16 Settembre 2008

Un “presepe” senza età nel cuore del Matese

di Marcello Di Sarno (Blog Guardiaregia. Interviste Sindaci)

Il sindaco di Guardiaregia Danilo Donato Di Federico intervistato per Comuni-Italiani.it

Come si presenta Guardiaregia a chi oggi la vive quotidianamente?
Guardiaregia è una realtà tranquilla, i problemi che attanagliano altre realtà appaiono lontani ed irreali. Il territorio, che si estende ai piedi del monte Mutria (1816 mt.), si caratterizza per la sua singolare collocazione ai margini di un precipizio “Prece”, che separa il centro urbano dal Monte Capraro. Attorno è un trionfo di verde con sterminate distese boscose di querce, faggi e cerri, attraversate da numerosi torrenti, tra cui il Torrente del Quirino.
La comunità è molto devota a San Nicola, patrono del comune, cui è dedicata una chiesetta in località Tremonti.
Per il resto siamo un tipico comune della Comunità del Matese, con un’economia legata prevalentemente all’agricoltura e alla pastorizia, rivelante anche l’attività industriale di cementificio. Accanto a queste sopravvivono antiche tradizioni artigianali, come quella dei Pignatari, i cui utensili in argilla sono rinomati in tutto il Molise.

Tre validi motivi per visitarla?
Guardiaregia - panoramaA - Natura incontaminata, selvaggia nel cuore del Matese che accoglie un’Oasi WWF tra le più estese (seconda solo a quella di Monte Arcosu, in Sardegna) e belle d’Italia. Nata nel 1997, oggi è meta di centinaia di visitatori e amanti della natura. Qui, nel corso dei lavori per la costruzione della Diga di Arcichiaro, sono stati rinvenuti preziosi resti fossili, risalenti a circa 50 milioni di anni fa.
Altri luoghi suggestivi sono: le Grotte Rumita, site sul fianco del Monte Capraro; Campitello di Guardiaregia, località posta a circa 1500 metri di altitudine, che offre un colpo d’occhio eccezionale sulle verdi valli del Biferno e del Tammaro; il colle “Tre Frati-Liscia”, gioiello della fauna e flora matesina.
B – Ambiente tranquillo ideale per chi vivendo in metropoli, vuole disintossicarsi dallo stress accumulato. Ma anche comunità dinamica dal punto di vista culturale, grazie al cartellone di eventi proposto ogni anno dalla Pro Loco locale. Appuntamento imperdibile dell’estate guardiola è la “Festa della montagna”, che richiama turisti da tutta la regione, accanto al quale c’è spazio anche per momenti di grande riflessione come la Giornata dell’emigrante, che ha visto la toccante testimonianze dei nostri emigranti.
C – Cucina con prodotti genuini provenienti dalle culture e allevamenti della zona a prezzi concorrenziali. Un menzione particolare meritano le fragole piccole e profumate dello scenografico Monte Mutria, la vetta più alta del Matese Guardiolo.

Chi o che cosa, secondo lei, ha plasmato l’identità dei guardioli?
L’identità dei Guardioli è stata plasmata dal territorio molto aspro ed avaro con un domani sempre più incerto. Com’è incerta la data di nascita del centro urbano, per via del violento sisma del 1805 che insieme a centinaia di vite umane spazzò via anche il nostro patrimonio documentale. La storia seguente ci vede coinvolti nelle note vicende del Sannio.
Tutto quello che è stato ottenuto è il risultato di grandi sacrifici e privazioni.

Per quale aspetto della sua città va personalmente fiero?
Vanto dei Guardioli è l’attaccamento alle tradizioni popolari laiche e religiose tramandate e conservate sia dai residenti che dai numerosi emigrati.
I Guardioli sono orgogliosi della bellezza del territorio di grande valore naturalistico ricco di biodiversità. La maestosità di Monte Mutria e il selvaggio canyon del Torrente Quirino fanno da contorno ad un paese simile ad un presepe.

Tra progetti da portare a termine e traguardi ambiziosi da perseguire, come vede il futuro di Guardiaregia?
Il futuro di Guardiaregia è collegato a quello del Molise che per mancanza di infrastrutture non è roseo.
Grazie alla zona industriale che sta lentamente sviluppandosi, il territorio valorizzato dell’Oasi e da un nuovo invaso artificiale in altura, Guardiaregia ha le potenzialità per difendersi da un ulteriore spopolamento.

Una domanda che vorrebbe sentirsi rivolgere su Guardiaregia e la risposta che si darebbe.
“Da chi dipende il futuro di questo territorio?”
“Dipende dall’impegno e dalle sinergie dei residenti che devono creare i presupposti per uno sviluppo futuro non guardando all’immediato”.

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1 commento a “Un “presepe” senza età nel cuore del Matese”

  1. Cleonice scrive:

    Bravo Danilo! Saluti da Vancouver

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