Il sindaco di Ginestra degli Schiavoni Zaccaria Spina intervistato per Comuni-Italiani.it
Come si presenta la sua città a chi la vive quotidianamente?
Si tratta della classica e tipica realtà della provincia beneventana. Come tutte le zone interne resta lontana dal caos dei grandi centri e, per gran parte dell’anno vive in modo tranquillo la propria quotidianità. L’economia prevalentemente agricola trattiene la gente nelle proprie aziende per gran parte della giornata.
L’amministrazione comunale ha in essere continue iniziative nell’arco dell’anno per il miglioramento della qualità della vita dei residenti per l’organizzazione del tempo libero, soprattutto per gli anziani che possono frequentare il Centro Diurno a loro dedicato. Per i bambini viene erogato il servizio di Ludoteca ed un Centro di Aggregazione per gli adolescenti.
Nonostante gli sforzi, tuttavia, l’assenza di sbocchi occupazionali determina un lento ed incessante spopolamento con conseguente depauperamento del patrimonio sociale.
Tre validi motivi per visitarla?
Ginestra in particolare si contraddistingue per la realizzazione di progetti di fonti di energia alternativa derivanti sia da imponenti insediamenti eolici, sia dalla centrale fotovoltaica, e pali fotovoltaici.
Il Comune ha predisposto un interessante ed innovativo progetto di interazione tra natura e tecnologia che prevede, tra l’altro, percorsi che attraversano sentieri naturalistici, boschi, il locale torrente della Ginestra e conducono sino al parco eolico composto per il momento da trenta aereo-generatori (altri sono in via di costruzione), ed alla grossa centrale fotovoltaica.
Entro l’estate si prevede la realizzazione in miniatura, di una serie di sistemi di produzione di energia elettrica alternativa, la produzione di plastici che saranno esposti nei locali comunali; il tutto, sia ad uso istruttivo per scolaresche, sia ad uso ricreativo per le famiglie.
Altro motivo per recarsi a Ginestra è quello della ricerca di relax ed aria non contaminata.
Chi ne ha fatto la storia?
La storia di Ginestra l’hanno fatta soprattutto i ginestresi, che tra mille difficoltà e mille emergenze che, di volta in volta, nella storia hanno attaccato il territorio, hanno sempre trovato in se stessi motivi di ripresa e superamento delle difficoltà; l’hanno fatta altresì i tanti cittadini emigrati nel Nord Italia e all’estero che ancora oggi anche tramite i loro discendenti non mancano di far sentire la loro vicinanza nei momenti importanti.
Per quale aspetto della sua città va personalmente fiero?
La resistenza alle difficoltà in un momento storico di grossi disagi per tutti i centri , ed ancor più per quelli più piccoli.
In questi momenti di emergenza, si evidenzia ancor più la voglia di restare per riconfermare in loco la propria organizzazione di vita.
Tra progetti da portare a termine e traguardi ambizioni da perseguire, come vede il futuro della sua città?
Una serie di progetti appena realizzati ed in fase di completamento hanno riportato all’antico splendore le tre piazze storiche del paese, altri progetti di opere pubbliche stanno ammodernando l’assetto urbano, ma il futuro del paese, nell’attuale difficilissimo momento storico, a mio avviso può essere individuato solo proponendo situazioni innovative ed alternative a quanto già esiste sul restante territorio provinciale e regionale.
Il nostro progetto commissionato a qualificate agenzie ed istituzioni (come l’Agenzia Provinciale ASEA e l’Università ) per la valorizzazione ed integrazione socio – ambientale di fonti di energie alternative già presenti ed operanti sul territorio, va in questa direzione. Esso, una volta realizzato integralmente rappresenterà una valida proposta di turismo ricreativo culturale ed istruttivo rivolto a scuole e famiglie, e che potrà altresì essere una valida piattaforma per ulteriori sviluppi.
Una domanda che vorrebbe sentirsi rivolgere sulla sua città e la risposta che darebbe.
Mi piacerebbe rispondere in senso affermativo alla domanda se credo in una prospettiva di sviluppo per i piccoli centri delle zone interne. La risposta potrà essere affermativa se le istituzioni ai massimi livelli avranno nella programmazione politica la difesa delle identità comunali, delle tantissime singole realtà che tutte insieme, nella loro diversità e nelle loro problematiche rendono bella e grande l’Italia.
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