18 Aprile 2008

Il blog Made in Desio

di Massimo Di Bello (Blog Desio. Interviste Blogger)

Intervistiamo Alessandro Crisafulli autore del city blog Made in Desio, che ha come sottotitolo: tutto quanto è “fatto” nella città chiave della brianza - primo blog di informazione indipendente su desio

Made in DesioDa dove è nata l’idea di creare un blog sulla tua città?
Dall’intuizione, diciamo così, che un blog sulla mia città avrebbe potuto rappresentare un serbatoio di idee e stimoli per la mia attività lavorativa, cioè la cronaca di Desio e della Brianza per IL GIORNO. In effetti, si è rivelato tale.

Quali sono i temi locali che ricorrono più spesso nel tuo blog?
Nessun dubbio: sicurezza, immigrazione, politica.

Tra i post che hai pubblicato, di quale sei più soddisfatto? Perché?
Beh, il “mitico” pagellone di tutti gli assessori e consiglieri comunali della città, che è stato strafotocopiato al Palazzo, è girato di mano in mano in città, suscitando parecchi commenti e piccole “scosse” interno ai partiti. Tra l’altro, era ovviamente aperto a tutti, quindi sono arrivati anche i pagelloni fatti da altri concittadini.

Scrivere per il blog come ha cambiato il tuo modo di vedere la città?
mah, non tanto. Mi ha solo fatto porre ancor più l’occhio sulle tante piccole cose che, insieme, creano la vivibilità della città: la buca, la strada allagata, il prato non tagliato o il marciapiede costellato di ricordini. Spesso la politica si arrovella sui massimi sistemi, ma dimentica di dare le risposte immediate e concrete che la gente vuole “sotto casa”.

L’uso di Internet è molto diffuso tra i tuoi concittadini?
Essendo nella ricca e produttiva Brianza, immagino proprio di sì, anche se non ho sotto mano indicatori numerici che possano confermarmelo.

Qual è il luogo che ti piace di più della tua città?
Piazzetta Santa Maria, accanto alla Basilica. Ha un fascino antico, è interessante e sorprendente, a ben guardarla, da qualsiasi prospettiva visiva.

Come vedi il futuro di Desio?
In Brianza non è conosciuta per essere un “gioiello” sotto il profilo estetico, eppure ha beni e bellezze, tutte da valorizzare: la casa natale e il museo di Papa Pio XI, la Torre neogotica del Palagi incastonata in un bel parco, una Collezione di minerali unica al mondo, una monumentale basilica con un concerto di campane celebre in tutta Italia e non solo, la settecentesca Villa Tittoni progettata dal Piermarini. C’è poi un Polo tecnologico di prim’ordine, nato sulle ceneri della ex Autobianchi (infatti a Desio erano prodotte le mitiche Bianchine, come quella del ragionier Fantozzi…).
E’ la città dei servizi, perchè qui davvero non manca nulla sotto questo profilo, ma deve crescere culturalmente, commercialmente e nell’offerta di spazi e opportunità per i giovani.
Da anni, vive un’ondata immigratoria: arginarla è difficile, dovrebbe saperla guidare meglio, evitando quei “ghetti” che già ci sono (qui vive la più folta comunità di pakistani di tutta la Lombardia).
Se ben governata, può rimanere una città a misura d’uomo, ben vivibile.

Riferimenti:
blog.libero.it/madeindesio/

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