7 Ottobre 2008

Il Museo della Fisarmonica: dov’è possibile toccare con mano il passato

di Marina Greco (Blog Stradella. Interviste Musei)

Carlo Aguzzi, direttore del Museo Civico della Fisarmonica di Stradella, intervistato dalla redazione di Comuni-Italiani.it:

Com’è nato il Museo?
L’idea di un Museo dedicato alla fisarmonica di Stradella trae origine dalla consapevolezza che la fama planetaria, di cui arnesi-armonicisti.jpgancora oggi la nostra città gode, non poteva e non doveva finire nel dimenticatoio. L’intera comunità ha ritenuto proprio di dovere raccogliere, conservare e consegnare alle future generazioni, documenti e testimonianze afferenti oltre 130 straordinari anni di attività produttiva che coinvolse, non solo totalmente la popolazione locale ma, anche molti lavoranti del territorio circostante.

Qual è il patrimonio che lo caratterizza?
Il patrimonio effettivo conservato al Museo della Fisarmonica di Stradella è la memoria storica. L’insieme dei reperti, preziosi o semplici, esteticamente bellissimi o costituiti da umili materiali, sono da considerare nella stessa misura testimonianza delle vicende umane ad essi sottese. prototipo-fisarmonica-mariano-dallape-1871.jpgOgni oggetto o documento cartaceo diventa storicamente prezioso nella misura in cui sa restituire informazioni inerenti il periodo di riferimento, in epoche successive.

Cosa attira di più i visitatori?
I visitatori dei musei sono suddivisibili in varie categorie: sia per il grado di preparazione culturale, per l’età, per la particolare predilezione per un determinato genere di reperti ecc.
Tuttavia si ritiene che la particolare atmosfera, creata dal suono allegro della fisarmonica, abbia il potere di catalizzare positivamente l’interesse di tutte le tipologie di visitatori. Molto apprezzati in generale sono anche gli strumenti dal prezioso aspetto estetico, il quale varia a seconda dell’epoca di pertinenza; in molti casi le decorazioni intarsiate in madreperla esprimono elevati livelli artistici.

bravom-cantastorie.jpg Quale opera o collezione le piace personalmente di più?
Il direttore del Museo o l’esperto di fisarmoniche sono forse le persone meno indicate per esprimere la propria preferenza in favore di un unico reperto. Proprio perché la profonda conoscenza di ogni componente e meccanismo, interno ed esterno, induce loro a particolari apprezzamenti che vanno necessariamente oltre l’aspetto esteriore. Essi valutano, o sono impressionati magari per una particolare soluzione tecnica, più che per la bellezza decorativa, oppure sono colpiti dalla suggestione indotta da un modello arcaico, per la consapevolezza dell’estrema abilità manuale che doveva possedere il fabbricatore.

Qual è la valenza didattica del patrimonio? Come e con quali risultati si rivolge agli studenti?
Il Museo, come di consueto, ricostruisce storie, restituisce informazioni sulla vita vissuta, sull’esistenza vera, concreta, delle persone al cospetto delle esigenze quotidiane, nell’organizzazione civile della società.
Riteniamo pertanto il Museo un libro aperto, dalla lettura accattivante, efficace dal punto di vista formativo nella misura in cui il progettista che ha concepito l’esposizione abbia colpito più o meno nel segno.
Agli studenti si offre sostanzialmente la possibilità di comprendere la storia e le regole che informano la vita civile, mediante esemplificazioni agevolmente leggibili da tutti.
In genere gli studenti sono da noi considerati i naturali destinatari della didattica museale, strutturata e mirata a stimolare curiosità e interesse per i propri contenuti.
Il riscontro osservato è molto positivo, trattandosi per ragazzi in età formativa di esperienza diretta, acquisita sul campo, come se i loro avi fossero lì a ricordare com’era fatto il loro mondo e come fosse differente da quello odierno.sezione-museo-mariano-dallape.jpg

Ci sono appuntamenti clou e rassegne prestigiose da non perdere?
Nella nostra città, considerata universalmente la patria della fisarmonica moderna, non può certo mancare il dolce suono della cosiddetta “ancia libera”.
Durante la stagione musicale, ogni anno proposta dal locale “Teatro Sociale”, vengono puntualmente inseriti concerti per fisarmonica, con orchestre e soliste sempre di alto livello, nel corso dei quali è possibile apprezzare tutte le possibilità musicali per la grande versatilità espressiva, implicita nello strumento, grazie al sapiente uso del mantice, oltre che alle virtù interpretative dell’esecutore.

Quali sono i servizi offerti ai visitatori?
sezione-strumenti-civico-museo-della-fisarmonica-di-stradella.jpg Tra i “servizi” più importanti abitualmente proposti ai visitatori ricordiamo le visite guidate; sempre assicurate da persone molto esperte, la cui funzione è fondamentale per la ottimale fruizione del materiale in esposizione; consentendo quindi anche al visitatore inesperto di apprezzare a fondo la materia, traendone la massima soddisfazione delle proprie curiosità.
Agli studenti delle scuole primarie e secondarie in particolare vengono proposte invece iniziative di laboratorio, nel corso delle quali hanno la possibilità di assistere, con modalità interattive, al montaggio di una parte della fisarmonica, a cura di un vero tecnico armonicista.

Quale ruolo assolve, dal punto di vista sociale e culturale, nell’ambito territoriale?
Il Museo è universalmente considerato “luogo della memoria” per eccellenza, nell’ambito del quale i reperti e i documenti cartacei depositati sono considerati, nel comune sentire, assolutamente credibili, veritieri ed obiettivi. I documenti contenuti nel Museo non furono nella loro epoca concepiti a tal fine. Per questo motivo la comunicazione museale assume i caratteri di assoluta veridicità.
Il rapporto col territorio di riferimento è molto sentito e profondamente radicato fra gli abitanti, i quali ancora oggi orgogliosamente percepiscono la notorietà conferita a Stradella sin dal XIX secolo, grazie alla storica fisarmonica.
strumento-a-doppia-tastiera-della-coop-larmonica-di-stradella.jpgAttualmente la situazione è molto cambiata: rimane tuttavia in parte nel tessuto sociale particolare attenzione alle questioni pratiche, che sono quelle della competizione produttiva mantenuta comunque sul piano dell’assoluta eccellenza.

Come immagina il Museo da qui a dieci anni?
Si presume che nel prossimo futuro vedremo accentuarsi il fenomeno del mondo “virtuale”; ragione per la quale gli oggetti concreti, fisici, diverranno più di oggi attrazione straordinaria.
Il ruolo del Museo quindi di conseguenza, assumerà la funzione del luogo dov’è ancora possibile toccare con mano il tempo passato. Tuttavia crediamo che l’informatica in futuro sarà positivamente utilizzata per incrementare e precisare meglio e più velocemente l’informazione museale.

Riferimenti:
Museo della Fisarmonica “Mariano Dallapè”
Via Montebello, 2 - 27049 Stradella (PV)
Telefono: 0385-42069
Email: info@comune.stradella.pv.it
Sito Web: www.comune.stradella.pv.it/fisarmonica

  • Segnala su: Inserisci nei preferiti del.icio.us segnalo OKNOtizie Google YahooMyWeb Facebook Technorati

Scrivi un commento

Per inviare un commento devi fare il login.

Articoli nei Comuni Vicini: Portalbera (1)