Nella zona più ad est della regione del Friuli sorge Tarvisio, i cui primi abitanti (celti) erano chiamati Taurisci, da cui deriva l’attuale toponimo del paese.
Sembra strano ma, a livello geografico, Tarvisio non appartiene all’Italia, in quanto è posizionata al di là del confine alpino e fa parte del bacino d’acqua del Danubio. Un vero ibrido, posto giusto accanto alla frontiera tra Italia, Austria e Slovenia.
La prima città in cui non esiste una vera e propria lingua nazionale. È vero che l’italiano resta la parlata più utilizzata, ma è altrettanto vero che il friulano è il dialetto più adoperato (essendo una lingua vera e propria), cui si aggiungono il tedesco e lo sloveno. E nonostante ciò ci si riesce a comprendere!
Anche se si trova al di sotto del livello del mare vanta un clima freddo di tutto rispetto, probabilmente uno dei più freddi d’Italia, durante i mesi invernali. Se da un lato questo potrebbe sembrare un elemento di negatività, dall’altro è bene sottolineare che una delle ricchezze economiche di Tarvisio è proprio dovuta alle grandi nevicate nei periodi di freddo.
Molti sono, difatti, gli impianti sciistici presenti sul territorio, cui si aggiunge un vero e proprio liceo per gli sport invernali, orgoglio della città, che si configura come reale liceo, con lo scopo di formare gli atleti a livello agonistico.
In più, il paese, nel 2003 ha ospitato la XXI edizione dell’Universiade invernale, una serie di competizioni “da neve”, ed è stato sede di diverse gare mondiali di sci alpino femminile, che si ripeteranno nel 2011 e nel 2013.
La città di Tarvisio si caratterizza anche per la presenza di una stazione meteorologica, riconosciuta a livello mondiale e riferimento per la rilevazione meteo di tutta l’area alpina, che rientra nel Parco Nazionale delle Prealpi Giulie.
Cittadina di origine celta, viene comunque ricordata come di stampo romano. Non appartenente all’Italia, bensì all’Austria, in un primo momento. Solo dal 1919, dopo la prima guerra mondiale, entrò a far parte del territorio italiano, mutando anche la sua fisionomia etnica. Tuttavia, non tutti sanno che Tarvisio è stata la città da cui ebbe inizio la Resistenza italiana contro i tedeschi, nel 1943.
Essendo quadrilingue e mescolata per le diverse tipologie di popolazioni, non si può ben identificare un iter di tradizioni e leggende. La festa folkloristica più sentita è la festa di San Nicolò dei Krampus, che si svolge il 5 dicembre ed è un rito pagano in cui gli abitanti si travestono da demoni, riproponendo la lotta tra bene e male.
Una delle attrattive più interessanti è l’antico convento sorto al di sopra del monte Lussari. La struttura risale al 1300 circa, ma è stata nel tempo rimaneggiata e, secondo la tradizione, questo fu il luogo dove fu ritrovata un’antica statuetta della Madonna con il Bambino.
La tradizione gastronomica della città è strettamente connessa alla produzione del formaggio Montasio, ormai conosciuto a livello mondiale, oltre che alle erbe mangerecce, che crescono spontaneamente, da assaporare sia crude con poco condimento, che cotte, per infusi e decotti.
Inoltre, per una conoscenza più specifica del trascorso storico cittadino, nella frazione di Cave del Predil, è possibile visitare il Museo storico militare delle Alpi Giulie. Offre uno spaccato storico delle campagne militari di Napoleone Bonaparte, esposizioni di armi e divise delle due guerre mondiali, una sala per le conferenze e una biblioteca con emeroteca annessa.
Cosa manca a questa città? Nulla, perché nonostante il clima rigido, le estati sono molto torride, la gente è affabile e i luoghi da visitare, o le attività sportive da praticare, sono abbastanza da stimare Tarvisio come meta turistica e storica “italiana” a tutti gli effetti!
(Foto 1 di Sl-Ziga in Pubblico Dominio e Foto 2 di Besednjak in licenza Creative Commons)
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