12 Maggio 2008

Un periodo triste e confusionario per Avola

di Massimo Di Bello (Blog Avola. Interviste Blogger)

Intervistiamo Gianni Amato autore di AvolaBlog. Il blog si presenta così: “contenitore di informazioni ed opinioni su quanto di più o meno importante concerne lo sviluppo e la vita della nostra città. Vuole essere occhio attento e finestra aperta sulla politica, l’amministrazione, il sociale, l’economica, l’ambiente e la culturale di Avola; vuole essere portavoce delle esigenze, delle carenze, ma anche delle migliorie e delle iniziative, che riguardano il nostro paese; vuole esser voce per chi vuole urlare la propria opinione, dizionario per chi vuole conoscere, guida per chi vuole muoversi in questo bellissimo territorio”.

Quando e come è nata l’idea di creare un blog sulla tua città?
Avola Blog L’idea di avere uno spazio pubblico che parli di eventi e che metta in risalto le problematiche del nostro comune è nata a seguito delle elezioni amministrative locali di maggio 2007. Delusi dai risultati ottenuti, insieme ad un gruppo di persone che condividono gli stessi ideali abbiamo deciso di utilizzare gli strumenti che il web ci mette gratuitamente a disposizione per dar voce ai cittadini e interagire con loro. L’intenzione era quella di scendere dai gradini e porsi allo stesso livello del cittadino per ascoltare le esigenze. Insomma, offrire al cittadino un’informazione diversa da quella riportata nelle classiche testate giornalistiche - spesso di parte.

Quali sono i temi locali che ricorrono più spesso nel blog?
Ovviamente i temi più ricorrenti sono quelli che riguardano la politica locale, è lo scopo per cui è nato il blog. C’è da dire però che, nonostante AvolaBlog sembra essere diventato un punto di riferimento e di confronto per molti politici - non solo locali, non è un blog prettamente verticale. La “mission”, se così la vogliamo chiamare, è quella di fare informazione dal basso, quindi informare i cittadini su tutto ciò che accade ad Avola. Iniziative, eventi, manifestazioni, etc.

Tra i post che hai pubblicato, di quale sei più soddisfatto? Perché?
Difficile rispondere a questa domanda, in quasi un anno di attività del blog sono stati pubblicati numerosi post a mio parere interessanti in quanto hanno suscitato un notevole interesse da parte dei lettori. Essere soddisfatti di un post vuol dire aver stuzzicato l’attenzione dei lettori, sono loro a giudicare, te ne accorgi dagli accessi, dai referrer, dai commenti. Non sono ossessionato dalle statistiche ma servono per farti un’idea dell’indice di gradimento. Ci sono post invece che ti danno una soddisfazione diversa, una sensazione di aver fatto qualcosa di buono per qualcuno o per il paese. Così su due piedi mi vengono in mente i due post, di cui uno pubblicato di recente, su Lucia Sortino, una ragazza affetta da una grave malattia in cura al Policlinico di Catania. Il grido di disperazione di sua mamma rivolto ai politici e alle istituzioni. Sapere di poter contribuire nel tuo piccolo a dare una mano a queste persone è qualcosa di grandioso :)
Scrivere per il blog come ha cambiato il tuo modo di vedere la città?
Sicuramente mi ha dato modo di sentire e vivere più da vicino le problematiche della città. Un conto è apprendere una notizia dal giornale o (per sentito dire) da un conoscente, un conto è leggerla sul blog con fonti, riferimenti e commenti. In questo modo riesci a far luce su tanti punti bui e a trarre delle conclusioni personali sui fatti e sulle persone che vivono la tua città. Grazie al blog ho conosciuto nuove persone, ho partecipato a manifestazioni importanti, ho appurato che c’è gente che crede fermamente nei propri ideali. Tutto questo è servito a farmi cambiare idea su molti punti, in particolare sul fatto che Avola non è un paese che se ne sta con le mani in mano.

In generale i tuoi concittadini come hanno risposto ai temi proposti?
Nei primi mesi si è scatenato il caos per via dei commenti liberi e non moderati. Una confusione totale. Chi confondeva il blog con il forum, chi pensava di ritrovarsi in una chat libera, chi ha provato pure a denunciarci perchè si sentiva offeso nei commenti. Per chi non vive il mondo dei blog non è semplice rendersi conto di come funziona questo strumento, di quanto siano importanti i commenti e soprattutto l’opinione del lettore. Oggi per fortuna la situazione si è stabilizzata, sono proprio i cittadini a segnalarci le notizie, a scrivere gli articoli che pubblichiamo e a suggerire soluzioni da proporre al consiglio comunale. E questo non può che renderci felici e soddisfatti del lavoro :) Ci tengo a ricordare che al blog collaborano altri editori fissi.

Ad oggi qual è il bilancio complessivo della tua esperienza da blogger?
In realtà AvolaBlog è l’ultimo arrivato. Bloggo da tre anni sul mio blog personale dove mi occupo di temi inerenti la sicurezza informatica, e ho lavorato come editore per Blogosfere (network di blog professionali d’informazione) dove ho curato per due anni un blog sulla sicurezza informatica. Penso di avere alle spalle abbastanza esperienza come blogger, la reazione iniziale dei lettori di AvolaBlog non mi ha stupito ed ero sicuro di riuscire a gestirla. Sono contento di aver raggiunto ottimi traguardi anche con AvolaBlog e spero di riuscire a coinvolgere i cittadini nel magico (per molti ancora macabro) mondo dei social network. Questa è un’impresa ardua!

Qual è il luogo che ti piace di più della tua città?
Il luogo più bello, senza ombra di dubbio, è il canyon di Cava Grande. Una incantevole riserva naturale che consiglio a tutti di visitare. Permettimi questo paragone: venire ad Avola e non visitare i Laghetti di Cava Grande è come andare a Roma e non visitare il Colosseo :)
Secondo te quali sono le tre cose concrete da fare per migliorare il tuo comune?
In primis noi cittadini dovremmo mostrare più interesse e avere rispetto per l’ambiente, molte zone destinate a verde pubblico sono occupate da fabbricati abusivi. Sfruttare e investire sulle risorse naturali, grazie al clima e alla posizione in cui si trova Avola potrebbe vivere di pesca e agricoltura. Al terzo posto, non per questo meno importante, puntare sul turismo come hanno già fatto altri comuni limitrofi.

Come vedi il futuro di Avola?
Avola sta vivendo un periodo triste e confusionario, la speranza che cambi qualcosa sta nella forza di noi giovani, è banale dirlo e forse anche retorico ma il futuro del paese è nelle nostre mani. Sono una persona ottimista che crede nelle iniziative e nella volontà delle persone della mia generazione, rispetto gli ideali altrui anche se differenti dai miei, ma so che in fondo tutti condividiamo lo stesso sogno, quello di non dover lasciare la nostra amata città per poter sopravvivere.

Riferimenti:
avolablog.blogspot.com

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1 commento a “Un periodo triste e confusionario per Avola”

  1. caldarella scrive:

    io ho 46 anni ,ma ancora non è cambiato nulla.
    negli anni 80 pensavamo la stessa cosa, a tutt’oggi è rimasto tutto uguale , chi di noi non condivide il modo di gestire le cose cambia città.

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