22 Giugno 2008

Sulle tracce del Papa Buono

di Obi (Blog Sotto il Monte Giovanni XXIII. Alla Scoperta della nostra Italia)

Panorama Sotto Il MonteSotto il Monte Giovanni XXIII è un piccolissimo paese dell’isola bergamasca, meta di pellegrinaggi di numerosi cristiani che portano ancora con sé il ricordo del cosiddetto “Papa Buono“ Angelo Roncalli. Ancor più in quest’anno solare, il 2008: il numero di visitatori sarà maggiore, ricorrendo il cinquantennio della sua elezioni al pontificato nel 1958.

Il nome del paese è di per sé tutto un programma. La parte iniziale sta ad indicare la sua locazione alle pendici di un piccolissimo monte, quasi nemmeno visibile sulle cartine altimetriche, il Monte Canto, la cui altitudine arriva di poco oltre i 700 metri dal livello del mare.

Il motivo per cui fu dato rilievo a questo monte è del tutto ignoto, ma rimane il fatto che ad oggi rimane una delle mete favorite per passeggiate all’aria aperta tra i boschi o escursioni in bicicletta in appositi sentieri. Molti di questi sentieri sono visivamente segnalati con distanze, mappe e livello di difficoltà ma non fatevi troppo trarre in inganno da quella segnaletica perché mi è capitato più volte di finire in una strada chiusa o non asfaltata.

La seconda parte del nome del paese fa capire che qui nacque e visse, per l’appunto, Papa Giovanni XXIII. Visitandolo potrete quindi ripercorrere i luoghi della sua vita, come le due cascine Palazzo e Colombera dove egli nacque e trascorse l’infanzia.

Sono presenti anche altre Chiese, Cappelle e Abbazie che sebbene non riguardino strettamente la vita del pontefice, sono legate ai santi a cui egli era devoto.

Da questa fonte di turismo ovviamente il paese ne ha tratto beneficio, per cui in ogni periodo dell’anno potrete trovare bancarelle e negozi specializzati, pronti a soddisfare la vostra voglia di souvenir.

Piccolo gap per il paese, soprattutto per i più giovani è la totale assenza di locali per la sera, quali pub o discoteche, probabilmente per scelta del Comune di evitare rumori e baccano e onorare al meglio il Beato. Rimane vivo invece il ritrovo degli alpini locali alla Torre di San Giovanni.

Non mancano ovviamente luoghi di ristoro, come il ristorante “Covo dell’artista”, l’agriturismo “Casa Clelia” e il sempre comodo self service “Casa del Pellegrino”. Personalmente consiglio il primo che sebbene non sia il più economico offre un pranzetto coi fiocchi per privati e comitive con degli ottimi casoncelli nostrani, per cominciare, e la classica polenta e selvaggina come secondo piatto. Da questo posto non uscirete sicuramente affamati.

Raggiungere Sotto il Monte è facilissimo, è segnalato a ogni rotonda e incrocio nel raggio di 20 km. Le sue strade sono spesso saliscendi quindi non spaventatevi se penserete di aver sbagliato strada, o se anche la doveste sbagliare è facile ritrovare la via giusta vedendo la famosa chiesa rialzata. Se proprio non doveste averne abbastanza, la Pro Loco del comune organizza inoltre visite guidate per compagnie o singoli in cui baderanno loro a prenotarvi soggiorno, ristorazione e visita al paese.

(foto di Luigi Chiesa in licenza Creative Commons BY-SA)

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