27 Giugno 2008

Riflettere assieme per migliorare Niscemi

di Massimo Di Bello (Blog Niscemi. Interviste Blogger)

Intervistiamo Giuseppe Di Modica, Gaetano Stefanini e Francesco Liardo, i tre autori di Niscemesi, l’urban blog dedicato a Niscemi. Sul sito si presentano così: “Chi Siamo: Niscemesi come tanti di voi, legati alle loro origini e al loro paese che per ragioni diverse hanno costruito il loro futuro da un’altra parte, dove le opportunità esistono e serve soltanto coglierle. A loro se ne sono aggiunti tanti altri…”.

Quando e come è nata l’idea di creare un blog sulla vostra città?
Niscimesi Urban BlogL’idea è nata l’estate scorsa, ci siamo ritrovati tra vecchi amici in campagna, in allegria tra un bicchiere di vino, carciofi (prodotto tipico niscemese!) e carne arrostita e discutevamo di Niscemi e dei suoi abitanti, della Sicilia, della sua bellezza e ahinoi delle cose che mancano, della politica, della pubblica amministrazione, insomma di tutto un pò ciò che riguarda la vita quotidiana di un paese di provincia. E concludemmo che anche noi nel nostro piccolo, mettendo a disposizione le nostre esperienze acquisite in giro per l’Italia ed in altre realtà europee, potevamo contribuire a migliorare Niscemi attraverso un semplice e modesto blog. Di li a poco l’idea si è trasformata in realtà.

Quali sono i temi locali che ricorrono più spesso nel blog?
La Tutela del nostro territorio, lancio di nuove idee per il buon governo territoriale, temi culturali, attualità del territorio, sono tra i temi più ricorrenti; ad ogni modo, qualunque tema che direttamente o indirettamente possa aiutare a “Riflettere assieme per migliorare Niscemi”, che è la missione del nostro blog la quale si fonda e si ispira su certi valori ed una identità ben precisa.

Alcuni dei problemi “culturali” di Niscemi sono il fatalismo, il pessimismo e la rassegnazione dei suoi abitanti; allorché si parla di degrado, disoccupazione o emigrazione la frase più ricorrente è “ma è stato sempre cosi…” e via con l’autocommiseramento. Per il Niscemese il suo destino è sempre in mano a qualcun altro che sia esso un notabile, un datore di lavoro, un politico. Ecco; noi vorremmo seminare un pò di ottimismo tra i Niscemesi, smuovere le loro coscienze “intorpidite” da anni di difficoltà, di malgoverno locale e diventati oramai incapaci di sognare un futuro diverso per la loro Città, un futuro desiderabile che sia in grado di mobilitarne le energie e le passioni per sentirsi fieramente ed orgogliosamente costruttori del futuro della propria Città con un ruolo proattivo, da protagonisti!!!

Tra i post che avete pubblicato, di quale siete più soddisfatti? Perché?
Li mettiamo tutti allo stesso livello. In questa occasione ci piace citarne due che commemorano la memoria di Lorena Cultraro, la ragazza Niscemese uccisa barbaramente da suoi coetani. Tanti gli attestati di solidarietà alla famiglia e i commenti di cordoglio ricevuti su quella disgrazia. Ecco, questi due post ed i tantissimi commenti lasciati dai lettori del blog sono davvero il segno che migliorare si può e ci danno fiducia perché ci fa credere che la stragrande maggioranza dei Niscemesi non tollera e non accetta fatti di questo tipo.

Scrivere per il blog come ha cambiato il vostro modo di vedere la città?
Ci dà un po’ la sensazione di diventare protagonisti e attori del presente e del futuro di Niscemi; gestire un Urban blog obbliga ad informarsi, seguire l’attualità, scovare idee utili che possano condividersi con i nostri concittadini. L’esperienza del blog ci ha fatto maturare un’idea di fondo che guida il nostro agire quando si parla di Niscemi: promuovere sempre e comunque un’immagine positiva della nostra città; per quanto riguarda i problemi, che di fatto esistono, cercare di risolverli tra le mura domestiche. Insomma, applichiamo semplicemente due detti popolari: “i panni sporchi si lavano in famiglia” oppure il classico “elogia l’amico in pubblico e riprendilo in privato”.
Ci piacerebbe che anche tutti i Niscemesi agiscano in questo modo e soprattutto ritornino ad essere protagonisti della loro Città, a sentirsi più legati alla loro terra, a esserne i custodi.

In generale i vostri concittadini come hanno risposto ai temi proposti?
Negli ultimi mesi i visitatori sono aumentati e in media ogni post contiene una decina di commenti. Ciò che abbiamo notato è che è molto più forte il legame con Niscemi da parte dei Niscemesi che vivono fuori; sentono forte il senso di appartenenza alla loro terra dovuta forse alla lontananza ed alla nostalgia e spesso lo manifestano con i loro commenti.
Invece purtroppo a Niscemi, Internet è ancora uno strumento di nicchia, ma coloro che seguono il blog sono quelli che per istruzione ed educazione sono più aperti al cambiamento e riconoscono nel blog uno strumento da utilizzare per attivarlo.

