C’è un’isola a suo modo esotica in cui non si respira lo iodio e non si vedono volare i gabbiani. Eppure è un’isola vera, quasi una montagna, che si trova però in mezzo all’acqua dolce. Si chiama Monte Isola ed è una piacevole contraddizione al centro del lago di Iseo, lo specchio d’acqua del bresciano.
Si tratta dell’isola lacustre abitata più grande d’Europa, circa quattro chilometri quadrati, che raggiunge quasi i seicento metri nel punto più alto, su cui spicca il Santuario della Madonna della Ceriola. Da questa cima si gode un bel panorama sul blu cupo del lago e la vicina costa.
Oltre a essere uno dei “Borghi più belli d’Italia”, Monte Isola è anche un luogo a misura di pedone. Approdati sull’isola ci si può dimenticare del traffico cittadino: qui, infatti, da anni tutte le automobili sono bandite tranne quelle indispensabili (ambulanza e due taxi).
Il comune è unico e comprende circa dodici piccole frazioni, di cui tre ospitano dei porticcioli: Peschiera Maraglio, Sensole e Carzano a nord mentre la sede municipale è a Siviano. Con il servizio traghetti, che permette di trasportare anche le biciclette, Monte Isola è raggiungibile da Iseo, Sulzano e da Sale Marasino, paesi sulla sponda bresciana.
Qualsiasi sia il punto d’arrivo prescelto è possibile visitare tutti i borghi, che sono collegati tra loro da strade percorribili a piedi e in bicicletta. Per i più pigri c’è l’alternativa del bus comunale che gira ininterrottamente per Monte Isola.
Camminando o pedalando tra le viuzze tipiche o nella strada di collegamento asfaltata ci si immerge in un paesaggio mediterraneo. La passeggiata è infatti ombreggiata dagli uliveti che sono stati piantati ovunque sulla piccola isola, affianco alle vigne terrazzate.
I percorsi dell’interno di Monte Isola sono anche in terra battuta e portano sui punti più alti come il Santuario della Madonna della Ceriola o la frazioni di Cure e Masse, nel cuore dell’isola, e collegano anche le frazioni alle piccole spiagge del lago, di solito molto frequentate.
La fitta rete di sentieri consente di girovagare Monte Isola in lungo e il largo, la parte occidentale è più scoscesa e ricca di boschi, quella opposta che guarda alla costa bergamasca ha declivi più dolci ed è infatti su questo lato che è concentrata la gran parte dei piccoli centri abitati.
Sulla collina che sovrasta Sensole si trova la rocca Martinengo, raggiungibile da Menzino tramite una stradina. La rocca è stata fatta costruire nel XIV secolo dalla famiglia degli Oldofreddi a scopi difensivi, ed è poi stata trasformata in residenza dalla famiglia Martinengo un secolo più tardi. Originale soprattutto la posizione della torre, posta al centro del castello. Raggiungere la rocca è anche l’occasione per leggere i pannelli posti lungo il percorso che spiegano le caratteristiche degli alberi del bosco, in gran parte querce e castagni.
Di interesse architettonico è il centro medioevale della frazione di Menzino: alcuni edifici sono disposti in modo tale da creare una sorta di piazza interna. Si tratta di costruzioni che, nonostante le successive manipolazioni, conservano ancora tratti medioevali come i contrafforti, le scale esterne e addirittura c’è ancora un abbeveratoio in pietra.
Da non perdere, lì vicino, anche il Palazzo Zirotti, costruito nel 1928 e poi donato dalla proprietaria per farne la condotta medica di tutta l’isola. In seguito è stato abbandonato ma per gli abitanti resta ancora la cà del dutur. In tutti i centri si possono ammirare antiche case che mostrano i loggiati interni di pietra.
Nel lago di Iseo, vicino a Monte Isola, ci sono altre due isolette private: una a sud e una a nord.
Nella parte meridionale c’è l’isola di San Paolo, sede nell’XI secolo di un monastero cluniacense soppresso nel ‘700 e demolito poi nel ‘900. Ora l’isoletta è occupata da una villa con la facciata rivolta verso Monte Isola.
Anche l’altra, l’isola di Loreto, ha ospitato in passato un convento trecentesco delle clarisse, ora vi è una villa costruita nell’800.
Infine, per capire un luogo si devono conoscere i suoi sapori: nell’isola la polenta tipica del nord Italia accompagna il pesce d’acqua dolce, con un filo d’olio d’oliva extravergine locale.
Oltre all’agricoltura la pesca è infatti il traino dell’economia di Monte Isola. Qui si costruiscono da sempre barche di legno e reti, tanto che a questi oggetti artigianali sono dedicati un museo a Peschiera e uno a Siviano.
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