22 Luglio 2008

Il fantasma di Trezzo

di Obi (Blog Trezzo sull'Adda. Alla Scoperta della nostra Italia)

TrezzoPercorrendo il fiume Adda dalla sorgente al Po, dopo i ponti di Brivio e di Paderno d’Adda il successivo ponte di attraversamento è quello di Trezzo sull’Adda.

La zona circostante questo affluente del Po è nel complesso ricoperta di verdi foreste che dalla sorgente fino a Trezzo sull’Adda formano il Parco Adda Nord, mentre da Rivolta d’Adda fino alla foce formano il Parco Adda Sud. A una ricca flora corrisponde un altrettanto ricca fauna sulle sue rive e proprio scendendo al fiume all’altezza di Trezzo sull’Adda si possono incontrare cigni e germani reali.

Passando dal fiume al paese visivamente non si può non notare il Castello di Trezzo, situato proprio su una delle anse dell’Adda con una torre a pianta quadrata con vista diretta sull’acqua. L’architettura è di origini longobarde e secondo la leggenda custodisce il tesoro di Federico Barbarossa in persona, anche se né il luogo né l’entità di questo tesoro sono note.

Altre leggende, circondate da un alone ancora più grande di mistero, parlano di fantasmi avvistati e fotografati al suo interno. Questi sarebbero dovuti alla presenza di un pozzo in cui i Visconti, che governavano la zona nell’età delle signorie, gettavano ospiti indesiderati e prigionieri di guerra. Altro luogo macabro è nei sotterranei, con la Stanza della Goccia, che tuttora appare umida e gocciolante dal soffitto, dove venivano torturati i prigionieri. Foto, o fotomontaggi, di questi fantasmi girano su internet ma la loro veridicità non è mai stata provata.

E’ invece stata verificata l’attendibilità dello scheletro ritrovato in una specie di sarcofago sempre nel castello, uno scheletro longobardo lungo circa 2 metri e 30 centimetri, un vero gigante per l’epoca di allora e anche per oggi.

Misteri a parte il castello ha poi fatto una brutta fine: alcune sue parti furono demolite nel 1800 e dal suo materiale si costruì, a Milano, l’Arena che oggi tutti conosciamo.

Fa da sfondo al castello la Centrale Taccani, oggi visitabile. Di architettura neoclassica, è una delle tante centrali idroelettriche che sorgono sulle coste dell’Adda come quella di Calusco d’Adda e Cornate d’Adda.

Anche il ponte del paese è un’opera architettonica e ingegneristica di tutto rispetto: alto 25 e in unica campata, costruito nel 1300 per carri, buoi e pedoni, offre oggi il passaggio contemporaneamente di due corsie di autovetture.

Il paesaggio dell’Adda a Trezzo è davvero fantastico, quindi vi consiglio una gita all’aria aperta sulle sue rive. Ne rimarrete affascinati come lo è stato il genio Leonardo Da Vinci che si ispirò alle anse ricoperte di verde per lo sfondo di alcuni dei suoi migliori dipinti come la Vergine delle Rocce e la Gioconda stessa.

Raggiungere il paese è facilissimo, basta prendere l’autostrada A4 e uscire al casello di Capriate San Gervasio, comune confinante con Trezzo. Questo infatti si trova sul confine tra la provincia bergamasca e quella milanese, di cui fa parte. E’ inoltre abbastanza vicino alla metropolitana di Milano, più precisamente alla fermata di Gessate sulla linea verde ed è ben servito da autobus di linea.

(Foto di Giorces in Pubblico Dominio)

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