Lorenzo Ricci Curbastro, direttore del Museo delle Carte da Gioco e dei Tarocchi, intervistato dalla redazione di Comuni-Italiani.it
Come è nato il Museo?
Sulla strada tra Adro e Capriolo, a ridosso dei vigneti dell’omonima azienda agricola, Lorenzo Ricci Curbastro ha aperto il suo “Museo delle Carte da Gioco”. Un divertimento iniziato quando, negli anni 70 ancora bambino, fui incuriosito da una strana scatola contenente diversi foglietti più o meno colorati posta sopra lo scaffale di un negozio che attirò la mia attenzione.
Mi piacque, ci giocai una, due, forse tre o quattro volte ininterrottamente decidendo che quello sarebbe diventato il mio gioco preferito.
La bizzarra idea di un semplice bambino curioso e felice della novità o, forse, già allora si prospettava qualcosa di molto di più! Ma in quel preciso momento non avrei mai pensato che un mazzo avrebbe dato inizio ad una lunga e intensa passione.
Col passar degli anni le carte sono andate sempre più aumentando e la curiosità di scoprire le origini, l’evoluzione e la diffusione di questo simpatico oggetto mi ha portato ha ricreare un percorso.
E’ così che oggi mi ritrovo ad avere una raccolta. Tanti i pezzi di diverse tipologie provenienti da diverse parti del mondo ognuna con una sua storia che spesso si accomuna alle altre o in molti altri casi è unica.
Semplicemente catalogati in nazioni di provenienza e successivamente suddivisi per i loro contenuti mi hanno permesso di ricreare quello che ora chiamo “percorso cartogiocofilo”.
Dalle remote origini arriva sino ai giorni attuali, passando attraverso una rapida e curiosa evoluzione, per concludersi in quello che oggi è divenuto un oggetto comune e conosciuto.
Il collezionismo delle carte da gioco non è da tutti conosciuto ma col tempo ho potuto scoprire che nel mondo sono molti gli appassionati! Stimarne un numero preciso è difficile, anche perché non tutti partecipano ai ritrovi.
Annualmente vengono organizzati dei raduni sia nazionali che mondiali ed è proprio a questi congressi che ho potuto apprendere l’arte di saper riconoscere un mazzo di carte per poi poterlo correttamente catalogare, aspetto importantissimo in una collezione, soprattutto se si pensa che le tipologie e le caratteristiche presenti attualmente sul mercato cartogiocofilo sono tantissime.
Qual è il patrimonio che lo caratterizza?
La collezione che oggi conta 5.000 pezzi, di cui una parte esposta su tre sale, tratta le tematiche principali delle carte da gioco: dalla nascita lungo i secoli della loro evoluzione.
Mazzi antichi in parte ormai completamente scomparsi aprono le porte al visitatore permettendogli di assaporare quelle che sono state le origini.
Segue un rapido virtuale giro per l’Europa ed il Mondo per concludersi con una serie di svariati e spesso curiosi oggetti che trattano l’argomento.
Da non tralasciare la piccola biblioteca che approfondisce i più svariati temi in materia. Il Museo è stato inaugurato il 10 Novembre 2007 e da allora è possibile effettuare visite guidate.
Cosa attira di più i visitatori?
La principale attrazione è la novità dell’oggetto. Molte sono le persone che si sentono incuriosite dall’idea che possa esistere un tal numero di differenti tipologie di mazzi di carte da poterne realizzare un museo. Una volta varcata la soglia del museo rimangono stupiti e spesso meravigliati della varietà.
Poi il discorso diventa soggettivo, per cui alcuni si soffermano maggiormente sulle carte “antiche” mentre altri sulle innumerevoli varietà di quelle moderne.
Personalmente quali carte le piacciono di più?
Se dovessi rispondere di botto non esiterei a parlare delle carte da gioco dedicate ai bambini, ma si tratta di un discorso puramente affettivo perché sono state quelle che mi hanno permesso di entrare in questo simpatico mondo.
Ogni settore ha una sua singolare caratteristica; quelle “antiche” per la loro storia, le moderne per un particolare che le rende differenti e spesso uniche da nazione a nazione.
Qual è la valenza didattica del suo patrimonio e con quali mezzi si rivolge agli studenti?
Essendo ancora agli inizi l’attività didattica non è ancora stata avviata, ma i progetti e le possibilità ci sono e spero a breve di riuscire a farli partire.
Il discorso può essere proposto a un livello di scuola elementare e media inferiore includendo al massimo i primi anni di scuola media superiore.
