1 Novembre 2008

Tra il Po e l’Adige, il Museo dei Grandi Fiumi

di Marina Greco (Blog Rovigo. Interviste Musei)

La Dott.ssa Elena Masiero, della segreteria scientifica del museo Grandi Fiumi di Rovigo, intervistata dalla redazione di Comuni-Italiani.it:

Perché Museo dei “Grandi Fiumi”?
Il Museo dei Grandi Fiumi, inaugurato nel 2001, ha sede negli ambienti restaurati dell’antico Monastero degli Olivetani di San Bartolomeo, uno dei più significativi complessi architettonici della provincia di Rovigo. La moderna istituzione del Comune di Rovigo prosegue l’attività del precedente Museo Civico delle Civiltà in Polesine fondato nel 1978, proponendosi come obiettivi la tutela, la valorizzazione e la divulgazione del patrimonio archeologico, etnografico, culturale e ambientale di questa terra profondamente segnata nel suo profilo geografico e nel suo sviluppo storico dai due maggiori fiumi italiani, il Po e l’Adige, e caratterizzata dal delta del Po.

Come si descrive lo sviluppo di un territorio riferendosi ai fiumi che lo bagnano?
Nell’ambito di un più ampio progetto in fase di realizzazione, sono attualmente visitabili tre sezioni, che presentano i materiali più interessanti emersi dalle ricerche archeologiche condotte nel territorio alto e mediopolesano.
Nella prima sezione, dedicata all’Età del Bronzo, panoramiche storiche, culturali e commerciali dell’Europa protostorica fanno da cornice alla realtà registrata nell’area polesana con l’insediamento palafitticolo di Canàr di Castelnovo Bariano, con il villaggio arginato di Larda di Gavello e, in particolare, con l’abitato e la necropoli di Frattesina di Fratta Polesine.
La sezione dedicata all’Età del Ferro esamina il vivace processo sociale ed economico dei secoli VI e V a.C. con la presenza etrusca nell’entroterra di Adria, testimoniata principalmente dall’insediamento rurale di San Cassiano di Crespino e dalla necropoli di Balone presso Rovigo.
Il terzo nucleo espositivo, dedicato all’Età Romana, presenta il quadro dell’antropizzazione del Polesine tra II sec. a.C. e II sec. d.C., illustrando la graduale espansione dell’impero e l’esportazione nei territori conquistati dei modelli culturali, sociali ed economici dell’Urbe. In questa sezione il visitatore ha la possibilità di entrare nella ricostruzione di alcuni ambienti di una villa rustica, dove sono adeguatamente contestualizzati i reperti del sito altopolesano di Chiunsano.
Una sala dedicata alla didattica, attrezzata con modelli in scala e supporti multimediali, mostra esempi dei più noti monumenti dell’architettura romana e le tecnologie sviluppate nei settori dell’ingegneria edile, idraulica, meccanica.
Oltre alle sezioni archeologiche, è visitabile anche un deposito-laboratorio di Etnografia, dedicato alla riscoperta della civiltà contadina del Polesine dell’inizio del Novecento.
Il Museo è inoltre dotato di un laboratorio di restauro e di due aule per i laboratori didattici.

Come parla il museo ai visitatori, giovani e adulti?
Concezione e allestimento del Museo dei Grandi Fiumi sono altamente innovativi nei criteri adottati per comunicare le informazioni agli ospiti: le vetrine dei reperti archeologici sono inserite all’interno di un articolato percorso in cui ambientazioni scenografiche, installazioni multimediali, diorami e plastici accompagnano alla scoperta delle tappe fondamentali della storia.
I testi dei pannelli e le didascalie sono in italiano e inglese.
Lungo tutto il percorso riproduzioni dei reperti consentono agli utenti, anche non vedenti o ipovedenti, di toccare, sperimentare e comprendere gli originali custoditi nelle teche.
Il Museo dei Grandi Fiumi propone laboratori didattici e dimostrazioni di archeologia sperimentale, tra cui la lavorazione dell’osso, corno, selce, argilla, pasta vitrea, bronzo e metalli preziosi.

Il museo è protagonista di appuntamenti e rassegne importanti?
Il Museo dei Grandi Fiumi, con i suoi laboratori di archeologia sperimentale, è ospite ogni anno della prestigiosa Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum.

Una struttura ricca di servizi!
In effetti, si! Offriamo un’ampia gamma di servizi all’utenza:

  • Visite guidate alle sezioni espositive permanenti (in collaborazione con CeDi e Associazione Archeo Faber)
  • Visite guidate al deposito-laboratorio di Etnografia (in collaborazione con Associazione Culturale  Barbujani)
  • Stages formativi di restauro e archeologia per studenti delle scuole superiori e universitari
  • Assistenza scientifica a studenti universitari per esami e tesi di laurea
  • Laboratori didattici del CeDi ed in collaborazione con Associazione Archeo Faber: litica; Lavorazione dell’osso e del corno; produzione di manufatti preistorici e protostorici in argilla; produzione di terre sigillate e lucerne romane; gioielli e metallurgia protostorica e classica
  • Biblioteca con servizio di prestito
  • Restauro archeologico
  • Bookshop, produzione di gadgets museali, noleggio di sale per convegni e iniziative culturali

Non resta che scegliere!

Riferimenti:
Museo dei Grandi Fiumi
Piazzale S. Bartolomeo, 18 - 45100 Rovigo
Telefono: 0425-25077; 0425-28665
Fax: 0425-464546
Sito Web: www.museograndifiumi.it
Indirizzo email: museograndifiumi@comune.rovigo.it

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