Il Sindaco di Ceriale Ennio Fazio intervistato per Comuni-Italiani.it
Ceriale nel seicento, una tragica notte impressa nella memoria collettiva. Cosa accadde?
Un evento che sicuramente ha influito sulla storia cerialese. Nella notte tra il 1 e il 2 luglio del 1637 il borgo fu assalito da oltre 800 pirati algerini che deportarono o uccisero metà della popolazione, lasciando il paese in fiamme. Questo saccheggio rappresentò l’ultima incursione dei pirati in Liguria e Ceriale si risollevò a fatica, oppressa dal peso della ricostruzione e dai debiti contratti per riscattare i propri concittadini.
Un grande ruolo nella raccolta del riscatto lo ebbero le Confraternite e infatti sono loro che, il giorno della celebrazione del santo Patrono, San Rocco, il 16 di agosto, sfilano nella processione serale portando il pesante crocefisso.
Il mare e Ceriale. Che implicazioni ha questo legame nel presente?
Ceriale si è connotata, nel tempo, oltre che per il terziario e l’agricoltura, anche per un particolare settore industriale che è quello della nautica da diporto. Esistono infatti sul territorio cerialese tre cantieri ancora in esercizio: il più antico è il cantiere Patrone-Moreno (dal 1922), più recenti il cantiere Sciallino (1960) e il cantiere Nauticart di Ruocco Massimo (1970), tutti nati, e poi specializzati nel tempo, per la costruzione del gozzo ligure.
Il prossimo anno nei giorni 1, 2 e 3 maggio si terrà a Ceriale la prima rassegna regionale del gozzo ligure proprio per cercare di pubblicizzare maggiormente questo nostro prodotto.
Il mare scandisce anche i tempi della quotidianità.
Ad esso si lega il fatto che Ceriale si presenti una cittadina dai molti aspetti.
Nei mesi estivi è animata, quasi frenetica. L’attività turistica è al culmine e si moltiplicano le iniziative e le occasioni di incontro, grazie al fitto programma di manifestazioni culturali e di intrattenimento organizzato di concerto da Comune e associazioni. A sera il lungomare è gremito di gente che chiacchiera e si rilassa, magari mangiando un gelato o assistendo a uno spettacolo.
Durante i mesi invernali il paese torna alla sua dimensione originaria di antico borgo ligure anche se, grazie al nostro clima mite, possiamo vantare un discreto turismo invernale.
Perché la visiterebbe?
Per il mare. Ceriale vanta infatti un litorale con spiagge ampie e con un numero elevato di spiagge libere; da alcuni anni una di queste è diventata spiaggia libera attrezzata ed è molto apprezzata dai turisti.
Per le opportunità escursionistiche che offre agli amanti del turismo naturalistico. Partendo da Ceriale è possibile apprezzare diversi sentieri che si snodano in località di pregio, quale la valle del Rio Ibà, e sono in collegamento con la rete escursionistica dell’Alta Via dei Monti Liguri.
Per la riserva regionale naturale del Rio Torsero e il museo paleontologico “S. Lai” da poco ristrutturato. La riserva è un’area fossilifera protetta di rilievo regionale e gli esemplari raccolti nella riserva sono ora conservati nel Museo Paleontologico - sito nella frazione Peagna - che è stato completamente rimodernato negli interni, mentre è ancora in fase di completamento il rifacimento dell’area esterna.
E domani?
Vedo Ceriale come una cittadina in cui si può pensare di vivere; un borgo ligure che ha mantenuto nel fronte mare i connotati di una cittadina di fine ottocento. E poi c’è un aspetto su tutti di cui vado personalmente fiero: i rapporti umani che si creano tra i cittadini. Insomma vivere a Ceriale è un fatto positivo!
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