Mauro Bodini, Presidente della Pro Loco di Soncino, intervistato per Comuni-Italiani.it
Sig. Bodini, può illustrarci brevemente la storia della città di Soncino?
Soncino sorge nel cuore della campagna cremonese, cinta da bastioni e mura (realizzati da Buoso da Dovara nel XIII sec.) e dominata dall’antico “Castrum”, opera dei Goti risalente al IV secolo d.C. Successivamente, attorno all’anno 600, la città fu annessa alla diocesi di Cremona. Furono così gettate le basi per lo sviluppo fiorente del borgo, il quale risorse a nuova vita – politica ed economica – già nell’XI secolo e si affermò poi come Comune rurale agli inizi del 1200.
L’atmosfera di un tempo sopravvive ancora ai giorni nostri, basti vedere le severe fattezze medioevali o le eleganti facciate rinascimentali delle Chiese e delle abitazioni private, affacciate sulle vie principali del paese.
Di cosa vanno maggiormente fieri i soncinesi?
Già dalla descrizione della città di Soncino si possono capire le bellezze che sorgono nel nostro comune e di cui noi soncinesi andiamo fieri.
Soncino da quest’anno è stato inserito tra i “Borghi più belli d’Italia” per le sue caratteristiche storiche ed artistiche, in particolare per la sua Rocca Sforzesca del 1473, per le sue mura che cingono tutto il borgo antico, per le sue chiese del ‘400 e del cinquecento – tra le quali spicca quella di Santa Maria delle Grazie fondata nel 1492 –, per gli affreschi dei pittori cremonesi Campi e Scanzi, per i suoi palazzi gentilizi e i suoi musei: il museo del Rinascimento, il museo Archeologico Aquaria e il museo della stampa “Stampatori Ebrei Soncino”.
Qual’è l’emblema cittadino?
E’ la rocca di Soncino stilizzata, sormontata da un’aquila imperiale e col motto Nec Aspera Terrent.
Quali aspetti delle tradizioni locali di un tempo si manifestano nella vita moderna dei soncinesi?
Le tradizioni sopravvissute fino ai giorni nostri sono numerose. Per quanto riguarda quelle artigianali spiccano quella del “Ferro Battuto“, del restauro ligneo, del cotto e della lavorazione dei salumi; mentre tra quelle folcloristiche possiamo annoverare il Carnevale Soncinese, la Festa di Primavera (quarta domenica di maggio, con stand gastronomici e vecchi lavori) e la sagra delle Radici di Soncino (quarta domenica di ottobre).
Soncino, infine, possiede una banda che nel tempo si è trasformata in un’orchestra sinfonica.
Quali sono tre buoni motivi per visitare la città?
I motivi per visitare il borgo sono più di tre: Soncino è stata ed è una città di Santi, poeti, artisti, e condottieri, per cui la storia della città, l’arte, la cultura, le bellezze naturali del territorio (Soncino è zona di fontanili ed è bagnata dal fiume Oglio) e la cucina sono ottimi motivi per visitarla.
Quali sono gli eventi e le manifestazioni più importanti che si svolgono a Soncino? Qual è il ruolo giocato dalla Pro Loco nell’organizzazione?
A Soncino operano circa 10 Associazioni di volontariato e queste si prodigano a mantener vive le tradizioni, a diffondere la cultura e ad organizzare momenti significativi per il nostro borgo. Tra questi desidero segnalare:
- il Carnevale Soncinese che, giunto alla sua 20ª edizione, è diventato un momento importante per la nostra provincia, non solo per la sua attività diurna ma anche per quella notturna;
- le serate medioevali in Rocca, in Giugno, dove si rivive e si respira l’aria del medioevo;
- la festa di Primavera e la sagra delle radici di Soncino che vedono tutto il centro storico del Borgo animarsi di bancarelle, personaggi in costume e di migliaia di persone (la sagra delle radici di quest’anno ha richiamato oltre 15.000 visitatori);
- e ancora la festa di Halloween in ottobre; le mostre d’incisione presso il Museo della Stampa; la festa del fiume che per due weekend anima le rive del nostro Oglio con canti, balli e buona cucina.
La pro Loco è sempre stata, in collaborazione con l’amministrazione e altre realtà locali, la promotrice di diverse iniziative e si è sempre interessata a valorizzare le bellezze del luogo ed a conservarne le tradizioni “cedendo” poi ad altri le iniziative già collaudate per metterne in campo delle nuove. Noi, ora, oltre a mantenere vive certe iniziative e sagre locali, ci stiamo impegnando a diffondere la cultura della Stampa e la tradizione degli stampatori Ebrei di Soncino con mostre, laboratori didattici nel nostro Museo della Stampa.
Qual’è il suo ricordo personale più bello legato alla città?
I ricordi personali più belli e recenti sono due: il primo risale al 2006, quando l’associazione Pro Loco è stata insignita – da parte dell’Amministrazione Comunale – del titolo di soncinese dell’anno per le sue attività culturali e turistiche; la seconda, invece, risale al 2004, quando Papa Wojtyla ha santificato la nostra concittadina Suor Paola Elisabetta Cerioli, fondatrice dell’ordine delle suore della Sacra Famiglia
Considerando il passato ed il presente di Soncino, come ne immagina il futuro?
Non possediamo una sfera per vedere il futuro, però visti i riconoscimenti recentemente ottenuti (borgo più bello d’Italia, titolo di Città, riconoscimento Regionale di Museo della Stampa) e considerata la nostra storia e la volontà di mantenere e valorizzare le bellezze del nostro borgo, prevedo un futuro ricco di soddisfazioni.
(Foto di Maurizio Inzoli in Licenza GFDL)
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