Marina Durand de la Penne, direttrice del Museo Casa delle Antiche Scatole di Latta di Gerano, intervistata dalla redazione di Comuni-Italiani.it:
Da piccola collezione a museo, come nasce l’idea?
L’idea di collezionare scatole di latta nasce da un regalo ricevuto dalla nonna del mio caro amico Danilo, Eloisa Leoni. La tenera nonnina mi ospitò un pomeriggio a casa sua, rimasi incantata da una scatola che lei usava per conservare le lenzuola, era un “lattone” di cinquanta centimetri creato per vendere i biscotti sfusi negli anni Trenta: me ne innamorai e lei me lo regalò!
Da allora, per ben trent’anni, ho raccolto e collezionato scatole attraverso le quali si rivivono diversi periodi storici: le prime risalgono al 1880 circa fino ad arrivare agli anni Cinquanta del Novecento.
La mia vita mi ha portato, poi, a muovermi di città in città, prima Milano, poi Roma, in seguito Gerano…portavo sempre con me le mie scatole! Ricordo che vivevo in trenta mq e pur di non allontanarmi da loro, le usavo riempiendole di vestiti e lenzuola!
Arrivata poi in questa piccolo paesino laziale, è nata in me la voglia di condividere con tutti la mia passione!
Nel 2000 inaugurai “La Casa delle Antiche Scatole di Latta”, con l’idea di creare una piacevole atmosfera ed, essendo prevalentemente scatole per biscotti, ho arricchito la sala con candele profumate, un ricco bancone, una bilancia pesa biscotti: come un piccolo negozio di inizio secolo!
Molti ritengono la mia raccolta un po’ stravagante, sicuramente è un modo originale per raccontare quasi un secolo di storia del nostro Paese.
La storia d’Italia in scatole di latta, come è possibile?
Le settecento scatole della collezione risalgono a svariati periodi storici: dal 1880 circa fino agli anni Cinquanta del Novecento. Ogni scatola rievoca un periodo o un particolare evento e sono disposte seguendo un ordine cronologico ed approfondendo determinati temi, come per esempio la storia dei Reali di Savoia o quella di alcune industrie.
In quel periodo le scatole di latta erano un vero e proprio mezzo di comunicazione, uno dei pochi modi per fare pubblicità, i disegni e le immagini che queste rappresentavano entravano nelle case e portavano messaggi e novità.
Alcune di fine Ottocento ci raccontano il periodo dell’industrializzazione con immagini di fabbriche, ciminiere…nello stesso periodo era usanza comune che le case reali, come i Savoia, concedessero la possibilità di usare gli stemmi reali per decorare le insegne delle fabbriche e queste venivano poi riportate su tutta quella che era la comunicazione dell’epoca, in primis le Scatole di latta.
Le scatole, quindi, sono custodi della dolcezza di un tempo?
Ci raccontano il mondo in cui vivevano i nostri nonni, le tecniche di comunicazione di un tempo. La bellezza dei loro decori, dei loro disegni, le rendeva uniche e venivano scelte per essere usate poi anche come portaoggetti, diventavano elementi di arredo delle camere delle nostre nonne, usate quotidianamente.
Quale scatola userebbe lei per conservare i suoi oggetti?
Beh! A me piacciono tutte! Ad ognuna sono legata in modo particolare ed unico! Dovendo scegliere, opterei per la mia prima scatola, quella della nonna Eloisa, dalla quale ha avuto inizio questa fantastica avventura. Sono legata molto anche a quella che reca l’immagine di due bambini paffutelli, sarà che sono donna!!
Amo particolarmente anche i “lattoni dello sfuso”, che collezionavo all’inizio!
Cosa conserverebbe oggi nelle sue scatole?
Oggi lascio le mie scatole ai desideri dei visitatori! Sono così legata alla mia collezione che la immagino anche come custode delle fantasie e dei sogni altrui! Proprio da questa mia sensazione è nata l’idea di creare “le scatole dei desideri”. Ogni ospite, giovane o adulto, può scegliere la sua scatola ed affidare ad essa il suo desiderio scritto su un bigliettino di carta. La scatola appartiene simbolicamente a colui che l’ha scelta! Immaginate che una signora che aveva lasciato qui il suo desiderio, nella “sua” scatola, ritornò al museo con una bambina in braccio. Quando le chiesi se avesse mai espresso un desiderio, lei mi rispose che era ritornata qui, accompagnata proprio dal desiderio che espresse anni addietro ed indicò la bambina! Mi piace ricordare questa storia…mi commuove ogni volta!
Mi emoziona anche rileggere il Guestbook, il registro degli ospiti del Museo delle Scatole…pieno di suggestioni e sentimenti!
Dal passato al futuro, come immagina il museo da qui a dieci anni?
Mi piacerebbe poter dedicare alle scatole maggior spazio. Immagino il museo immerso nel centro storico di questa piccola ed unica realtà, che è Gerano. Quasi quasi scelgo una scatola per questo mio desiderio!
Riferimenti:
La Casa delle Scatole di Latta
Via del Palazzo, 8 - 00025 Gerano
Telefono: 348-7960033 (per info e prenotazioni tutto l’anno)
Sito Web: www.casadellescatole.org
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