30 Settembre 2008

Il Volo in Mongolfiera: un’avventura ancora possibile

di Maria Scarinzi (Blog Fragneto Monforte. Alla Scoperta della nostra Italia)

Sfiorare il cielo con un dito continuando a percepire la sua distanza, lasciarsi cullare dolcemente dal vento giocando con le nuvole, vedere il mondo dall’alto riuscendo a raggiungere il confine tra cielo e terra avvolti da un cesto di vimini. Questa esperienza incantevole, a metà strada tra il reale e il fantastico, può essere vissuta a panorama.JPGFragneto Monforte in occasione del più grande Raduno di Mongolfiere del beneventano.

Volare appesi ad un pallone, su di una mongolfiera, serve a recuperare il fascino antico dei primi viaggi di Jules Verne o a ritornare bambini quando, immersi nella vita fantastica, immaginavamo di innalzarci nel cielo rapiti da quei palloni gonfiati grazie alla sola forza del nostro fiato. Tutto ciò diventa possibile in questo paese.

Ognuno, infatti, può decidere se recarsi a Fragneto Monforte animato dall’entusiasmo di un bambino che vede ingigantiti i propri sogni, oppure con l’interesse di uno storico che vuole provare ciò che fece muovere i primi passi agli studi aeronautici o, semplicemente, in qualità di curioso e amante della tradizione. Giunto alla sua XXII edizione, il Raduno delle Mongolfiere permette al turista coraggioso di poter visitare il paese dall’alto e ammirare il Palazzo dei Duchi Montalto, la Chiesa Madre dei SS. Nicola e Rocco e la Chiesa della SS. Croce, nonché ammirare l’antico centro storico.

Sospesi a numerosi chilometri da terra, è posibile ottenere dell’intero paese una visuale fantastica, percepire i cambiamenti che l’uomo ha apportato al territorio ma anche rendersi conto della propria piccolezza e del fatto di essere tra le più piccole particelle che popolano l’universo. Volare cullati dal vento, lontani dal rumore delle nostre città, senza conoscerne il tragitto e la destinazione, affidandosi alle mani di persone esperte, conosciute al momento, trasforma questo viaggio in un’avventura.

Un’avventura dove il tempo è scandito dai ritmi di una terra che, promuovendo questo viaggio, si pone come un paese nel quale si impara a non aver fretta; un’avventura che insegna, a chi trova il coraggio di intraprenderla, una delle più grandi virtù: la pazienza. Volare, per un paio d’ore, assaporare il gusto della libertà, ma soprattutto sentirsi padroni del mondo e allo stesso tempo particelle insignificanti in balía di agenti atmosferici, fanno di questa manifestazione un evento entusiasmante. Una manifestazione pensata per tutti e dove tutti possono trovare il proprio spazio: bambini, diversamente abili, appassionati di motori e buongustai. Stand gastronomici dove si servono prodotti tipici allieta ogni anno i palati dei turisti. Spettacoli di burattini, artisti di strada e tanti giochi fanno da intrattenimento per i più piccoli e tanta musica crea gioia e divertimento.

fragneto.JPGAmbiente – Sociale – Sport – Cultura e Folklore: questo è il mix del Raduno delle Mongolfiere (che quest’anno, 2008, si terrà dall’1 al 5 Ottobre) promuovendo il volo come un momento di aggregazione. Se Leonardo da Vinci sosteneva che “Una volta che hai conosciuto il volo, camminerai sulla terra con gli occhi rivolti sempre in alto, perché là sei stato, e là agogni a tornare”, i Fragnetani puntano non solo a richiamare colui che avendo già volato vuole riprovare l’emozione, ma ad attirare anche tutti coloro che non avendo mai provato questa ebbrezza continuano a camminare con gli occhi rivolti verso il cielo senza sapere cosa si stanno perdendo.

Questa manifestazione, nata e cresciuta grazie alle istituzioni e al popolo di Fragneto Monforte, coinvolge tutti i paesi del beneventano che per cinque giorni vedono i propri cieli colorarsi grazie a questi “palloni”. Strane nuvole, fantastici oggetti volanti o semplicemente mongolfiere riescono ad attirare lo sguardo di tutti, facendo sognare viaggi fantastici. Un nuovo modo di viaggiare, o forse uno dei più antichi mezzi di volo, riesce a coniugare passato e presente, dimostrando come nell’era delle auto super veloci, della TAV o degli aerei che riescono a coprire enormi distanze in tempi brevissimi, c’è ancora chi è capace di fermarsi e sognare cullato su di un pallone sospeso nell’aria. C’è ancora chi riesce a ritagliarsi del tempo immergendosi nel silenzio del cielo e ritornare bambino.

Un volo per tutti, per tutti coloro che decideranno di pagare, salire e affrontare il vento, ma anche per coloro che, semplicemente vedendo questi palloni, riusciranno a volare con la mente là dove vorrebbero essere. Ed ecco che questa manifestazione, nata per far conoscere Fragneto Monforte e le Mongolfiere, si trasforma nella speranza di poter realizzare l’impossibile; se infatti i fratelli Mongolfier non avessero osato, forse nessuno avrebbe conosciuto la bellezza del volo aerostatico e nessuno avrebbe recuperato la consapevolezza che è nel momento in cui dubitiamo di volare che perdiamo per sempre la facoltà di farlo.

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