Non lontano dalla vivacità della più turistica Roma, Latina si staglia imponente sullo sfondo di un’area variegata dai colori cangianti, un tempo paludosa e poi bonificata, e che oggi ospita un nucleo urbano giovane e raffinato.
Latina è infatti tra le città italiane più recenti: nasce con il nome di Littoria nel 1932 durante il regime fascista come capoluogo più a sud del Lazio, proprio in seguito ad operazioni di bonifica di quell’area, e di quel periodo conserva un’impronta unica che la distingue dai numerosi piccoli borghi circostanti.
Appena arrivati nel centro cittadino, l’assetto urbanistico composto ed ordinato di questa cittadina, tipico delle tradizionali città fasciste, emerge con chiarezza a partire dalla Piazza del Popolo, cuore della Littoria degli anni trenta, in cui proprio durante quegli anni venne inaugurato davanti al Palazzo del Municipio il neonato centro urbano.
Il Palazzo del Municipio è uno degli esempi di quell’architettura di tipo razionalista che caratterizza Latina proprio in quanto città del Duce; ma numerose sono le tracce architettoniche e gli elementi celebrativi che ancora oggi segnano indelebilmente questa come la città del Duce, fra tutti non possiamo non citare il cosiddetto Palazzo M, chiamato così dalla forma della planimetria dell’edificio, che, appunto, richiama una grossa M in onore di Mussolini, e che nelle dimensioni enormi risponde allo scopo celebrativo per il quale è stato creato. Il Palazzo M rientra in un progetto di architettura urbanistica molto particolare che prevedeva la realizzazione nella stessa area del Foro Mussolini o Littorio, di una Caserma e della sede della Casa del Fascio, ma il lavoro restò incompiuto a causa dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale.
Al visitatore che entra per la prima volta in città Latina appare, rischiarata dalla luce del giorno, una cittadina a misura d’uomo, ordinatissima, quasi un pò formale, con strade larghe, giardini curatissimi con statue in tufo e enormi fontane lastricate di marmo; al tramonto, invece, le luci della sera rendono Latina una cittadina briosa e movimentata, animata da gente ferma a chiacchierare ad ogni angolo di strada. Lungo Corso della Repubblica, la lunga sfilza di negozi sempre pieni di gente, e i bar aperti fino a tarda sera smorzano un pò quell’immagine di cittadina rigida e ci ricordano, che in fondo, Latina è quasi una cittadina del Sud.
Latina gode di una posizione geografica davvero eccezionale: adagiata lungo 100 chilometri di costa con spiagge di sabbia finissima e dorata che si alternano a suggestivi promontori rocciosi a picco sul mare, è contemporaneamente a due passi dalle meraviglie del Parco Nazionale del Circeo, ma anche protetta da lunghi filari di colline e piccole montagne, che ne garantiscono un clima sempre mite e paesaggi naturali davvero unici.
Da Latina Lido e Sabaudia fino a Formia e Minturno, al confine con la provincia di Caserta, il vivacissimo litorale latino offre scorci di una bellezza incomparabile sull’Arcipelago delle isole Pontine, un vero e proprio patrimonio naturale e turistico per questa zona. L’Arcipelago di origine vulcanica è formato da due gruppi di isolotti: il primo comprende Ponza - la più grande - Palmarola, e i due piccoli isolotti disabitati Zannone e Gavi; il secondo invece Ventotene e S. Stefano, anche quest’ultimo disabitato, caratterizzato da una natura totale e selvaggia. Per la loro ricchezza paesaggistica e per la rarità degli ambienti che caratterizzano questo arcipelago, si tende a salvaguardare queste piccole perle del Tirreno da un turismo di massa ed indisciplinato, attraverso proposte recettive altamente selezionate ed in linea con il contesto ambientale, con costi anche piuttosto elevati.
Ma si sa, godere di certe meraviglie nostrane ha un prezzo, ma la ricompensa è quasi sempre superiore alla spesa.
(Foto di Ayers)
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