22 Aprile 2009

Il Mediterraneo del Nord sulle rive del lago di Garda

di Monia Melis (Blog Riva del Garda. Alla Scoperta della nostra Italia)

Riva del Garda

Vista da Riva del Garda

C’è un angolo del Trentino-Alto Adige che si affaccia sul lago di Garda: è la sponda nord dello specchio d’acqua dolce più grande d’Italia. Qui, uno dei centri meglio conosciuti per le sue spiagge, i paesaggi che ricordano le coste del Mediterraneo e la sua cucina originale è Riva del Garda. Siamo nella parte settentrionale del lago, una strettoia di probabile origine glaciale.

Nonostante le Dolomiti siano poco distanti, la vegetazione è, stranamente, quella tipica delle regioni del sud e centro Italia, fatta di ulivi, allori e anche limoni. E proprio il clima mite e il particolare contrasto tra la montagna e questo “mediterraneo del Nord” ha fatto nascere una cucina caratteristica che si può guastare sia nelle osterie cittadine sia negli eleganti ristoranti. I sapori del lago sono accostati a quelli montani: tra le specialità ci sono la tipica carne salada del Trentino meridionale (carne di manzo speziata e fatta essiccare per venti giorni) e il pesce d’acqua dolce, spesso condito con l’olio d’oliva locale.
Questo olio ha un’antica tradizione ed è quello che può vantare la più alta latitudine geografica al mondo; è un prodotto di qualità che ha ricevuto dalla Comunità Europea la Denominazione di Origine Protetta.

Vicino a Riva del Garda la roccia nuda si tuffa nel lago: sono i dirupi del Monte Rocchetta che supera i 1500 metri di altezza. Per fare una passeggiata tra gli edifici storici si può partire dalla piazza III Novembre, incorniciata dai palazzi di stile lombardo e trentino, e dalla Torre Apponale, del XIII che sta a guardia del vecchio porto, da sempre centro di commerci. Qui c’è anche il Palazzo Pretorio, costruito nel 1375 per volere di Cansignorio della Scala, che conserva ancora oggi numerosi stemmi. Il palazzo è collegato ad un altro importante edificio, la Casa del Comune, grazie ai portici del Quattrocento.

Poco distante c’è un’altra piazza, quella di San Rocco, circondata da uno scorcio medioevale dai tratti architettonici dell’antica Riva. Dello stesso periodo, anche se modificate successivamente, sono la Porta San Marco e la Porta San Francesco in cui si possono ritrovare le tracce delle antiche mura fortificate. Un’altra costruzione che risale al Medioevo è la Rocca che ora ospita il museo cittadino. Agli appassionati di barocco si consiglia la chiesa dell’Inviolata del 1600, al cui interno ci sono stucchi e pale d’altare di Palma il Giovane.

Da non perdere a San Tomaso, una delle frazioni di Riva del Garda, la chiesetta del 1200 dedicata all’arcivescovo di Canterbury Tomaso Becket. Fu fatta costruire, insieme al lebbrosario, dai Conti d’Arco, al suo interno si possono ammirare alcuni affreschi romanici.

Anche le colline di Riva del Garda offrono al visitatore percorsi storici e paesaggistici. Basta mezz’ora di cammino dal paese per raggiungere il Bastione, uno dei simboli dell’Alto Garda. Costruito dai Veneziani del XV secolo quando conquistarono il Trentino meridionale, è stato poi soggiogato dalle truppe napoleoniche nel 1700. Oggi ne restano solo le rovine, ma è un ottimo punto panoramico da cui ammirare il lago e gli altri piccoli borghi.
Seguendo ancora il percorso si può arrivare fino a Punta Lido, il lato estremo del piccolo golfo di Riva del Garda. Prima si incontrano però il piccolo Porto di San Nicolò e il villino Campi, in stile liberty.

C’è poi un altro itinerario che porta porta a Monte Brione, tra Riva del Garda e il vicino comune di Nago-Torbole: un’altura suggestiva, sacra per i Celti, scelta poi dai romani per un insediamento e successivamente anche dagli austriaci per una fortezza.
Oggi si possono ammirare due forti: il Forte Garda e il Forte Sant’Alessandro, sulla cima del monte, oltre a varie trincee e percorsi.

Riva del Garda offre perciò percorsi naturalistici all’insegna delle scoperte storiche e architettoniche che hanno segnato la cultura del Trentino e dell’Italia stessa, oltre che percorsi enogastronomici votati alle antiche tradizioni mediterranee.

(Foto di Markus Bernet in licenza Creative Commons)

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