per nulla pubblicizzato, ma davvero incantevole, ancora quasi del tutto intatto. E con esso, tutto il borgo circostante, luogo affascinante intriso di storia.

Cosa la rende più orgoglioso della città?
Domanda particolare alla quale rispondo sicuramente la sua bellezza naturale: non conosco un altro comune che possa godere di una posizione geografica così particolare e bella… Peccato che non sia sfruttata appieno.

Ci sono manifestazioni particolari che concentrano qui l’attenzione dei media?
Sicuramente quella di maggior rilievo è il Milazzo Film Festival, concorso internazionale di cortometraggi che si svolge in estate.
Molto sentite sono anche la festa del patrono, Santo Stefano, e quella di San Francesco di Paola.

C’è una specialità culinaria che le fa pensare alla sua città?
Milazzo è una città di mare e dunque il pesce la fa da padrona. Io, però, non sono ferrato in materia e perciò non saprei dire se c’è un piatto prettamente tipico. Sicuramente qui si possono gustare i piatti caratteristici della Provincia di Messina, come gli involtini di pesce spada o la pasta alla Norma.

Come è cambiata la città negli ultimi trent’anni?
Milazzo ha indubbiamente risentito dei cambiamenti che hanno investito la regione e la società italiana in generale. Sono aumentati a dismisura i negozi, il centro ne è pieno ed è diventato il luogo dove si svolge lo shopping cittadino (attività sviluppatasi negli ultimi decenni). La città si sta ingrandendo sempre più verso le periferie. Il borgo vecchio è pieno di locali notturni: diciamo che il mondo si sta globalizzando e Milazzo non è esente da colpe!!

Tre cose che secondo lei potrebbero essere valorizzate meglio.
Sarò ripetitivo, ma senza dubbio la prima cosa è il Castello; in altre parte d’Italia ci si arricchisce con castelli che non sono neanche un decimo di grandezza rispetto a questo e che non contengono la stessa storia e qui, invece, non si è in grado di rilanciarlo per una seria crescita turistica. Si potrebbe iniziare con una maggior pubblicità, l’apertura a pagamento, visite con guide esperte e veri e propri percorsi culturali.
Poi valorizzerei tutta la riviera di ponente: lunga, bella, ma come spesso accade in Sicilia, priva di servizi. A Rimini non hanno il mare e le spiagge che abbiamo noi, ma grazie ai servizi hanno sempre un gran successo di turisti.
Infine migliorerei il porto, biglietto da visita per tutti coloro che passano per andare alle Eolie e coloro che arrivano in barca. Il vestito con cui ci si presenta deve essere sempre il migliore e non il contrario!

Un suo ricordo personale legato alla città.
Vivendo qui per oltre 20 anni i ricordi sono tantissimi, ognuno legato a un periodo diverso della mia vita. Quando sono fuori per un lungo periodo, tornano in mente principalmente le sue bellezze naturali e le lunghe passeggiate che non sono cambiate di molto nel corso degli anni.

Come vede il futuro di Milazzo?
Io sono sempre positivo e vedo il bicchiere mezzo pieno, anche se Milazzo, come il resto del mondo, è stato investito in pieno dalla crisi finanziaria. Il momento è delicato, credo che una volta per tutte si dovrebbe avere il coraggio di far diventare questa città un luogo a prevalenza turistico e, dunque, spero vi siano grandi investimenti a riguardo.

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2 commenti a “Un “mare” di risorse da sfruttare appieno”

  1. thedolphin scrive:

    Ecco il mio contributo per Milazzo e le isole Eolie: http://www.aeoliandolphin.com
    Se cambiassimo un pò la nostra mentalità e facessimo qualcosa in più per valorizzare tutto quello che di meraviglioso offre la natura, la nostra città avrebbe tantissimo da offrire. Io credo in questo sogno… Laura - Aeolian Dolphin Research

  2. Disty scrive:

    Milazzo è bellissima, peccato che malgrado gli sforzi dei singoli x cercare di rivalutarla dal punto di vista turistico, siamo costretti a pagare caro la presenza di industrie che non fanno altro che fungere da repellenti verso il turista. Purtroppo è così, finchè avremo la Raffineria, L’Enel e il polo industriale di Giammoro a due passi…

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