Intervistiamo su Agrigento Ester Navarra, nata in Germania e guida turistica autorizzata della provincia di Agrigento
Perché hai scelto di diventare una Guida Turistica?
Un paio di anni fa uscì un concorso di abilitazione per guide turistiche nella provincia di Agrigento:questo fu il principale motivo. La mia madre lingua è il tedesco, ed avendo ricevuto una buona preparazione scolastica tedesca, ho sentito il bisogno di partecipare anch’io. Fui da subito entusiasta nell’intraprendere questa nuova carriera per vari motivi, tra i quali anche la voglia di approfondire la mia conoscenza su Agrigento, una città che in fondo io non avevo mai vissuto. La passione nacque in me all’istante, sia per il desiderio di conoscenza che avevo, sia perché i turisti sin da subito furono soddisfatti di me, dicendomi che trasmettevo loro con sentimento, la storia e l’arte che la città di Agrigento offre.
Cosa ti piace di più del tuo lavoro?
Il mio lavoro mi piace perché mi da tanta soddisfazione personale ed inoltre mi permette di conoscere un vario genere di persone. In base ai gruppi di turisti che mi affidano, la guida la presento ogni volta in modo diverso. Ad esempio, con le scolaresche mi rallegro tanto perché spiego in modo che loro si divertano ma nel frattempo devono imparare ed apprezzare la città che stanno visitando. Poi ci sono i gruppi di persone anziane che mi danno tanto di quel calore ed affetto che guidarli diventa un piacere. La cosa più bella ed emozionante è quando mi arrivano delle e-mail di complimenti e ringraziamenti per la giornata trascorsa nella città dei Templi.
Come caratterizzi il tuo servizio di guida?
Il mio servizio di guida lo caratterizzo in modo simpatico, cercando di instaurare sempre un rapporto di amicizia con i turisti. Ovviamente non deve essere né una guida pesante perché il turista si potrebbe stancare, né deve essere superficiale. Ci sono anche i turisti appassionati che ascolterebbero per ore ma anche chi si annoia e preferisce fare delle foto ricordo. Inoltre riesco a far incuriosire, in particolare il turista tedesco, nel fargli vedere ciò che nella propria terra non cresce a causa del clima troppo rigido, mi riferisco alle piante tipiche mediterranee. Quindi devi sapere gestire bene il tuo servizio di guida. Ma sopratutto cerco di fare in modo tale che al rientro parlino bene della città e anche di me.
Dai una tua personale descrizione di Agrigento.
E’ sempre con grande piacere che presento la città. Agrigento, nonostante i suoi mille problemi, purtroppo alla conoscenza di tutti, non demorde e offre al turista i suoi assi nella manica: i luoghi naturali. La costa mediterranea, l’incantevole “Scala dei Turchi” (narrata dallo scrittore Andrea Camilleri nel Commissario Montalbano) e l’incontaminata “Torre Salsa”, lasciano il visitatore incredulo di così tanta bellezza. Naturalmente non di meno è la straordinaria “Valle dei Templi”, la quale costruita intorno al 580 a.C., con i templi in stile dorico, hanno ancora oggi un potere di attrazione non comune a molte città. Vi è anche il centro storico, il quale anch’esso, eretto secoli fa, possiede tutt’oggi il suo fascino, con tante chiese in stile barocco e monasteri. Non dimentichiamo che Pindaro definì Agrigento “La più bella città fra i mortali”, la quale diede alla luce vari illustri, come Tomasi di Lampedusa, lo scrittore Leonardo Sciascia e il grande colosso Luigi Pirandello.
Qual è il periodo migliore per visitare Agrigento?
Agrigento può essere visitata in qualsiasi periodo dell’anno, poiché c’è sempre qualcosa da visitare. Infatti Agrigento, con la sua provincia, offre un vasto calendario di sagre, eventi e manifestazioni, come “il Carnevale di Sciacca”, “La Sagra del Mandorlo in Fiore” , “ Il Premio Efebo d’Oro” e tantissime altre. Ma per i gruppi stranieri il periodo ideale potrebbe essere la primavera e l’autunno perché il clima agevola la visita in città, invece chi preferisce il caldo ovviamente il periodo migliore è l’estate, che porta temperature abbastanza elevate.
Quale itinerario suggerisci per chi ha solo poche ore a disposizione?
Purtroppo questa è una domanda alla quale non mi piace rispondere più di tanto, poiché l’itinerario viene accorciato, le spiegazioni sono striminzite, e si sa che il tempo è tiranno. Per chi ha comunque poche ore a disposizione, avrà da parte mia un itinerario abbastanza particolare. Personalmente preferisco mostrare tutto e magari non prolungarmi nelle spiegazioni, in quanto i paesaggi di Agrigento valgono più di mille parole al vento. L’itinerario breve consiste ne “la collina” dei Templi, “l’area di Zeus” con il gigantesco Telamone ed il Tempio di Castore e Polluce, in sostanza l’intera “Valle dei Templi”.
Cosa incuriosisce di più i turisti?
La curiosità dei Turisti è principalmente la suggestiva Valle dei Templi, infatti fanno un giro turistico come se fosse un museo all’aperto. Ammirano sulla collina i Templi in stile Dorico. La curiosità può essere anche per il Centro Storico con i suoi Palazzi, Chiese in stile barocco e i conventi. Naturalmente c’è anche la curiosità culturale, che li porta a visitare la Casa natale di Luigi Pirandello, nominata Patrimonio culturale. In pratica Agrigento incuriosisce in ogni sua singola parte.
Quali tipologie di turisti visitano la città?
Non vorrei essere ripetitiva, ma come dicevo Agrigento offre tutto, quindi vi è il turista che ha voglia di conoscere nuovi posti, il turista venuto semplicemente in vacanza ed il turista appassionato di cultura e di archeologia.
Riferimenti:
www.guidavalledeitempli.it
Scrivi un commento
Per inviare un commento devi fare il login.