23 Giugno 2008

Tra le braccia dell’Alma Mater

di Marcello Di Sarno (Blog Bologna. Interviste Varie)

L’assessore al Commercio e al Turismo di Bologna Maria Cristina Santandrea intervistata per Comuni-Italiani.it

Come si presenta la sua città a chi oggi la vive quotidianamente?
Credo che Bologna si presenti come una città estremamente vitale, piena di opportunità e di fermenti. E’ caratterizzata Maria Cristina Santandreadalla presenza di 95.000 studenti, di cui 40.000 fuori sede, e anche da un forte tessuto associativo in tutte le fasce d’età.
E’ vero che presenta anche le problematiche tipiche di una città del nostro tempo, ma in molti campi è sicuramente all’avanguardia nella ricerca di soluzioni innovative. Il tentativo è di rendere compatibili stili di vita molto diversi: quello giovanile e quello della popolazione residente e anziana.

Tre validi motivi per visitarla?
Ritengo che un motivo per visitarla sia che chiunque può trovare, a Bologna, cose notevoli che corrispondano ai propri interessi.
Io sceglierei Bologna per i suoi 42 musei gratuiti che la rendono unica in Italia o per le diciotto torri medievali.
Un forte polo di attrazione è poi legato all’offerta musicale della città. Bologna è stata nominata dall’Unesco, nel 2006, città creativa della musica. L’offerta musicale va dal cartellone del Teatro Comunale all’Orchestra Mozart diretta dal Maestro Claudio Abbado, passando per Bologna Festival, una rassegna di musica di altissima qualità. Per non parlare delle numerose iniziative – per la maggior parte gratuite, che si svolgono nel periodo estivo, in cornici suggestive come Piazza Maggiore e Piazza S. Stefano.
Ma ognuno può scegliere la sua Bologna!
Vi interessa l’arte? Bologna, nei suoi musei, nelle sue gallerie e nei suoi palazzi mette in mostra capolavori di tutte le epoche e di tutte le tendenze artistiche. Un esempio per tutti: il museo Morandi, che raccoglie la più vasta raccolta al mondo delle opere di questo grande maestro. Siamo inoltre orgogliosi di poter dire che l’ingresso a tutti i musei di proprietà del Comune è completamente gratuito, per tutti e per tutto l’anno.
Vi interessa l’architettura? A Bologna si possono trovare esempi eccellenti di ogni stile architettonico, dal più antico sino ad opere di Kenzo Tange e Le Corbusier.
Vi interessa il cinema? La Cineteca di Bologna è famosa in tutto il mondo per le sue attività d’organizzazione di eventi cinematografici – ad esempio la rassegna il Cinema Ritrovato – e per le sue opere di restauro. Basti dire che le è stato affidato il Fondo Chaplin.
Vi interessa la storia? Bologna è storia. In ogni angolo, in ogni pietra, si possono trovare testimonianze importanti.
Vi interessa l’enogastronomia? Credo che Bologna non abbia bisogno di presentazioni in questo campo.
Vi interessano i motori? Bastano due nomi: Ducati e Lamborghini.
Siete giovani, volete vivere in una città vitale e piena di iniziative? Volete studiare nell’università più antica del mondo occidentale? Venite a Bologna.

Chi ne ha fatto la storia?
L’identità della città si è costruita attorno alla sua università e a un forte senso civico e di partecipazione al governo della città che i suoi cittadini hanno espresso sin dal Medio Evo.
Un episodio fondante è la liberazione degli schiavi avvenuta 750 anni fa, quando Bologna liberò gli schiavi pagandone il riscatto, come documentato dal “Liber Paradisus” che contiene gli elenchi di uomini, donne, ragazzi che riacquistarono la libertà grazie all’amministrazione che si indebitò per questo.

Per quale aspetto della sua città va personalmente fiera?
Direi che la capacità di innovazione sia uno degli aspetti migliori di Bologna. In questa fase si sta esprimendo con un complessivo ridisegno dei suoi assetti urbanistici e delle infrastrutture: dalla nuova stazione ferroviaria, alla valorizzazione in corso delle aree militari dismesse, alla cittadella universitaria in area Bertalia-Lazzaretto; all’area dell’ex mercato ortofrutticolo (dove sta sorgendo tra l’altro, la nuova sede del Comune); alle nuove reti per la mobilità urbana.

Tra progetti da portare a termine e traguardi ambiziosi da perseguire, come vede il futuro della sua città?
Tutti questi progetti sono già in fase di attuazione, quindi è facile prevedere una città più moderna e funzionale, che sa crescere mantenendo la sua identità e accettando al tempo stesso le sfide dell’innovazione.

Una domanda che vorrebbe sentirsi rivolgere sulla sua città e la risposta che darebbe.
La domanda è: vorrebbe rinascere a Bologna? La risposta è: certamente sì. Mi aspetterebbero delle strutture pubbliche di eccellenza, dagli asili nido comunali, alla sanità, all’università e la possibilità di vivere in un contesto creativo e stimolante che offre tante opportunità per tutti.

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