Per ciascuno è stato studiato un percorso mirato e dettagliato, per tutti si inizia con una visita alla struttura, segue in una piccola sala (posta vicino al museo capace di accogliere circa 25 persone) una “conferenza” in cui oltre alla possibilità di rivedere meglio quanto appena sentito, si possono toccare con mano alcuni pezzi/mazzi di carte capendo meglio la loro origine e modalità di creazione antica e moderna.
I mezzi con cui avviene il contatto con le scuole al momento è soprattutto verbale e di passa parola, in quanto, essendo il museo una realtà ancora piccola, non può permettersi grossi mezzi di divulgazione.
Da tempo il Museo aderisce a delle manifestazioni locali tipo fiere, feste o specifiche mostre.
L’aspetto importante della visita al museo è quello di accompagnare il visitatore dal suo ingresso alla fine della visita e di lasciare al turista tutti gli spazzi che gli possono servire per le curiosità e gli eventuali approfondimenti aiutandolo là dove dovesse essere necessario a dissolvere ogni curiosità o dubbio.
Organizzate eventi o altri tipi di iniziative?
Grazie alla collaborazione di un noto mago di fama nazionale possono essere organizzati dei spettacoli di magia mirati in base alla tipologia del pubblico ed avranno un costo che si concorderà al momento della richiesta della visita.
Si organizzano giochi specifici molto divertenti. Inoltre il museo è disposto a spostarsi, con parte del suo materiale, anche in altre sedi e a realizzare mostre più o meno mirate e diversificate. In questo caso, il Museo si prende l’onere di fare un sopralluogo e successivamente definire nei dettagli l’evento e gli eventuali costi.
Quali sevizi offrite ai visitatori?
Innanzitutto offriamo la massima disponibilità ed elasticità negli orari e nella durata della visita, anche se il museo ha dei orari precisi di massima, prenderà tranquillamente in considerazione ogni richiesta specifica. Le visite non hanno una durata precisa, però Il museo non potrà transigere sulla prenotazione che potrà avvenire al più tardi la sera prima della visita. Le modalità saranno concordate in base agli eventuali impegni già presi dal museo stesso.
E’ implicito che visite non prenotate saranno ben accolte se il Museo è aperto!
Il Museo inoltre è disponibile ad offrire una serie di iniziative, in caso di conferenze o piccole riunioni può organizzare piccoli gruppi con visita:
- Visita Museo: durata minima 1 ora
- Visita Museo e piccola conferenza: durata minima 2 ore
- Visita Museo e pratica di un gioco: durata minima 2 ore
- Visita Museo e presenza Mago: durata minima 2 ore
Il Museo, inoltre, è disponibile ad offrire un piccolo rinfresco o coffe-break nella pausa tra una conferenza e l’altra o tra la visita e lo spettacolo (su richiesta) e si offre servizio di piccolo rinfresco (bibite, vini, salatini, pizzette, dolci di piccola pasticceria). La richiesta deve essere effettuata esplicitamente e concordata all’atto della conferma della prenotazione.
Inoltre il Museo delle Carte da Gioco e dei Tarocchi di Capriolo, offre la possibilità ad eventuali organizzatori di effettuare gratuitamente un giro di sopralluogo e conoscenza della struttura.
Quale ruolo assolve, dal punto di vista sociale e culturale, nell’abito territoriale?
Ancora non è molto conosciuto ma l’impronta che vuole dare è quella del far conoscere la storia ed evoluzione di quello che è uno dei giochi più praticati e diffusi al mondo.
Da qui si parte dando un’impronta al ruolo che il gioco ha avuto, ha tutt’ora ed avrà in futuro nella società, non solo come mezzo di divertimento ma anche come possibilità di aggregazione, conoscenza e socializzazione tra le persone.
Come immagina il museo da qui a dieci anni?
Molteplici sono i progetti che il Museo delle Carte da Gioco e dei Tarocchi di Capriolo ha in cantiere anche se la realtà dei fatti e le possibilità di realizzazione non sono ancora imminenti.
Vorremmo rendere esternamente visibile la realtà stessa e la sua ubicazione oggi fatta con segnaletiche manuali e riuscire a sviluppare tutte le attività sopra descritte. Ci piacerebbe ampliare gli spazi espositivi per dare la giusta importanza a mazzi di carte oggi custoditi in cassetti… infine nei nostri progetti c’è la volontà di dare un’impronta elettronica e magari audiovisiva all’intera struttura.
Riferimenti:
Museo delle Carte da Gioco e dei Tarocchi
Via Per Adro, 37 - 25031 Capriolo (BS)
Telefono: 030-736.399 - 328-7281716 (dalle 11.00 alle 12.00 e dalle 19.30 alle 21.00)
Indirizzo email: marcaute@libero.it
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