Alberto Varani, addetto del Museo Capitolare di Atri, così ce lo descrive attraverso le nostre domande:
Come è nato il museo?
Il Museo Capitolare di Atri fu fondato nel 1912 su iniziativa di Mons. Raffaele Tini e trova collocazione in un chiostro benedettino.
Qual è il patrimonio che lo caratterizza?
Opere di vario genere (antichi armadi da sagrestia, codici miniati e incunaboli, paramenti liturgici, pinacoteca, maioliche e terrecotte, argenteria sacra) datate dal XIII al XX secolo, provenienti in gran parte dalla Cattedrale e dalle altre Chiese atriane, con in più tre donazioni: la donazione “G. Bindi” di maioliche abruzzesi, le opere dell’artista locale Tommaso Illuminati (secolo XX) e quelle dell’artigiano intagliatore Luigi Tascini (secolo XX).
Cosa attira di più i visitatori?
Il museo in sè attira numerosi turisti, considerata la varietà dei temi pur in sole dieci sale.
Quale opera o collezione le piace personalmente di più?
La mia preferenza si orienta verso La sala degli Argenti, con i numerosi oggetti sacri e rari.
Ci sono appuntamenti clou e rassegne prestigiose da non perdere?
Il museo partecipa in maniera attiva al periodico Convegno “G. Bindi” sulle maioliche di Castelli (il prossimo sarà realizzato nel 2009).
Quali sono i servizi che offrite ai visitatori?
Per i visitatori vengono organizzate visite guidate su prenotazione ed è a disposizione un fornito Bookshop.
Quale ruolo assolve, dal punto di vista sociale e culturale, nell’ambito territoriale?
Il museo si contraddistingue per la sua notevole attrattiva turistica, in combinazione con la visita all’adiacente Cattedrale di Santa Maria Assunta.
Come immagina il museo da qui a dieci anni?
Non ci sono spazi e condizioni per radicali cambiamenti: ma mi auguro possa esserci la possibilità di un miglioramento dei servizi all’utenza.
Riferimenti:
Museo Capitolare di Atri
Via Roma
Telefono: 085-8798140
Indirizzo email: alberto.varani@tin.it
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