14 Luglio 2008

Pieve: i colori e i sapori che hanno dato vita a Tiziano

di Sofia Riccaboni (Blog Pieve di Cadore. Alla Scoperta della nostra Italia)

Pieve di Cadore - Casa di TizianoI colori forti, energici, vivaci hanno da sempre ispirato grandi artisti. Nel paese di Pieve ha trovato i suoi natali Tiziano Vecellio, non a caso passato alla storia come il più grande colorista mai esistito. Possiamo scoprire le architetture, le montagne e i colori di Pieve seguendo le sue tracce. Camminando per il centro di questa comunità, che da secoli è il capoluogo politico, culturale e religioso della Valle di Cadore, possiamo ammirare l’architettura tipica cadorina, fatta di case massicce e allo stesso tempo eleganti e gentili. Come la casa natale del pittore, diventata monumento nazionale nel 1922, con il suo tetto con travi in legno e i suoi pavimenti in pietra: forte ed elegante.

Pieve di Cadore - Piazza TizianoProseguendo il nostro cammino per il centro storico ci ritroviamo in piazza Tiziano, il cuore di Pieve. Al centro di questa stupenda piazza possiamo ammirare la statua in bronzo del pittore, che sembra voler vegliare sul suo paese, mentre su un lato della piazza stessa possiamo vedere la fantastica facciata della Chiesa Arcidiaconale di Santa Maria Nascente. Questo edificio purtroppo conserva poco della sua origine quattrocentesca, ha infatti subito una profonda ristrutturazione che l’ha completamente modificato nell’800. Da qui pochi passi ci separano da quello che è il simbolo dell’unità storica e culturale del Cadore sin dal XVI secolo: il palazzo della Magnifica Comunità. Tutt’ora questo palazzo gestisce l’attività della vallata e ospita il Museo del Cadore, meta imperdibile per gli amanti dell’archeologia, che potranno ammirare l’interessante collezione di reperti preromani e romani qui conservati.

Ma Pieve è anche punto di partenza per tutti coloro che amano le escursioni in mezzo alla natura. Da qui passa, per gli appassionati di ciclo-turismo. la Lunga via Delle  Dolomiti. Le pendenze sono minime e permettono di percorrere in bicicletta lunghi tratti, sfruttando il tracciato dell’ex ferrovia delle Dolomiti, nel tratto verso Cortina d’Ampezzo, o il vecchio tracciato della statale d’Alemagna, andando verso Ponte nelle Alpi. Da Pieve si può partire anche per una escursione a piedi in Val Montina. Una immersione nella vera montagna cadorina, per chi ama le lunghe camminate in mezzo alla natura. Questa valle, inaccessibile in automobile, è stata completamente abbandonata dall’uomo dopo un periodo di intenso sfruttamento. Non è difficile in questa avventura lungo i vecchi sentieri dei carbonari incontrare mufloni, cervi, stambecchi e una grande varietà di uccelli rapaci.

E che dire della cucina di Pieve di Cadore? Potrete assaggiare una gastronomia innovativa ma allo stesso tempo radicata nella tradizione. La natura che circonda il paese la ritroverete anche a tavola, negli gnocchi di pane alle erbe, dove il sapore predominante è quello delle erbe selvatiche, come le ortiche, il tarassaco e le bietole, oppure nei casunzei verdi, grossi ravioli ripieni di varie erbe, erba cipollina o mentuccia le predominanti.

E per concludere la visita in questo angolo di paradiso nulla di meglio di un po’ di strudel, che qui viene preparato con savoiardi sbriciolati direttamente nell’impasto.

(Foto di Luca Lorenzi e di Marina Ventayol in licenza GFDL)

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