10 Dicembre 2008

Ricordi d’infanzia di un paese che si popola solo d’estate

di Sofia Riccaboni (Blog Maida. Interviste Scrittori)

Il paese di Maida, antico e ricco di tradizione, si trova in Calabria ed è uno di quei luoghi ancora oggi legato agli usi di una volta.

Francesco Aloe

Francesco Aloe

Francesco Aloe, scrittore che da poco ha pubblicato il suo primo romanzo “Vertigine” ha trascorso lì il periodo più bello della sua infanzia: quello in cui tutto sembra affascinante e non si vivono problemi né politici né di genere alcuno.

Qual è la prima cosa che le viene in mente pensando al paese?
A Maida ho trascorso l’infanzia e posso dire che i miei ricordi sono legati a quella età; lì è il posto ideale per far vivere un bambino. Sorge sulla collina ed è circondata da distese verdi che tolgono il respiro, ideali per le tante partite di pallone sotto il sole caldo piuttosto che nel fango.

Cosa significa per lei ritornare lì?
Passeggiare nei vicoli di Maida è tornare con la mente agli anni ‘50, periodo che conosco attraverso i racconti di chi lo ha vissuto. A quei tempi, la popolazione era di oltre 6 mila abitanti mentre ora, a causa della disoccupazione imperante, si è spopolato. Si rianima però in estate, soprattutto per la vicinanza con i due mari.

Arco di Sant'Antonio

Arco di Sant'Antonio

Cosa mostrerebbe a chi non ha mai visitato il paese?
Il centro del paesino è bellissimo: si respira tanta storia. Ci sono i ruderi del castello normanno e le piazze sono circondate ancora da palazzi molto antichi e poi tante chiese, alcune delle quali bellissime, e il convento, rimasto esattamente com’era centinaia di anni fa.

Ogni scrittore riporta nei suoi romanzi qualcosa del suo paese di origine. Il suo romanzo però è ambientato altrove, non in Italia. Perché?
Avevo bisogno di un posto claustrofobico dove ambientare la storia. Undredal era l’ideale e sono andato personalmente in Norvegia a visitarlo. Ciò non tanto per fare descrizioni dettagliate dei luoghi, quanto per respirare l’atmosfera di quei posti e trasportarla nel libro per lasciarla respirare poi al lettore.
Del resto, ho comunque trasmesso qualcosa di fortemente personale: i miei ricordi.
Oltre ai riferimenti alla città di Bologna dove vivo da sette anni, implicitamente è presente anche Maida nei pensieri nostalgici dell’infanzia del protagonista: ricordi essenzialmente miei.

Il suo primo approccio con la scrittura.
Risale al periodo delle scuole elementari; all’ultimo anno scrissi una mia personale versione della Divina Commedia. Il maestro impazzì di gioia e leggeva i miei racconti nelle altre classi. E anche qui Maida torna!

Cosa le manca ora che vive a Bologna?
Il mare d’estate! Maida sorge nel punto in cui la Calabria si restringe e ha i due mari poco distanti su entrambi i lati. In questa stagione divento nostalgico e ne soffro maggiormente la lontananza.

Cosa cambierebbe nel paese?
Materialmente, abbatterei le case abusive che rovinano il paesaggio e creerei spazi dedicati alla cultura e ai giovani. Con ciò mi riferisco a luoghi di aggregazione sociale: cafè letterari, sale di lettura, locali per esposizioni, rappresentazioni teatrali o proiezioni, atti a promuovere tutti gli aspetti della cultura.
Infine, eliminerei le campagne elettorali - a volte davvero accese - durante le quali troppo spesso si dimentica cosa bisogna fare realmente.

  • Segnala su: Inserisci nei preferiti del.icio.us segnalo OKNOtizie Google YahooMyWeb Facebook Technorati

Scrivi un commento

Per inviare un commento devi fare il login.

Articoli nei Comuni Vicini: Borgia (1), Serrastretta (1)