Una fucina unica di idee e di creatività

Il sindaco di Casacalenda Marco Gagliardi intervistato per Comuni-Italiani.it

Come si presenta la sua città a chi oggi la vive quotidianamente?
Il paese di Casacalenda si trova in un’area interna a metà strada tra Termoli e Campobasso, in zona collinare.
Il problema principale è soprattutto lo spopolamento, che ha visto nell’ultimo secolo la popolazione ridursi ad oltre un quarto. In passato c’è stata l’emigrazione all’estero e nel nord Italia, negli ultimi anni, complici soprattutto la mancanza di un lavoro stabile per i giovani e le conseguenze del sisma che è avvenuto nell’area nel 2002, parecchie famiglie si sono spostate sulla costa molisana o comunque in aree a vocazione industriale.
Oggi, faticosamente, si cerca di invertire questa tendenza: un primo risultato in questo senso è stata l’apertura della strada che unisce Casacalenda alla Statale Statale “Bifernina” che permette di raggiungere agevolmente sia Campobasso che Termoli. Inoltre la ricostruzione post-sisma ha già permesso ad un centinaio di famiglie di rientrare nelle loro abitazioni.

Tre validi motivi per visitarla?
Le tradizioni (le tavole di San Giuseppe che si tengono il 19 marzo, il Bufù uno strumento tipico che si suona la notte del 31 dicembre).
I musei (Museo Civico d’Arte Contemporanea, Museo all’aperto, Museo multimediale del Bufù, resti archeologici di Gerione) e l’oasi naturalistica della L.I.P.U. (Lega Italiana Protezione Uccelli).
Eventi sportivi e culturali di richiamo (Giro del Cigno-Gara ciclistica, MoliseCinema-filmfestival).

Chi ne ha fatto la storia?
Sicuramente il personaggio più importante che si deve ricordare è Scipione Di Blasio (1834-1901). Da giovane, a soli 28 anni, fu eletto Consigliere Provinciale e nel 1865 Deputato al Parlamento. Da Onorevole ebbe diversi incarichi importanti nei Governi che si sono succeduti e lavorò molto per il suo Molise. Di Blasio, che rifiutò la nomina a Ministro dei Lavori Pubblici, è da ricordare soprattutto per il suo impegno a favore della costruzione del tronco ferroviario Campobasso-Termoli. Nel 1895 non fu riconfermato al Parlamento ma, per le sue alte doti e la sua specchiata carriera parlamentare, fu nominato Senatore del Regno da Re Umberto I. Nel 1881 il Consiglio Comunale di Casacalenda, per la venerazine che il popolo aveva di lui, deliberò l’intitolazione a suo nome della strada che dal centro porta alla stazione ferroviaria.

Per quale aspetto della sua città va personalmente fiero?
Il mio paese, nonostante i problemi che ci sono, rimane una fucina unica di idee e di creatività. C’è un’amministrazione giovane che intende investire nel futuro del paese con entusiasmo e determinazione, cogliendo tutte le opportunità raggiungibili e creando le condizioni per una continua crescita sociale e culturale.

Tre progetti da portare a termine e traguardi ambiziosi da perseguire, come vede il futuro della sua città?
Il primo traguardo è soprattutto quello di arginare l’esodo degli abitanti, creando le condizioni socio-economiche necessarie per facilitare lo sviluppo, con la conseguente creazione di nuovi posti di lavoro.
Il nostro secondo obiettivo è quello di migliorare la qualità della vita degli anziani che costituiscono una fetta consistente della nostra popolazione. Il problema maggiore è quello di coloro che non hanno familiari a Casacalenda e si trovano costretti a vivere da soli la loro quotidianità. Per loro è stata progettata la realizzazione di una casa di riposo ubicata presso il centro sociale “Mater Dei”, che sarà il fulcro della vita sociale del paese. Vi troveranno sede anche un centro di aggregazione e socializzazione diurno, la sede delle associazioni di volontariato, ecc.
La sfida più importante è quella di inserire Casacalenda nel circuito del turismo sostenibile aumentando la ricettività (agriturismi, b&b, alberghi diffusi) e potenziando l’offerta dell’area camper già esistente.