30 Ottobre 2008

Una bandiera dal “folle” connubio

di Marcello Di Sarno (Blog Cori. Interviste Sindaci)

Il Sindaco di Cori Tommaso Conti intervistato per Comuni-Italiani.it

Cos’è il Carosello storico dei Rioni per Cori?
E’ tra le manifestazioni più importanti che si svolgono nel nostro territorio Lepino, rievoca con forte partecipazione popolare momenti importanti di una cultura vissuta, è nel cuore dei coresi che partecipano e animano ogni angolo del paese.
Cori è riconosciuta città d’arte, ma è città della bandiera e del folklore con tutte le caratteristiche per essere attrattore naturale come ho già detto, un vero e proprio museo all’aperto, suggestivo e ricco di bellezze.
Ci vuole da parte nostra l’impegno in una forte opera di rivalutazione e riqualificazione della città; il Carosello è un’occasione da non perdere uno strumento efficace di promozione per tutta la comunità, attorno al quale possono crearsi notevoli occasioni.
Bisogna trovare lo stimolo adatto, incentivare e sensibilizzare la cultura del recupero e dell’iniziativa incominciando dalle istituzioni; sono esse che dovranno fornire le proposte culturali e l’indirizzo politico concreto per le scelte da effettuare.
L’auspicio è che negli anni a seguire possa essere sempre maggiormente sentito come forte attrattiva culturale per un più esteso territorio.

Tommaso Conti

Del resto arte e folklore sono inscritti nel Dna dei coresi.
Infatti si dice che i coresi sono un popolo estroverso e un po’ “pazzo” dovuto, sembra, ad uno strano connubio tra vino e tabacco. I contadini di Cori producevano molto tabacco “moro e zecoina” e veniva messo a d essiccare nelle cantine dove fermentava anche l’uva; questo accostamento ha prodotto nel tempo una sorta di vapore che in qualche modo ha determinato questa vena di “pazzia” che ognuno di noi si porta dietro.
C’è un detto che dice “a Cori se non so’ Matti non ci i voimo”.

E per cos’altro sono noti i suoi concittadini?
Per la sincerità e l’onestà dei coresi.

Viverci oggi, per il sindaco.
Cori è compresa tra due centri storici caratterizzati: a monte dell’acropoli con il Tempio di Ercole, uno dei pochi esempi di architettura definita “Italica” che si sviluppò in Italia tra il 100 e l’80  a.C.; a valle dal Tempio di Castore e Polluce, risalente al I° secolo a.C. in stile corinzio. I due centri storici sono legati tra loro da un percorso che dà vita ad una sorta di Museo all’aperto, con un patrimonio storico archeologico di qualità, certamente con bisogno di attenzione, di una forte opera di rivalutazione e rivitalizzazione.
Le colline che intorno fanno da cornice al paesaggio sono ricche di prestigiosi uliveti e vigneti.
La popolazione, come in molti paesi dei Monti Lepini, invecchia ed è stabile a circa 8.000 in Cori capoluogo, raggiunge i 12.000 abitanti con la frazione di Giulianello.

La Cori che lavora?
In questi ultimi anni c’è stato uno sviluppo significativo per quanto riguarda il vino e l’olio con aziende all’avanguardia che hanno raggiunto un ottimo livello di mercato, un ruolo importante è dato dalle piccole-medie aziende agro alimentari e da una azienda per la produzione di pannelli solari e fotovoltaici.

Quando e perché venirci da visitatore?
Sicuramente un motivo sempre valido per visitare Cori è legato alle bellezze architettoniche, archeologiche e naturalistiche, le quali costituiscono un prezioso patrimonio culturale, pur necessitando di interventi di riqualificazione.
Un esempio è il complesso monumentale di Sant’Oliva con l’annesso chiostro quattrocentesco ed il Museo Archeologico della Città e del Territorio.
D’estate c’è una ragione in più grazie a manifestazioni come il Carosello Storico e il Festival Internazionale del Folklore.
Un terzo motivo è la tranquillità e il mangiar bene, è un’occasione per assaggiare i nostri prodotti tipici, il nostro vino “nero bono di Cori” e l’olio extra vergine.

Come vede la Cori del domani?
La poca disponibilità economica è sicuramente un problema importante che in qualche modo frena alcuni obiettivi che questa Amministrazione si era proposto, ma in questo anno e mezzo abbiamo lavorato e molti risultati concreti cominciano a vedersi.  Certo la riqualificazione dell’area turistico-sportiva di Stozza è tra gli obiettivi di questa Amministrazione.
Un ottimo lavoro si sta facendo sulla raccolta differenziata ed è nostra intenzione lavorare su progetti per il risparmio energetico con l’uso di energia alternativa.
Altro obiettivo importante è ovviamente la variante al P.R.G. Tra i progetti futuri c’è la realizzazione della nuova Scuola Media di Giulianello che non sarà solo scuola ma un vero e proprio Centro Polivalente.
Un aspetto più delicato da portare avanti è la crescita culturale della nostra popolazione, mediante il coinvolgimento dei cittadini nel creare una sinergia tra le parti, ristabilendo quel rispetto e quella fiducia che sono andate perdendosi in questi ultimi anni.

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1 commento a “Una bandiera dal “folle” connubio”

  1. vito.torcolese scrive:

    cori e’ un paese poco distante da latina sui monti lepini molto antico non vi parlo dei suoi monumenti e antichita (lo trovate su internet)vi parlo delle mie sensazioni sono 12 anni che ci vivo vi assicuro che c’e’ un clima ideale per vivere in armonia con la vita

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