13 Febbraio 2009

La suggestione del Medioevo veneto

di Patrizia Fazzari (Blog Este. Alla Scoperta della nostra Italia)

Adagiata sul versante meridionale dei colli Euganei si trova la splendida Este, cittadina interamente circondata da una cinta muraria mantenutasi intatta fino ai giorni nostri. L’attuale nome del borgo trae spunto da Athesis, nome latino attribuito al fiume Adige che anticamente percorreva il centro abitato. La popolazione di Este normalmente viene chiamata Atestina ma può essere denominata anche Estense, una particolarità che la accomuna dunque ai cittadini di Ferrara.

Torre dell'orologio

Le origini del borgo fortificato di Este sono antichissime e si perdono nella notte dei tempi; pare infatti che la popolazione dei Paleoveneti si fosse insediata proprio qui addirittura durante l’età del ferro. In seguito, l’avvicendarsi degli accadimenti storici fece in modo che durante il Basso Medioevo la gestione della città mutasse svariate volte fino ad arrivare alla resa spontanea alla Repubblica Veneziana in modo da potersi liberare dal dominio dei padovani e dai relativi conflitti che erano scoppiati con la popolazione veronese. Este, proprio nel corso del periodo veneziano, visse una fase estremamente proficua durante la quale fiorirono le attività artistiche e gli scambi commerciali.

Scorcio del Castello dei Carraresi

Oltre che per la già citata fortificazione merlata perfettamente conservata, Este ammalia i visitatori anche per la presenza di innumerevoli monumenti appartenenti a diversi periodi storici; sicuramente l’edificio cittadino che esercita il maggior richiamo è l’imponente Castello Carrarese, eretto, all’incirca nel 1339, sulle rovine della costruzione di matrice estense. Il fortilizio, posto sulla sommità di un poggio, è dotato di mura massicce che si sviluppano per un chilometro e che danno origine ad una forma geometrica poligonale; una piacevole passeggiata all’insegna del relax nel magnifico parco pubblico, presente all’interno del castello, rappresenta sicuramente un momento ideale per godersi una pausa rilassante.

Pregevole e di notevole interesse storico-architettonico è senz’altro la Chiesa di Santa Tecla che si affaccia sull’omonima piazza e conserva le spoglie della beata Beatrice d’Este; sorta sulle ceneri dell’antecedente chiesa di matrice paleocristiana, distrutta dal terremoto avvenuto nel 1688, questo mirabile edificio religioso ospita al suo interno dei manufatti artistici di enorme valore quali ad esempio la favolosa pala dipinta dal celeberrimo Giambattista Tiepolo che raffigura Santa Tecla che intercede presso il Padre Eterno per la liberazione della città dalla peste del 1630.

Spingendosi leggermente più in là del nucleo storico del paese si può visitare la Villa Mocenigo, edificata all’incirca nel 1570 e fortemente danneggiata nel 1700 a causa di un incendio. Oggi l’edificio è la sede del Museo Archeologico Nazionale Atestino; distribuito su più livelli ospita varie sezioni: al primo piano si trova il settore protostorico dove si possono ammirare i reperti risalenti al periodo paleoveneto, mentre al pianoterra si visita la sezione romana e la sala destinata alle testimonianze di epoca medievale e moderna.

Ma Este non è solo una cittadina ricca di arte; è infatti molto conosciuta a livello mondiale per la creazione di pregevoli ceramiche artistiche, vero e proprio fiore all’occhiello dell’economia locale.

Il modo migliore per assaporare il fascino di questa splendida cittadina medievale è sicuramente trascorrervi un fine settimana apprezzando il sapore antico del territorio che la circonda.

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1 commento a “La suggestione del Medioevo veneto”

  1. actarus scrive:

    Riflettendo bene, mi ritengo fortunato, gli uffici della mia società in Montagnana ma sviluppata su tutto il territorio e la residenza in Este: due città da vivere.
    Forse ancora poco conosciute, ma sicuramente da implementarne le visite ed i SERVIZI.
    Ad Maiora.

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