Il sindaco di Fontanellato Maria Grazia Guareschi intervistata per Comuni-Italiani.it
Come si presenta la sua città a chi oggi la vive quotidianamente?
Fontanellato, per i residenti, è un paese tranquillo, a misura d’uomo ma al contempo ricco di infrastrutture, servizi per i cittadini e sbocchi occupazionali. sviluppo, attenzione al sociale e crescita demografica sono un trinomio positivo tanto che recentemente si è registrato un aumento del 2,60% con un dato demografico Istat che conferma il numero di fontanellatesi sul territorio assestarsi a 6.637 unità. E’ dal 1861 che Fontanellato non ha più registrato un tasso percentuale così elevato. La crescita della popolazione per un territorio è testimonianza della sua competitività, il segno che l’economia locale è dinamica e che la rete dei servizi rende questa terra un luogo dove vale la pena vivere. E non lo dice solo il sindaco.
Abbiamo infatti inviato ai nuovi residenti un questionario anonimo da riconsegnare in Municipio compilato in cui chiedevamo proprio perché scegliere Fontanellato o restare a vivere qui?
Le cinque risposte sono state:
- La qualità della vita è buona; il paese è bello, vivace, ricco di iniziative ma tranquillo, a misura d’uomo e di bambini.
- C’è un elevato livello di servizi pubblici, scolastici e assistenziali.
- Nonostante sia un paese, c’è una buona rete di servizi commerciali e al terziario.
- Si trova una buona offerta di opportunità di lavoro.
- Le nuove infrastrutture, ad esempio il secondo Ponte sul Taro e l’anello tangenziale attorno al paese garantiscono collegamenti scorrevoli.
Tre validi motivi per visitarla?
Sicuramente la Rocca Sanvitale, ancora circondata dal fossato colmo d’acqua, che custodisce l’affresco del Parmigianino nella Saletta di Diana e Atteone, datato al 1523, rende il nostro borgo – riconosciuto Città d’Arte e Cultura, Bandiera Arancione del Touring Club Italiano e Cittaslow - un gioiello unico. Dal punto di vista storico-artistico Fontanellato merita di essere visitata non solo per il Castello ma anche per il Santuario della Beata Vergine del Rosario, meta di tanti devoti e pellegrini.
E poi Fontanellato è culla di una enogastronomia di qualità tra le più rinomate in Italia che ben si sposa alle innumerevoli iniziative, spettacoli, mercatini e manifestazioni che l’amministrazione comunale propone annualmente in un carnet molto ricco, per tutti i gusti. E chi viene a trovarci di domenica trova una buona offerta di negozi di qualità aperti.
Quali sono le iniziative e le manifestazioni a Fontanellato?
Ogni prima domenica del mese c’è un laboratorio di affresco pomeridiano per gruppi, famiglie e bambini;
ogni seconda domenica del mese proponiamo visite guidate mattutine in chiave “alchemica” dove le guide svelano simbolismi del Parmigianino tra alchimia, scienze arcane ed ermetismo;
ogni terza domenica del mese c’è un grande mercatino dell’antiquariato e vintage con circa 300 espositori su seimila metri quadrati di superficie attorno alla Rocca;
ogni quarta domenica del mese proponiamo “Rocca e Natura” una mostra-mercato di prodotti biologici, olistici e di artigianato artistico; sempre la quarta domenica di ogni mese i bambini possono partecipare al laboratorio di burattini in castello dove giocano e costruiscono, sotto l’occhio attento di esperti, forme di cartapesta.
Chi vuole trascorrere una giornata a Fontanellato da marzo a dicembre 2008 può scegliere di abbinare la visita al suggestivo borgo con le vie porticate a una manifestazione: ad esempio “La Dispensa dei Sanvitale” mostra-mercato di prodotti regionali italiani (11 maggio, 14 settembre, 9 novembre). Chi desidera ammirare il Castello in notturna può scegliere “Il Gusto della Cultura” le visite guidate by night ogni secondo sabato del mese con animazione in costume e degustazione finale a lume di candela nelle sale del maniero.
Durante l’estate Fontanellato offre una rassegna lirica di opera e operetta oltre ai concerti della rassegna “Musica in Castello”. Imperdibile poi è la magica notte dei giochi pirotecnici, in programma sabato 21 giugno dal titolo “Fuochi e Suoni sull’Acqua” con tanto di giro in barca nel fossato con i barcaioli del Po.
Una novità da seguire? I campionati internazionali di gelato estemporaneo che si svolgeranno in Rocca Sanvitale domenica 22 giugno.
Una tradizione consolidata? La cena in Rocca “Ricordanze di Sapori” in collaborazione con l’Associazione Castelli del Ducato di Parma, di cui Fontanellato è sede.
Una Festival riconfermato a cui partecipare? Il Festival Librogustando, il 9 novembre dove enogastronomia ed editoria enogastronomica si uniscono in un connubio affascinante.
Chi ne ha fatto la storia?
