Luisa Cacopardo ci racconta di nobiltà, cinema e gastronomia e del restaurant del San Domenico Palace di Taormina.
Per cosa è rinomata la vostra cucina e quali sono i legami col territorio?
È con piacere che insieme al nostro Executive Chef Massimo Mantarro, rispondiamo alle Sue domande.
Prima di procedere alcune precisazioni: il ristorante di riferimento del Grand Hotel San Domenico Palace di Taormina è il Principe Cerami, nostro fiore all’occhiello, insignito da poco con la stella Michelin.
Qui si respira la grandeur della nobiltà siciliana dipinta nel Gattopardo di Tommasi Di Lampedusa e brillantemente colta da Luchino Visconti nella sua celebre trasposizione cinematografica.
Ci troviamo in un edificio di grande pregio, incastonato in una cornice naturalistica di bellezza strabiliante. Gli ambienti furono ricavati, nel 1896, da un convento del 1430.
Anche se siamo una grande struttura, il nostro ristorante è profondamente saldato al territorio.
Siamo rinomati, infatti, per la storia, la cultura, il fascino e la poesia e il sapiente amore per la cucina; la tradizione gastronomica siciliana, da noi, viene continuamente rinnovata e reinterpretata dall’arte creativa dello Chef Massimo Mantarro, con fantasia e grazia.
Quali vini ritiene che meglio si adattino alle vostre specialità e a quali bottiglie si sente particolarmente “affezionato”?
La nostra carta dei vini è completa. Ma, da buoni siciliani, siamo affezionati alle nostre bottiglie: Nero d’Avola, Marsala, Passito e la Malvasia. I nostri vini da meditazione e da dessert sono sempre stati apprezzati. Ora, però, finalmente l’enologia siciliana viene scoperta e premiata a 360 gradi. E ne siamo fieri.
Quali piatti o prodotti tipici bisogna provare per conoscere a fondo il vostro territorio e perché?
Sicuramente le nostre composizioni ben rappresentano la ricchezza della nostra offerta territoriale. A mo’ di esempio posso incuriosirvi con la nostra lasagnetta di pasta fresca con veli di spadotto, la guancia di manzo con l’insalatina di lenticchie e verdure, la melanzana viola accompagnata con la fonduta di mozzarella di bufala. Si tratta di proposte dove si miscelano egregiamente la tradizione e l’innovazione culinaria. E’ la nostra rivisitazione dello spirito siciliano.
Le dolci “note” del vostro menu…dessert e dolci tipici!
La riduzione di vino, passito e miele dell’Etna. Sicuramente esemplifica il nostro rapporto col territorio.
Salvaguardia della tradizione e sperimentazione di nuovi piatti; l’una esclude l’altra o c’è spazio per entrambe nella sua cucina? Se sì, in quali piatti?
Tradizione e sperimentazione convivono. E’ la sintesi della filosofia del “Principe Cerami”.
Aneddoti e curiosità.
La Degustazione del Principe è dedicata al nobile siciliano che nel 1896, in virtù di un testamento antico e per lungo tempo occulto, entrò in possesso del convento domenicano e lo trasformò in albergo. Il principe dimostrò anche la capacità di una certa nobiltà isolana di sapersi riconvertire con spirito imprenditoriale.
Queste mura potrebbero raccontare molte altre curiosità, comunque. Qui da noi hanno soggiornato il Granduca Paolo di Russia con la compagna contessa di Hoenfelsen, Anatole France, Re Umberto, Guglielmo Marconi, Elena, Amedeo, Mafalda e Giovanna di Savoia, Richard Strauss, Sergio Voronoff, Re Alfonso XIII di Spagna, Luigi Pirandello, Fulton Sheen, Vittorio Emanuele Orlando, Re Farouk, Thomas Mann, John Steinbeck, Marlen Dietrich, Susan Hayward, Ingrid Bergman, Cary Grant, Audrey Hepburn, Sophia Loren, Ava Gardner, Adlai Stevenson, Romy Schneider, Michelangelo Antonioni…
Riferimenti:
Restaurant Principe Cerami
c/o San Domenico Palace Hotel
Piazza San Domenico, 5 - 98039 Taormina (ME)
Telefono 0942-61.31.11 Fax 0942-62.55.06
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