Veronica Fabbri, Responsabile operativa sulphur, ci racconta il Museo storico Minerario di Perticara:
Come è nato il museo?
Il Museo Storico Minerario di Perticara nasce contestualmente alla chiusura della grande Miniera di zolfo per volontà dei minatori e grazie alla sensibilità dell’Associazione Pro Loco Perticara che ha raccolto le istanze di conservazione della storia plurisecolare dell’attività estrattiva nel settore zolfi di Perticara.
In collaborazione con il Comune di Novafeltria nel gennaio del 1970 si è inaugurato il Museo, con l’intento testimoniale e commemorativo del lavoro e del sacrificio dei minatori.
A partire dal 1980 la direzione del museo ha elaborato un progetto più vasto di archeologia industriale mineraria successivamente sostenuto dal Comune di Novafeltria e dalla Provincia di Pesaro e Urbino che hanno attivato i fondi regionali ed europei per il restauro dell’ex Cantiere di fusione dello zolfo. Il Cantiere Certino è oggi la sede di sulphur - il museo storico minerario di Perticara, fulcro di un progetto territoriale che fa parte del Parco Nazionale delle miniere di zolfo delle Marche.
Qual è il patrimonio che lo caratterizza?
Sulphur è organizzato in sezioni tematiche: Rocce e minerali - Il percorso dello zolfo - Le officine - La Miniera - Antica strumentaria scientifica.
Le collezioni sono allestite su circa 2500 mq, il nucleo centrale è dedicato alla storia estrattiva dello zolfo attraverso le attrezzature, i vestimenti e più in generale il corredo dei minatori, la documentazione fotografica e una pregevole collezione di lampade storiche e filtri respiratori. Le macchine dell’attrezzata officina meccanica e della falegnameria sono state opportunamente allestite nell’ultima parte della originaria collocazione.
La visita diventa esperienza nella Miniera, un percorso in sotterraneo scenograficamente ricostruito per garantire condizioni di sicurezza, che mostra l’evoluzione dell’attività estrattiva a Perticara dal XVII al XX secolo.
Approfondimento specialistico è la sezione di antica strumentaria scientifica costituita dall’attrezzatura tecnica che ha permesso all’uomo di affrancarsi dall’empiricità per misurare e calcolare sia il sottosuolo che il sovrasuolo.
Sulphur ha un archivio decretato di interesse storico dalla Soprintendenza delle Marche nel 2004 e una biblioteca specializzata inserita nella rete delle biblioteche della provincia di Pesaro Urbino.
Cosa attira di più i visitatori?
La scoperta di un mondo totalmente scomparso oggi dalla memoria collettiva che è stato parte importante del processo produttivo industriale del nostro Paese, è indubbiamente il motivo per il quale i visitatori vengono a Perticara e - di norma - restano colpiti sia dalla ricchezza dei materiali esposti, sia dall’impianto museografico ed espositivo.
L’emozione si misura tangibilmente nel percorso in galleria che resta per questo il punto forte della sezione mineraria.
Particolarmente apprezzata è la sezione di rocce e minerali in cui il rigore scientifico è reso appetibile anche al pubblico non specialistico grazie ad un allestimento molto suggestivo.
Quale opera o collezione le piace personalmente di più?
In prima istanza mi affascina il complesso architettonico che annuncia l’importanza della Miniera di Perticara su cui emerge il Cavalletto del Pozzo Vittoria, antico collegamento fra la luce del sole e le profondità del sotterraneo e in generale un paio di scarponi e tre lumi ad olio ritrovati in una visita speleologica in miniera, mi emozionano quanto le cartografie storiche e i documenti d’archivio che continuamente arricchiscono le mie conoscenze in materia.
Qual è la valenza didattica del suo patrimonio? Come e con quali risultati si rivolge agli studenti?
Il tema dell’attività estrattiva nel settore zolfi che ha svolto un ruolo di rilevanza nazionale ha valenza ovviamente territoriale ma coinvolge ciascuno, poiché fa parte dell’evoluzione sociale che passa attraverso il lavoro dell’uomo.
La rivoluzione industriale segna il passaggio epocale fra l’antico e la modernità, fra un modo di vivere che ha subito negli ultimi 50 anni la trasformazione più profonda e repentina della storia dell’uomo.
I bambini e i ragazzi coinvolti con diversi gradi di approfondimento dalle guide, scoprono quella storia sociale la cui conoscenza fino a qualche generazione fa era quasi esclusivamente affidata al racconto delle generazioni passate e che oggi è praticamente scomparsa dalla memoria collettiva.
Ci sono appuntamenti clou e rassegne prestigiose da non perdere?
Non in maniera organica spesso siamo inseriti nelle rassegne teatrali del circuito della Provincia di Pesaro Urbino, oppure organizziamo direttamente eventi, convegni o mostre sulla base di programmi annuali.
Quali sono i servizi che offrite ai visitatori?
Informazioni turistiche e culturali sul territorio con possibilità di contatto per le altre realtà museali. Escursioni guidate nel territorio. Convenzioni con strutture ricettive. Sale studio e sala conferenze con 200 posti. Biblioteca e archivio consultabili su prenotazione.
Per i gruppi la visita al museo è sempre guidata e compresa nel prezzo del biglietto.
Per i visitatori singoli c’è un percorso guidato nella miniera didattica anche nel rapporto 1 a 1.
Per gruppi gli orari di apertura possono essere personalizzati.
Quale ruolo assolve, dal punto di vista sociale e culturale, nell’ambito territoriale?
Come la miniera è stata unico punto industriale di riferimento per il lavoro in un ambito abbastanza vasto nel territorio circostante, così il Museo custodisce e incentiva la ricerca storica delle radici della comunità locale e tesse i rapporti con le realtà analoghe sul territorio nazionale ed europeo.
Dal punto di vista turistico rappresenta la maggiore attrattiva di Perticara e di norma la meta dei gruppi organizzati che si recano nella località.
Nella Regione Marche è il recupero più rilevante della cultura industriale realizzato per iniziativa pubblica e dal 2001 fa parte assieme all’altra grande miniera marchigiana di Cabernardi del Parco Nazionale delle Miniere di Zolfo delle Marche.
Come immagina il museo da qui a dieci anni?
Il Museo ha la necessità non più procrastinabile di uscire da una condizione gestionale che è ancora in parte prevalente affidata alla buona volontà di pochi che fanno riferimento alla Pro Perticara in regime di volontariato. Se questo avverrà in tempi brevi, si potranno attivare iniziative laboratoriali, di formazione, di collaborazione più cospicua con gli Istituti universitari anche nel campo della ricerca scientifica e con le scuole di ogni ordine e grado che oggi sono solo sperimentali.
La scommessa che da anni stiamo portando avanti fra mille difficoltà, è quella di aprire un percorso nel sotterraneo vero in cui facciamo indagini speleologiche e monitoraggio, convinti che questa opportunità apra la frequentazione di questi luoghi a numeri ben più interessanti di visitatori, diventando un motore anche economico di rivitalizzazione locale. La speranza è che il Museo diventi un’opportunità di lavoro anche per le giovani generazioni che ambiscono ad occuparsi del settore turistico e culturale.
Riferimenti:
Museo storico minerario di Perticara
Via Montecchio, 20 - Novafeltria
Telefono: 0541-927576
Indirizzo email: info@sulphur.it
Scrivi un commento
Per inviare un commento devi fare il login.