2 Ottobre 2008

Il Cavatappi: una passione diventata Museo!

di Marina Greco (Blog Barolo. Interviste Musei)

Il dottor Paolo Annoni, direttore del museo dei Cavatappi in Barolo, intervistato dalla redazione di Comuni-Italiani.it:

Come è nato il museo?
annoni-ed-il-cavatappi.jpg Il Museo dei Cavatappi in Barolo nasce da una collezione privata e la filosofia che lo accompagna è data dal fatto che anche le collezioni private possono essere un patrimonio di tutti. Tutto ebbe inizio nel 1987, quando ero farmacista e ricevetti in dono da un amico un cavatappi francese, antico e molto bello, che suscitò la mia curiosità ed interesse, al punto da spingermi a cercare altri cavatappi d’epoca e naturalmente a studiarne la storia e l’evoluzione. Tra mercatini di antiquariato, aste e scambi con collezionisti di tutto il mondo, la collezione si arricchì sempre più… nel 2004 per motivi personali decisi di lasciare la mia attività di farmacista e di trasferirmi nelle Langhe, effettuando sostituzioni nella farmacia di Barolo, qui mi viene il “lampo di genio”, l’idea geniale: aprire un museo dei cavatappi a Barolo e condividere il frutto di un meticoloso lavoro di anni! Nel 2006 si inaugurò il museo…

Qual è il patrimonio che lo caratterizza?
Presenta cinquecento cavatappi antichi con provenienza da tutto il mondo, dalla seconda parte del 1600 ai giorni nostri, di varie epoche, nazioni e tipologie. I percorsi all’interno del museo consentono di comprendere la storia (nascita, uso ed evoluzione) di quest’utensile di uso quotidiano.
Partendo dai ‘cavatappi sospesi‘ e dalla nomenclatura, ammiriamo esemplari a ‘T’ in legno, ferro, ottone, osso, corno, ebano, madreperla, avorio, argento… gli esemplari più sofisticati con leve, viti e meccanismi complessi come quello delle due viti inserite una nell’altra. Nelle 19 sezioni si ammirano cavatappi decorativi e figurativi, tascabili, a tema animale e a tema erotico, quelli in miniatura per profumi e medicinali ed i cavatappi preziosi, realizzati dai migliori artigiani ed orafi con materiali pregiati, che le famiglie aristocratiche e religiose facevano decorare con lo stemma del casato o le iniziali del loro nome. Una sezione a parte è dedicata alle cartoline d’epoca con il cavatappi come soggetto.

Cosa attira di più i visitatori?
La curiosità per un oggetto di uso comune e quotidiano, ma del quale non conosciamo la storia.
Come, dove e quando nasce il cavatappi? Quale è stata l’evoluzione di questo oggetto nei secoli e nel mondo? Esistono cavatappi di diverse tipologie e materiali, anche preziosi quali avorio, madreperla, tartaruga, argento, oro…

Qual è la valenza didattica del suo patrimonio? Come e con quali risultati si rivolge agli studenti?
Le nostre visite guidate sono rivolte ad adulti e studenti. In quest’ultima tipologia di accoglienza esiste un percorso di visita che al termine permette agli studenti di effettuare l’operazione di chiusura delle bottiglie con attrezzi d’epoca e successivamente di aprirli con cavatappi antichi.

cavatappi.jpgCi sono appuntamenti clou e rassegne prestigiose da non perdere?
La fiera del Tartufo Bianco di Alba è sicuramente l’appuntamento più importante della zona insieme all’evento vendemmia.
Sono numerose e prestigiose inoltre anche le ampie proposte di manifestazioni che si svolgono a Barolo e nei Comuni limitrofi.

Quali sono i servizi che offrite ai visitatori?
Naturalmente le visite guidate anche in lingua straniera e l’ufficio informazioni turistiche. Il museo è anche dotato di un bookshop ricco di libri di enogastronomia anche in lingua inglese, tedesca e francese, oggetti di enologia, cavatappi, t-shirt, grembiuli e altro, tutto a tema cavatappi. Sono anche presenti due postazioni di computer, una collegata al sito della Azienda Turismo di Alba-Bra ed un internet point.

Quale ruolo assolve, dal punto di vista sociale e culturale, nell’ambito territoriale?
Il ruolo svolto è rivolto ad offrire una parentesi culturale al turista che frequenta le Langhe con fini enogastronomici. Nel contempo, anche per i locali, permette di ampliare quella che è attualmente l’offerta di servizi culturali al fine di memoria storica.

Come immagina il museo da qui a dieci anni?
Sempre molto vivo… Punto di riferimento per degustazioni, manifestazioni in ambito enogastronomico e non solo. Sono già stati creati eventi quali presentazioni di libri o visioni di film nell’ambito di rassegne come “Food film festival”.

Riferimenti:
Museo dei Cavatappi
Piazza Castello, 4 - 12060 Barolo (Cn)
Telefono: 0173-560539; Fax: 0173-560539
Indirizzo email: info@museodeicavatappi.it
Sito Web: www.museodeicavatappi.it

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