8 Maggio 2008

Il bucolico sentire dell’Alta Maremma

di Marcello Di Sarno (Blog Suvereto. Interviste Sindaci)

Il sindaco di Suvereto Giampaolo Pioli intervistato per Comuni-Italiani.it

Come si presenta la sua città a chi oggi la vive quotidianamente?
Giampaolo Pioli Come un piccolo comune rurale molto antico, circondato dal paesaggio tipico dell’Alta Maremma, forte delle sue tradizioni ma anche della capacità di aprirsi al nuovo e fiero della coesione sociale dei suoi abitanti. Immerso nella macchia mediterranea della Val di Cornia, deve il suo nome alla presenza nella zona degli alberi di sughero, assurto a simbolo della città e raffigurato nello stemma comunale.

Tre validi motivi per visitarla?
1) Il suo borgo medievale pressoché intatto. Un reticolato di vie, vicoli e piazzette, alcune delle quali recano ancora i toponimi originari, su cui affacciano edifici di pregevole architettura: il complesso del Convento di San Francesco; le chiese, su tutte quella “miracolosa” della Madonna di Sopra la Porta; il duecentesco Palazzo Comunale con la Loggia dei Giudici, da cui si rendevano pubbliche le sentenze e le decisioni di interesse collettivo; la Rocca Aldobrandesca, che sarà riportata al suo antico splendore.
2) Il suo paesaggio dalle colline al mare. Vera perla naturalistica è il Parco di Montioni, uno dei parchi più estesi della regione, che accoglie i resti delle cave di allume del villaggio minerario di epoca napoleonica voluto da Elisa Bonaparte Baciocchi, sorella di Napoleone.
3) I suoi vini e la sua gastronomia. Con l’istituzione della DOC Val di Cornia Suvereto è entrato a far parte dell’Associazione nazionale Città del vino. Vino ed olio sono le due voci più importanti dell’economia locale e della sua tradizione culinaria, attraverso la quale si tramandano profumi e sapori dell’età medievale, riproposti in occasione di eventi e ricostruzioni storiche.

Chi ne ha fatto la storia?
Unanimemente apprezzata da tutti gli archeologi di ieri e di oggi, che qui hanno visto documentate tutte le epoche passate, Suvereto lega la sua storia a più elementi: dagli etruschi al medioevo rustico; dalla famiglia Aldobrabdeschi alla repubblica di Pisa; dal principato di Piombino alla lotta antifascista, passando per Elisa Bonaparte.

Per quale aspetto della sua città va personalmente fiero?
L’antico borgo e il paesaggio circostante.

Tra progetti da portare a termine e traguardi ambiziosi da perseguire, come vede il futuro della sua città?
Consolidamento della sua vocazione di luogo dell’agricoltura d’eccellenza, a cui si collega anche un turismo intelligente e compatibile, rispetto dell’ambiente e del paesaggio, ma anche massimo di modernità e di opportunità fornite dalle moderne tecnologie. Con un obiettivo principale: la qualità della vita

Una domanda che vorrebbe sentirsi rivolgere sulla sua città e la risposta che darebbe.
D: come siete riusciti ad evitare lo spopolamento dell’antico borgo?
R: mantenendolo vivo, tenendo alti i servizi sociali, assicurando qualità della vita

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