Il Sindaco di Montebelluna Laura Puppato intervistata per Comuni-Italiani.it
Come si presenta Montebelluna a chi oggi la vive quotidianamente?
Montebelluna è di certo una realtà dinamica e piena di vita. La sua vitalità si percepisce un po’ ovunque, lungo le strade collinari come nelle piazze del centro storico, complice anche la multiforme operosità della sua gente. La nostra città è infatti una delle maggiori realtà produttive del Nord Est, con imprese che si sono contraddistinte in ambito nazionale ed internazionale.
Chi ad esempio non conosce i marchi Geox o Stonefly nella calzatura, Lotto o Nordica nello sport? Montebelluna è da oltre 30 anni la capitale mondiale del distretto dello Sport-system. Qui, nella splendida cornice del Montelletto, di fronte alla chiesa di S. Maria in Colle - simbolo della città - nella cinquecentesca Villa Zuccaredda Binetti si trova, vive e progetta il Museo dello Scarpone che è naturale sede di rappresentanza e di incontro delle Imprese locali.
La conformazione del territorio e la numerosa presenza di aziende piccole e grandi caratterizzate sulla produzione di calzature sportive e/o di componenti di biciclette e motocicli ovvero ancora dell’abbigliamento sportivo, ha contribuito non poco allo sviluppo sempre più interessante, anche per gli inevitabili risvolti turistici, del ciclismo e di un uso quotidiano delle “due ruote” come sistema di trasporto urbano.
Il cicloturismo è una realtà ugualmente sempre più presente, in particolare sulle morbide colline del Montello, che circonda la nostra cittadina.
E in merito all’attività dei suoi abitanti?
Il commercio, o meglio il mercato è un elemento fondante della nostra storia prima ancora che della nostra economia. La città, con le sue piazze create a tavolino nel 1870 dall’ing. Dall’Armi – con uno schema ottagonale, unico nel suo genere in Europa – è nata per trasferire dal colle al piano il suo storico mercato.
Montebelluna è infatti città mercatale per eccellenza, fin dal 1268 quando ricevette dal Comune di Treviso il privilegio di ospitare il mercato senza pagare il dazio. Pertanto per molti secoli è rimasto “il mercato” per antonomasia, richiamando ancora oggi, ogni mercoledì, una grande affluenza di pubblico dal circondario.
A quello si sono via via aggiunti i Mercatini di Viale della Vittoria (che si tengono le domeniche di dicembre) e Fiori e Colori sul Colle (che si tiene la 1° domenica di maggio). E da giugno, ogni sabato mattina, piazza Negrelli ospita un nuovo appuntamento: il Mercato Agricolo di Montebelluna, del Montello e dei Colli Asolani, dove i consumatori possono acquistare prodotti freschi e genuini, a Km 0, direttamente dal produttore. Solo prodotti tipici, della zona di produzione delimitata dal disciplinare, solo prodotti di stagione, molto spesso raccolti il giorno prima dagli imprenditori agricoli.
Tre validi motivi per visitarla?
Chi ha la fortuna di visitarla, potrà davvero vivere delle belle emozioni e fare delle gradite scoperte.
Montebelluna è un luogo dove hanno vissuto molte genti, in diverse epoche storiche. Non a caso questo è uno dei siti di maggior pregio storico e di ritrovamenti per quel che riguarda il periodo dei Paleoveneti; presto qui nascerà un nuovo Parco Archeologico. Fondamentale per approfondire questa conoscenza è il Museo Civico di Storia Naturale ed Archeologia, con presenze significative di reperti e di immagini.
Ci sono poi le opere dell’uomo: le 24 ville venete presenti nel territorio, la Chiesa di Santa Maria di Colle, la pala del Pozzoserrato nella Chiesa di Mercato Vecchio e quella del primo Tiepolo nella chiesetta di Santa Lucia di Villa Pisani a Biadene.
Ed è la natura, con i bellissimi scorci del Montello, le sue grotte e le sue doline a divenire magico richiamo per appassionati della bici e per turisti in generale, durante tutto l’anno.
Senza dimenticare la miriade di prodotti tipici che caratterizzano l’enogastronomia locale, dai vini alle patate, dai dolci di castagne alle zuppe o ai risotti alle verdure.
Montebelluna riserva queste e altre sorprese, con molti angoli e curiosità da conoscere, alcune delle quali ancora poco note persino ai suoi abitanti. Tanti infatti gli aneddoti e le storie, alcune tragiche, legate a Mercato Vecchio e al sistema delle piazze del centro storico. Oppure le vicende della Grande Guerra, che anche qui ha lasciato le sue ferite profonde.
Chi o cosa, secondo lei, ha plasmato l’identità dei Montebellunesi?
La storia del nostro territorio, con tutte le traversie che ha dovuto vivere la nostra gente, ha di certo reso questa comunità molto solida, con tanta umiltà e voglia di fare. Una speciale determinazione, uno spirito libero, innovativo e capace anche di grandi sacrifici vive in questo territorio e traspare nelle attività quotidiane.
E ancora la voglia di stare in compagnia e la convivialità emerge in alcuni, sempre più vivaci ed importanti momenti di festa, come ad esempio i Giovedì Musicali, che fanno vivere la nostra città durante le sere d’estate.
Chi infine viene in visita a Montebelluna, potrà godere della cortesia e dell’ospitalità della nostra gente.
Per quale aspetto del suo Comune e della sua gente Laura Puppato, da cittadino prima ancora che da sindaco, va fiera?
