Il sindaco di Brescia Adriano Paroli intervistato per Comuni-Italiani.it
Come si presenta Brescia a chi oggi la vive quotidianamente?
Brescia è certamente una città bella e vivibile seppure presenti alcune problematiche colpevolmente trascurate nei passati anni.
Penso alla viabilità un po’ affannata ad esempio. Per contro Brescia è la città delle molte aree verdi, dei parchi. Il centro è ricco di interessanti monumenti e per chi desiderasse un po’ di evasione anche di ottimi ristorantini e negozi.
Tre validi motivi per visitarla?
Le attività culturali, le grandi mostre, la musica del teatro Grande, la prosa del teatro Sociale. Le nuove iniziative museali e culturali si succedono costantemente, tra le prossime non posso che ricordare la notte bianca del 14 settembre.
Oltre all’arte Brescia è città dell’efficienza, tra le prime in Italia per la raccolta differenziata, è stata precursore nella realizzazione del teleriscaldamento. Le innovazioni tra le sue vie sono sempre in divenire, ultima ma non di poco conto la metropolitana leggera oggi in fase di ultimazione.
Infine le Università. Oggi sono attivi tutti i corsi di laurea e la popolazione studentesca supera le 30 mila unità. La via accademica si sta destando, conducendo Brescia verso quel clima fecondo per gli studi, tipico delle città che ospitano atenei storici.
Chi o cosa, secondo lei, ne ha fatto la storia, ne ha plasmato l’identità?
Tralasciando i Galli cenomani, che hanno costituito il primo insediamento cittadino (prima ancora che vi giungessero i romani), il volto odierno di Brescia è quello di Papa Montini, passato alla storia come Paolo VI. Egli rappresenta la formazione e incarna efficacemente il sentire cittadino. Precursore di questa grande figura è invece Tovini. Uomo del fare questo bresciano di fine Ottocento ha fondato scuole, editrici, giornali, banche e un infinità di iniziative volte alla solidarietà sociale ed alla crescita formativa. Una figura importante che radicandosi nel territorio con le istituzioni da lui create, ne rappresenta sicuramente la parte fondante.
Per quale aspetto della sua città Adriano Paroli, da cittadino prima ancora che da sindaco, va fiero?
La propensione dei suoi abitanti a rimboccarsi le maniche, ad avere a cuore la propria città ed a impegnarsi. Per questo credo che Brescia risulti da subito città ordinata ed i suoi cittadini ospitali.
Tra progetti da portare a termine e traguardi ambiziosi da perseguire, come vede il futuro di Brescia?
Il bivio che la città è chiamata a imboccare riguarda la sua dimensione ed il ruolo che vuole giocarsi. Oggi può diventare autorevolmente la città capoluogo di una provincia che conta oltre un milione di abitanti e crescere in prestigio, proponendosi come interlocutrice per grandi realtà come Milano oppure rischia di trasformarsi in una cittadina satellite.
Il mio impegno è per la sua crescita, lo sviluppo, per una Brescia protagonista.
Una domanda che vorrebbe sentirsi rivolgere sulla sua città e la risposta che darebbe.
Credo che i cittadini si domandino come andranno le cose e come intendo migliorare la loro vita.
La risposta si trova nel mio impegno e nei risultati che saprò ottenere. Per questo invito tutti a venire a Brescia e conversare con i suoi abitanti, ospitali e interessanti come le tante attrazioni che in città si possono ammirare.
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