13 Maggio 2008

La fede nel progresso

di Marcello Di Sarno (Blog Desio. Interviste Sindaci)

Il sindaco di Desio Giampiero Mariani intervistato per Comuni-Italiani.it

Come si presenta la sua città a chi oggi la vive quotidianamente?
Desio ha vissuto negli ultimi quindici anni trasformazioni molto significative. Da città culla di grandi industrie (si pensi su Giampiero Marianitutte alla Fiat Autobianchi) ha saputo riqualificare la propria identità: oggi è una città con servizi completi e all’avanguardia, centro nevralgico della futura provincia di Monza e Brianza, e alla grande industria ha lasciato spazio ad un Polo Tecnologico invidiato in tutta Europa dove operano aziende ad alta specializzazione.
Ai desiani e ai cittadini che gravitano sul territorio viene così offerta la possibilità di vivere una realtà dove non manca nulla: lavoro, un’amministrazione comunale efficace e propositiva, un ospedale di notevole livello, uffici pubblici ad ampio raggio, Tribunale, Pretura, Comando della Compagnia dei Carabinieri, stazione ferroviaria, la sede direzionale di una banca che porta il nome della città, aree verdi attrezzate, servizi per tutte le età, dai più piccini agli anziani. Insomma Desio si presenta efficiente, completa e vivibile.

Tre validi motivi per visitarla?
Innanzitutto per la sua storia. Desio è stata in epoca medioevale cuore di una Pieve alla quale faceva capo un ampio territorio: non è dunque un caso che ancora oggi qui siano concentrati servizi ed uffici di valenza sovracomunale. Nella nostra città si sono vissute pagine di grande importanza, a cominciare dalla famosa Battaglia di Desio del 1277, tra i Visconti e i Torriani. E sono passati molti uomini illustri, lasciando tracce indelebili di vita.
Il secondo motivo valido per visitarla sono proprio i suoi uomini e le sue donne illustri. Cito su tutti Achille Ratti, divenuto Papa Pio XI, uno del Pontefici più importanti della storia della Chiesa. Anzi, come scrive il Cardinale Giacomo Biffi nel suo ultimo libro, il Papa più grande degli ultimi secoli. Proprio nel 2007 è stato celebrato il 150esimo anniversario della nascita a Desio di Pio XI.
Il terzo motivo valido è infine la sua gente laboriosa, quella che anima le attività professionali e sociali, che ama la propria città e collabora per renderla ancora più bella.

Chi ne ha fatto la storia?
Ho già citato prima alcuni eventi e alcuni personaggi storici. Ma la storia della città è stata fatta dalle tante persone che hanno saputo animare la vita pubblica, facendo scelte lungimiranti, accompagnando la crescita e lo sviluppo, che è stato straordinario negli ultimi 50 anni.
C’è poi il grande tessuto sociale, quello che è caratterizzato dalle tante persone che hanno operato nel volontariato, promuovendo iniziative lodevoli e di grande impatto, anche nel mondo della cultura. E c’è naturalmente l’imprenditoria locale, già nel secolo scorso particolarmente attiva, e ancora oggi ampia e variegata.

Per quale aspetto della sua città va personalmente fiero?
Per il fatto che – nonostante accolga sul proprio territorio quasi 40 mila abitanti – mantiene le caratteristiche di una città a misura d’uomo: è tra le città con la quota di verde pubblico pro-capite più elevata, ha un centro storico ben conservato, ampi spazi di socializzazione. Di questo vado fiero, come anche del fatto che tutti, ma proprio tutti, possono contare su un sindaco sempre presente e sensibile ai problemi della comunità.

Tra progetti da portare a termine e traguardi ambiziosi da perseguire, come vede il futuro della sua città?
Desio si è ridisegnata in modo innovativo negli ultimi anni. Ho già citato il Polo Tecnologico della Brianza, che è nato sulle macerie dell’area prima occupata dall’Autobianchi e che sta per essere completato con la realizzazione di un Centro d’Eccellenza. Ora Desio sta impostando il nuovo piano di governo del territorio, attraverso il quale controllerà il proprio sviluppo e la propria crescita.
Due grandi infrastrutture interesseranno nei prossimi anni Desio: l’autostrada Pedemontana (che lambirà a nord il territorio cittadino) e la metro tramvia (che consentirà un più rapido collegamento con Milano). Ecco allora che il futuro di Desio sarà ancora più centrale nel panorama brianzolo.

Una domanda che vorrebbe sentirsi rivolgere sulla sua città e la risposta che darebbe.
Qualcuno l’ha indicata come il “sindaco ideale”, le si sente tale?
No, non penso di essere il sindaco ideale. Sono una persona che ha accolto con serietà e passione il mandato affidato dai suoi concittadini e che si sente pronto, in questa seconda parte della sindacatura, a compiere un volo d’orizzonte sulle questioni di maggiore interesse.
Del resto devo riconoscere che non ho ereditato una città allo sbando. Tutt’altro. Salvatore Pugliese, che mi ha preceduto e con il quale ho lavorato in qualità di assessore, aveva lavorato con grande intelligenza, ponendo le basi di molte iniziative e di molte scelte tutte legate dal medesimo filo: lo sviluppo e la crescita di Desio nel rispetto della qualità della vita. Ho approfittato con la mia squadra di assessori di questo clima favorevole per sviluppare una coscienza degli interessi comuni, individuando poi obiettivi concreti, fattibili e realizzabili. Credo che molte cose buone siano state fatte. E molte altre se ne faranno. Insomma, ho Desio nel cuore.

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