Storicamente, i Conti Sanvitale che per cinquecento anni furono signori del feudo. Dal 1948, quando il comune acquistò la Rocca – in seguito alla morte dell’ultimo Conte Giovanni Sanvitale - la storia recente del paese è stata scritta insieme dagli amministratori e da cittadini. I primi con lungimiranza hanno sempre puntato alla valorizzazione del territorio preservandone il centro storico e puntando su un’innovazione che non cancellasse le tradizioni. I cittadini hanno condiviso il cammino e partecipato attivamente alle scelte urbanistiche ed economiche spesso in chiave di confronto propositivo.
Per quale aspetto della sua città va personalmente fiera?
La vivibilità e la coesione sociale, dove sviluppo fa ancora rima con solidarietà, dove la presenza di infrastrutture non contrasta con l’identità territoriale molto forte e la costante riscoperta e messa a frutto delle vocazioni del tessuto imprenditoriale, agricolo, economico e turistico.
Tra progetti da portare a termine e traguardi ambiziosi da perseguire, come vede il futuro della sua città?
Positivamente. E’ un paese e un territorio con grande capacità di coesione, di stare al passo con i tempi, coraggioso, innovativo, ricco di fermenti. Coscienti che l’isola felice non esiste se non nei miti, il sistema Fontanellato ha una buona tenuta. Coniugare tradizione e cambiamento: è questa la sfida di fronte alla quale si trova oggi la cultura e il territorio. Cerchiamo di dare risposte efficaci ai cittadini in termini di sicurezza. L’agricoltura risente di un momento di crisi, ciononostante aprono aziende agricole che perseguono anche il filone dell’agriturismo, altre che investono nelle nuove energie biogas, tra le prime in Emilia Romagna, altre ancora che valorizzano la filiera dei prodotti tipici. Il turismo indubbiamente è un valore aggiunto anche per gli esercenti commerciali del centro storico.
Certo, non stiamo a guardare: per i fontanellatesi stiamo avviando la progettazione di un nuovo grande polo scolastico dove istruzione, didattica e multimedialità troveranno spazi adeguati. Stiamo investendo nella realizzazione di un ampio sistema di piste ciclabili e percorsi sicuri. Puntiamo sulla raccolta differenziata e sul rispetto dell’ambiente all’insegna di uno sviluppo sostenibile e ci piacerebbe arrivare a trasformare Fontanellato in un caratteristico salotto a cielo aperto.
Una domanda che vorrebbe sentirsi rivolgere sulla sua città e la risposta che darebbe.
Farsi domande da soli è autoreferenziale. Dunque, chiudo l’intervista con una battuta. Se mi chiedessero “perché è così orgogliosa del suo paese”?
Potrei rispondere alla maniera degli storici fontanellatesi in dialetto locale “perché fontanlè l’è un gran paes” come recita una storica canzone dei primi del Novecento..
1 commento a ““…perché fontanlè l’è un gran paes””
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Sarà un gran Paes, quando non si chiuderanno più strade come quella della Ghiara che impedisce fra l’altro ai pellegrini di recarsi al Santuario
Lettera alla Gazzetta di Parma Condividi venerdì 9 luglio 2010 alle ore 22.29 Fontanellato, 5 luglio 20010 Signor Direttore, è noto che Fontanellato deve la sua fama al Santuario, alla Rocca, agli affreschi del Parmigianino. Dalla nobiltà del suo passato, questo paese di 7 mila abitanti, adesso è precipitato nella vergogna del presente. Con una ordinanza la cui legalità è tutta da dimostrare, il sindaco ha infatti disposto di cedere a privati un tratto di Via Ghiara, bene pubblico e di pubblica utilità . Per gli abitanti della frazione Ghiara, la strada rappresentava l’unica via di accesso al paese distante poche centinaia di metri e da sempre facilmente raggiungibile a piedi o in bicicletta. Una mattina del 26 giugno, quella strada è stata trovata improvvisamente chiusa e strettamente riservata alla attigua fabbrica di conserva di pomodori. Per rendere lecito un atto contrario alla normativa europea, alle leggi nazionali e alla nostra stessa Costituzione , l’amministrazione di centro sinistra del comune di Fontanellato, è ricorsa allo stratagemma di appellarsi alle vigenti norme sulla sicurezza, a parere del sindaco messa in pericolo dalla attività della fabbrica e, quindi, motivo di premio per la fabbrica stessa. La conseguenza è che una amministrazione democraticamente eletta, è riuscita a trasformare una proprietà pubblica in dominio privato, ad abbattere il valore di tutte le proprietà private situate in zona Ghiara, a tagliare l’unica via di accesso diretto al paese a tutti gli abitanti della zona che adesso possono accedere a Fontanellato soltanto attraverso una tortuosa strada ad intenso traffico automobilistico. Chi non ha la patente, non soltanto è praticamente imprigionato in una zona totalmente priva dei servizi più elementari, ma è anche costretto a rinunciare perfino alla Messa domenicale. Grazie, cordialità Paola Brianti Via A.Conti 65L 00123 Roma Mail to : paola.brianti@libero.it Ps Comunico agli amici che si sono interessati alla barbarie della strada comunale di Fontanellato frantumata e ceduta a privati, che il Segretario del PD Bersani ne è rimasto molto risentito. Da emiliano doc, conosce bene Fontanellato!