17 Febbraio 2009

Alla scoperta della citta attraverso i suoi monumenti

di Verusca (Blog Oristano. Alla Scoperta della nostra Italia)

Scene di Sartiglia

Scene di Sartiglia

Oristano, capoluogo della nuova omonima provincia sarda, è situata nella pianura del Campidano, fra il fiume Tirso e lo stagno di Santa Giusta, la cui cattedrale è senza dubbio uno dei più puri esempi architettonici dell’isola.

La città, fondata nel 1070 col nome di Aristianis, è uno dei principali centri economici della Sardegna, fiorente per l’agricoltura, il commercio e le industrie, specialmente quelle armentizie, quelle legate alla produzione di zucchero e alla produzione della Vernaccia. Particolarmente rinomato è anche l’artigianato dei ricami e della ceramica.

Già sede dell’antico Giudicato di Arborea - la cui reggente Eleonora fu celebre per le sue gesta e per aver promulgato la “Carta de Logu” - Oristano conserva la nobile impronta di città antica, come appare nei suoi monumenti, i numerosi edifici, nelle preziose opere d’arte.

Si ritiene che la città si trovi sul luogo dell’antichissima Othoca, ma non se ne ha una conferma precisa in quanto i numerosi materiali archeologici usati in vari edifici, provengono dalle rovine delle zone limitrofe. Othoca doveva trovarsi, probabilmente, a sud dove sono state rinvenute numerose tombe puniche e romane.

Nella simpatica e vivace Piazza Roma, dove gli oristanesi amano ritrovarsi per i loro affari, per far quattro chiacchiere o per sedersi ai tavolini dei caffè, giganteggia la poderosa Torre di San Cristoforo, detta anche Porta Manna, aperta da una lato in ballatoi. Questa torre è l’ultimo avanzo della cerchia di mura che cingeva la città, risalente al secolo XIII ed eretta dal giudice Mariano II.

Dietro la torre, si trova l’antica casa di Eleonora D’Arborea. Poco lontano, si potrà fare un’interessante passeggiata per via Figoli, detta anche dei congiolargius (stovigliari), perché lungo essa si aprono le botteghe degli artigiani, fabbricanti di anfore e di vasi.
Il corso Umberto, che è l’arteria principale fiancheggiata da bei negozi, porta in piazza Eleonora, dove sorge il monumento all’eroina. Proseguendo poi per via Vittorio Emanuele si arriva all’Antiquarium Arborense che raccoglie pregevoli oggetti dell’antichità, per poi giungere nella tranquilla Piazza del Duomo.

S’innalza qui, affiancato da un bel campanile, il Duomo della città, che risale al secolo XIII, ricostruito nel 1733 e in seguito ampliato. Nell’interno, oltre ad una statua lignea policroma dello scultore Nino Pisano, questo tempio presenta la preziosa raccolta di oggetti sacri che compongono il suo tesoro.

Di fianco al luogo di culto si eleva il Palazzo del Seminario Tridentino Arborense, che custodisce una ricca biblioteca, mentre poco più avanti sorge la Chiesa di San Francesco, che conserva la più notevole opera di scultura del Trecento sardo: la tragica immagine del Redentore in croce, colto negli ultimi istanti dell’agonia.
Tale Crocifissione, è detta “di Nicodemo”, perché il popolo l’attribuisce a colui che aiutò Giuseppe D’Arimatea a deporre Gesù dalla croce. In realtà, il Crocifisso è di autore ignoto.

Raggiungendo per l’alberato viale San Martino i giardini pubblici, si apre un bellissimo belvedere sulla pianura che si estende di fronte alla città fino al mare.

La manifestazione più sentita dagli abitanti locali è la Sartiglia a cui partecipano quaranta pariglie e più di cento cavalieri. Si tiene l’ultima domenica e l’ultimo martedì di carnevale ed è una giostra equestre di origine medievale corsa dai due gremi, quello dei contadini e quello dei falegnami.
Ciascun cavaliere ha il compito di infilzare con la sua spada il maggior numero di stelle appese a un nastro, correndo lungo via Duomo. Tradizione vuole che maggiore sia il numero delle stelle conquistato, migliore è la fertilità dei campi nel nuovo anno; eventuali cadute da cavallo, soprattutto del capo corsa, preannuncia invece una annata di carestia e sciagure.

Resta il fatto che Oristano è una città ricca di storia e di cultura e anche le manifestazioni più importanti riecheggiano del ruolo importante che ha rivestito nel corso dei secoli.

(Foto di MegaBash in licenza Creative Commons)

  • Segnala su: Inserisci nei preferiti del.icio.us segnalo OKNOtizie Google YahooMyWeb Facebook Technorati

Scrivi un commento

Per inviare un commento devi fare il login.

Articoli nei Comuni Vicini: Cabras (1), Arborea (1), Seneghe (1)