Indubbiamente sono fiera di aver avuto la possibilità di vivere in questo splendido posto, incastonato tra il Montello ed il fiume Piave. Credo che sia proprio per questo motivo che ho deciso di diventare sindaco, ovvero mi è parso giusto fare qualcosa per la mia città, per farla crescere in modo armonico, per fare in modo che nessuno potesse deturpare il suo ambiente, come stava avvenendo, e per renderla sempre più vivibile; un luogo, insomma, dove si coltivi la qualità della vita.
Per questo motivo, stiamo cercando di rendere Montebelluna un esempio in Italia di città sostenibile.
Quello che amo di questa gente è la grande voglia di fare e la caparbietà, che sono insiti anche in me. Senza trascurare comunque il positivo lato umano, spinto verso la solidarietà e la solarità.
L’amicizia per noi è ancora un valore profondo. Come lo è l’istituzione “Comune”, che io cerco di rappresentare secondo un criterio di servizio e di apertura rispettosa di regole e principi che valgono prima di tutto per noi. Scevra da privilegi e da presunzioni.
Tra progetti da portare a termine e traguardi ambiziosi da perseguire, come vede il futuro del suo comune?
Il nostro comune è sempre pieno di attività, in tutti gli ambiti. Purtroppo la mancanza di fondi pubblici non permette di realizzare tutto quello che desideriamo, anche se cerchiamo di non trascurare gli aspetti che più hanno impatto nella vita delle persone.
Di sicuro ci sono le problematiche ambientali, il risparmio energetico e la riduzione dell’inquinamento e del traffico. Siamo molto attivi su questo fronte ed abbiamo avuto diversi riconoscimenti nazionali e non solo.
Poi ci sono le politiche familiari e giovanili, su cui stiamo portando avanti progetti davvero innovativi, premiati a livello nazionale. Non manca anche una ricca offerta culturale: c’è un Museo d’eccellenza e la Biblioteca che propongono iniziative sempre originali.
Nostro obiettivo è continuare nell’offrire al cittadino servizi di qualità e riqualificare la città, partendo dal centro storico per estendersi a tutte le frazioni. Migliorare la mobilità, in modo che sia sempre più sostenibile, favorendo così l’utilizzo delle biciclette e dei mezzi pubblici, con formule alternative.
Rendere migliore ed alleggerire la vita dei cittadini e creare per loro una città a misura d’uomo. Favorire le relazioni tra le persone, l’integrazione e gli scambi culturali ed offrire momenti di approfondimento e svago. Questo e molto di più è quello che continueremo a fare per i nostri cittadini.
Cosa rappresenta il Palio per Montebelluna e quale futuro vede per questa manifestazione?
Il Palio del Vecchio Mercato giunto quest’anno alla sua XIX edizione, rappresenta una delle tradizioni più autentiche di questa città, ovvero il commercio sul Colle.
Gestita direttamente dalle contrade ovvero dalle 12 frazioni o quartieri, è una manifestazione in crescita che sta sempre più assumendo una propria caratteristica; in tal senso, negli ultimi anni, Ente Palio e Amministrazione comunale hanno lavorato per incrementare il già ricco programma e la partecipazione da parte del pubblico.
Ad esempio, da 6 anni ha preso corpo un appuntamento importante correlato al palio tradizionale, ovvero l’Europalio, che vede in città la presenza di una decina di delegazioni europee provenienti da diverse Paesi, alcune delle quali gemellate o che hanno stretto un legame di amicizia con Montebelluna. E i rapporti sono diventati ormai così stretti che le nostre delegazioni partecipano ai pali cittadini di queste realtà straniere e vi sono scambi sia scolastici che tra le famiglie.
Riteniamo che l’Europa nasca proprio così, dai rapporti intessuti dal basso, dallo scambio reciproco.
Crediamo quindi che una manifestazione come il palio possa essere un volano anche per portare lontano Montebelluna, fuori dai confini nazionali, spiegando nel modo più autentico e concreto quali siano le nostre tradizioni, le nostre origini, la nostra cultura e la nostra vita attuale.
Per questo continueremo a rafforzare e far crescere questa iniziativa, consci che assieme a lei cresce anche la gente di Montebelluna e del suo comprensorio.
1 commento a “Solarità ed europeismo incastonati tra il Montello e il Piave”
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Salve,
in occasione della partecipazione della senatrice Laura Puppato alla tavola rotonda, Come riorganizzare le amministrazioni pubbliche per un futuro sostenibile, nel corso del Festival delle ecotecnologie e dell’ autocostruzione, ho inviato una nota critica sulla sua esperienza pluriennale di amministratrice di Montebelluna.
Il modello Puppato di gestione di Montebelluna in pratica è andato nella direzione di una città merce e non una città bene comune. Per i lavori pubblici è stato impiegato un agente immobiliare, è stato consumato territorio cementificando e diminuendo il verde, è stata abbruttita la città. Operò in contrasto con il WWF, Italia Nostra e l’associazione culturale ApertaMente, l’ urbanistica non ha costruito una forma urbis et agri di città bene comune, i bilanci sono stati gestiti in maniera poco accurata in maniera da condizionare negativamente il futuro della città .Sono stati applicati metodi di gestione poco democratici ottenendo critiche che andarono dall’ estrema destra, Forza Nuova, alla Lega Nord alla sinistra, Montebelluna Nuova.
La senatrice Puppato conosce bene il mio punto di vista sulla sua passata attività di amministratrice e su quella politica in genere. Scambia però le mie critiche per calunnie e me stesso per uno stalker, mentre sono un critico di un esempio eclatante di ipocrisia politica.
Grazie per l’attenzione.
Un caro saluto e buon lavoro,
Francesco