Ad oggi qual è il bilancio complessivo della vostra esperienza da bloggers?
Dedicare un pò del nostro tempo libero al blog è comunque un’esperienza appagante, perlomeno perché ci permette di far conoscere il nostro punto di vista su fatti di attualità e condividere, con chi ha a cuore il futuro del nostro paese, idee e opinioni.

Qual è il luogo che vi piace di più della vostra città?
La piazza nel centro storico di Niscemi: un quadrilatero con ai lati la Chiesa Madre e la Chiesa dell’Addolorata una di fronte all’altra ed il palazzo del Municipio che li “ammira compiaciuto”; bellissimo esempio di tardo barocco tutto da scoprire. Non si può non citare il Belvedere da cui è possibile ammirare la vasta piana di Gela ed infine la Riserva Naturale Orientata “La Sughereta di Niscemi”, piccolo esempio di macchia mediterranea fatta di querce di sughero, olmi, rovelle e sottobosco mediterraneo.

Secondo voi quali sono le tre cose concrete da fare per migliorare il vostro comune?
Sono tante le cose da fare a Niscemi, senza farsi facili illusioni, occorre ripartire dalle risorse umane e territoriali esistenti… per valorizzarle.

Ci piace parlare di rilancio e abbiamo individuato tre aree di intervento, ed alcune cose semplici e realistiche da cui iniziare:

  • Per un rilancio economico, la realizzazione della zona artigianale la quale permetterebbe la creazione di quelle condizioni indispensabili per il rafforzamento del settore artigiano e lo sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali. In aggiunta ad essa, la costituzione di una Organizzazione dei Produttori agricoli che in sinergia con l’attuale Mercato Ortofrutticolo e lo sfruttamento della Denominazione di Origine Protetta “Carciofo Violetto di Sicilia - Città di Niscemi” di prossima creazione permetterebbe l’implementazione di una strategia piu in linea con le caratteristiche peculiari legate al settore agricolo del nostro territorio.
  • Per un rilancio d’immagine, occorre valorizzare meglio Niscemi, promuovere il territorio ed i nostri prodotti tipici anche attraverso la valorizzazione ed il rafforzamento di eventi che si ripetono annualmente quasi spontaneamente e con budget limitati: ci riferiamo alla Sagra del Carciofo, la festa di San Giuseppe con gli altari e le luminarie, la Festa della Madonna del Bosco a Maggio e ad Agosto, la giunta del Venerdi di Pasqua. Ad essa dovrebbe affiancarsi un costante e continuo miglioramento dell’arredo urbano e della pulizia della Città. Vogliamo ricordare la proposta, lanciata dal centro di promozione culturale “Mario Gori”, di una serie interventi relativi all’arredo urbano della città, che per quanto ci riguarda, arricchirebbero il patrimonio architetturale del nostro paese e abbellirebbero molte zone rendendole più vivibili e piacevoli da vedere.
  • Per un rilancio socio-culturale, occorre investire nella formazione continua di lavoratori, artigiani e piccoli imprenditori vecchi e nuovi. L’amministrazione comunale, insieme con le associazioni di categoria (confartigianato, confcommercio, confederazione degli agricoltori) deve farsi portavoce di questa esigenza: si parla tanto e non per caso di Economia della Conoscenza a sottolineare che la ricchezza di una comunità risiede nella conoscenza accumulata e nella sua capacità di saperla utilizzare. D’altro canto è compito di tutta la comunità ostacolare la dispersione scolastica che a Niscemi ha raggiunto livelli troppo elevati: un Niscemese su 4 non completa la scuola dell’obbligo molto al di sopra della media nazionale che è di 1 su 10; semplicemente inaccettabile e la responsabilità è di tutti.

Come vedete il futuro di Niscemi?
Siamo ottimisti. E’ difficile, ma vogliamo credere in un futuro davvero migliore, molto migliore. Questo futuro, che tutti noi auspichiamo, passa da una condizione di fondo: niente più emigrazione di cervelli. Il vero paradosso di Niscemi, e di buona parte dei paesi Siciliani, è che le famiglie sostengono, anche a costo di grandi sacrifici, la formazione dei loro figli che così possono raggiungere i più alti livelli di istruzione; ma poi, non essendoci opportunità lavorative e condizioni che favoriscano l’imprenditorialità, questi giovani sono costretti ad emigrare creando valore e ricchezza a beneficio di altre realtà spesso del nord Italia. Tutto questo mal si concilia con una politica di sviluppo socio-economico di medio lungo termine di un piccolo paese della provincia Siciliana.

Riferimenti:
niscemesi.splinder.com

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