23 Gennaio 2009

Lago, terme e suggestivi scorci medievali

di Monia Melis (Blog Lazise. Alla Scoperta della nostra Italia)

Lazise

Il lungolago di Lazise

Le acque del lago di Garda dettano da sempre i ritmi di vita di [Lazise, centro che si affaccia sulla sponda orientale dello specchio lacustre, a circa 40 chilometri da Verona e Il suo nome deriva proprio dal latino “Lacus”, che significa luogo lacustre.

La storia di Lazise è antichissima: prima di essere un centro romano fu un insediamento di palafitte e, nella porzione di lago davanti alla frazione di Pacengo, sono ancora sommersi i resti di un villaggio preistorico.

Durante il medioevo assunse un’importanza strategica, sia commerciale che militare, tanto da diventare uno dei primi comuni liberi della penisola.
Già prima dell’anno mille, tra l’888 e il 961, l’imperatore Ottone II accordò ai rappresentanti di Lazise l’autonomia governativa, cosicché il centro divenne villa libera, indipendente da tutti i feudatari.

Si deve invece alla Signoria degli Scaligeri la costruzione del castello e della cinta delle mura merlate che, al tempo, circondavano tutto l’abitato. Allo stesso periodo, metà del 1300, risale il porto militare.
Oggi il castello è compreso nel recinto di Villa Buri e sono visibili, ben conservate, le sei possenti torri e le tre porte di accesso alla città: Porta San Zeno verso Est, a nord Porta Cansignorio e a sud Porta del Lion. Rimane poco invece del fossato esterno alle mura.

La città passò poi sotto il dominio di Gian Galeazzo Visconti, signore di Milano, e quindi sotto la Serenissima Repubblica di Venezia. Da non perdere sulla riva del lago la Dogana Veneta del XVI secolo, testimone della frenetica attività commerciale controllata da Venezia che aveva anche una piccola flotta sul lago.
In origine la facciata aveva degli ingressi a volta per il transito delle imbarcazioni che dovevano pagare un dazio: l’edificio segnava, infatti, il confine tra la Lombardia e la Repubblica di Venezia.
Sempre sul porto, la Chiesetta dedicata a San Nicola di Bari, protettore dei naviganti, al cui interno ci sono preziosi affreschi del ‘300.

Attorno a Lazise, come in tutto il Veneto, splendide ville costruite dalla nobiltà per trascorrere le estati: sono residenze sia rinascimentali, come Villa Moscardo, che neoclassiche.
Tra queste spicca la Villa dei Cedri, nella frazione di Colà: costruita dall’architetto Luigi Canonica tra la fine del ‘700 e l’inizio dell’800, tutt’attorno c’è un parco di 13 ettari con alberi secolari, soprattutto cedri, sequoie, magnolie e abeti.

Agli inizi degli anni ‘90, quasi per caso, la villa e il suo parco all’inglese sono diventati un centro termale. Infatti, grazie a una perforazione nel terreno alla ricerca di una falda acquifera per l’irrigazione, sono state scoperte due fonti termali sotterranee a 200 metri di profondità con temperature di 36 e 42 gradi.
Con i lavori di realizzazione dell’impianto il giardino settecentesco, i suoi sentieri e gli angoli paesaggistici sono stati riadattati: al laghetto preesistente, alimentato prima da un ruscello, sono state convogliate le acque termali. Attorno al bacino ci sono forti gettiti idromassaggio e cascatelle.
Nella stessa villa, ristrutturata da poco, ora i clienti delle terme possono anche soggiornare.

Per gli appassionati di miele è da segnalare l’importante mostra mercato di produttori italiani che Lazise ospita da più di trent’anni, a ottobre.

Infine è da ricordare che nell’ultimo giorno di Carnevale nel borgo si ripete un’altra festa antica e originale: la Sagra del Marciapié. Nella nota via Arco i cittadini eleggono ogni anno il rappresentante della strada, una maschera chiamata Capo Valàr.

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