Civitella del Tronto è un paese della provincia di Teramo, la fondazione si fa risalire all’altomedioevo, tuttavia questo borgo è divenuto importante a partire dal 1269, quando fu fortificato e divenne un luogo strategico, una delle roccaforti più settentrionali del regno di Napoli.
A fasi alterne Civitella conobbe la dominazione di diversi stati, ognuno dei quali lasciò al paese un pezzo di storia.
Chi volesse visitare questo paese seguendo un itinerario personale senza affidarsi ad un’agenzia che propone viaggi organizzati, può seguire questo piccolo viaggio virtuale di seguito proposto.
Tappa obbligatoria del vostro viaggio sarà senza dubbio la roccaforte borbonica, posta a guardia della Valle del Selinellio e del borgo sottostante, da qui si gode una vista meravigliosa, di cui è complice la collocazione della struttura in posizione senz’altro dominante sul territorio. La costruzione è in pietra calcarea giallognola, è cinta da imponenti mura, è stata eretta su una preesistente fortificazione aragonese e ampliata intorno al 1500 ad opera degli spagnoli, come nel caso di altri monumenti e costruzioni anche la roccaforte di Civitella ha subito diverse ricostruzioni e restauri, mantenendo tuttavia il suo aspetto visibilmente medievale.
In questo luogo sentirete vibrare l’ardore delle antiche battaglie, l’impeto dell’attacco.
Visitando questo luogo bisogna seguire un percorso obbligatorio costituito di camminamenti coperti e non, passando per una piazza, predisposta per l’addestramento, si giunge ad un’altra piazza quella delle armi, dotata di un sistema di raccoglimento dell’acqua piovana che fa confluire tutto nel pozzo.
Nella Gran Piazza, l’ultima e la più importante delle altre, sono stati costruiti monumenti di rappresentanza. Il Palazzo del Governatore, oggi in condizioni disastrose, la Chiesa di San Giacomo, la Grande Strada, il corso principale di Civitella che vi farà immergere nella suggestività di questo luogo che esala storia e coraggio. D’altra parte la roccaforte di Civitella fu l’ultima roccaforte a cadere durante le lotte per l’unità d’Italia nel 1861.
Visitata la roccaforte, potrete affacciarvi e magari anche provare ad attraversare la Ruetta. La Ruetta è la via più stretta d’Italia e si trova proprio in questo piccolo borgo, ci si passa a mala pena uno alla volta, perché non portarci i bambini? Magari si divertiranno vedendo una strada a misura loro.
Ultima tappa di questo itinerario virtuale è la chiesa di San Lorenzo Martire, anch’essa un pezzo d’arte, punto fondante della storia del paese. Convertito in bastione di difesa sorgeva inizialmente fuori dalle mura della città, nel 1557 dopo l’ennesimo assedio alla roccaforte, venne distrutta e ricostruita in prossimità di Porta Napoli. La ricostruzione fu fatta in maniera eclatante, senza badare a spese, la pianta a croce latina è poi stata ampliata con altre due navate laterali. La bellezza della struttura sta nelle sue decorazioni e nel prezioso arredamento, che spiccano all’interno facendo quasi sfigurare l’esterno piuttosto essenziale e povero. L’interno, infatti è stato pian piano arricchito fino al 1700, capisaldi dell’arredamento sono la croce e la statua bronzea di Sant’Ubaldo, che reca in mano una miniatura di Civitella, quasi a voler dimostrare la devozione della stessa e la protezione che si è guadagnata.
Il nostro viaggio virtuale termina qui, senza cadere in troppi dettagli, a parole è impossibile descrivere la maestosità di questi monumenti, il consiglio è di visitare Civitella del Tronto, per godere a pieno dei paesaggi montani e per sentir vibrare quel senso della storia, quel amor di patria che in fondo è un po’ in ognuno di noi.
(Foto di Luca Sulcanese, per gentile concessione)
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