26 Febbraio 2009

L’incantevole scenario della Grotta di Nettuno

di Verusca (Blog Alghero. Alla Scoperta della nostra Italia)

Grotta di Nettuno

Grotta di Nettuno

Alghero è una briosa e pittoresca cittadina costituita da una parte antica (la città venne fondata dai Doria intorno all’anno 1100) e da una nuova, separate dai vecchi resti di una cinta di bastioni e di torri.
l suo nome deriva dalle alghe che abbondano sulle spiagge circostanti il porto che, anche se piccolo, è tuttavia in pieno sviluppo, come del resto lo è la cittadina stessa, cui affluiscono d’estate i turisti di ogni paese.

La città, come si è detto, è cinta in parte di antichi bastioni, con la massiccia Torre dello Sperone.
Facendo il giro di questi baluardi, si possono ammirare splendidi panorami sulla incantevole rada o concedersi un riposo nel bel giardino pubblico, in cui s’innalza la statua dell’algherese Giuseppe Manno, illustre storico della Sardegna.

Nel territorio cittadino vi è una vasta insenatura limitata ad ovest da una penisola oltre la quale, simile a un lago, si apre il profondo golfo di Porto Conte che, a sua volta, è limitato più a ovest dal montuoso promontorio di Capo Caccia.

La natura di questa zona è di una bellezza tale che merita senz’altro una visita. Non per nulla Porto Conte, con le sue acque di uno splendido turchino, con le sue incantevoli coste dalle baie tranquille o dalle imponenti rupi, si meritò il poetico nome di Golfo delle Ninfe.

Seguendo in barca le rive di questa località, si giunge ai piedi del colossale roccione di Capo Caccia, che strapiomba a picco sul mare con un impressionante salto di circa centosettanta metri. Qui si apre la favolosa Grotta di Nettuno: un magico itinerario che dal mare porta ad un grande lago interno lungo circa centoventi metri e largo da venticinque a cinquanta, attraversabile in barca.

Dalle acque di questo lago, colossali colonne sorgono quasi a sostenere l’immensa volta, mentre tutt’attorno è una vera muraglia, alta da dodici a diciotto metri, di magnifiche stalattiti bianche.

L’ultima parte del lago, per la sua affascinante bellezza, per i suoi colori e per la sua ricchezza è detta addirittura La Reggia. Qui, su una spiaggetta di candidissima sabbia, arriva la barca.
Tuttavia, la grotta non termina e continua a svilupparsi in altri cunicoli, in altre gallerie, altre sale, altri laghetti. E sembra davvero non aver mai fine!

Scalinata del Capriolo

Scalinata del Capriolo

Questa splendida cavità si può raggiungere anche da terra scendendo una lunga scala scavata sulla parete esterna del capo, sulla traccia dell’antica ed impervia Escala del Cabirol (Scala del Capriolo).
Essa infatti è ricavata dallo strapiombante bastione roccioso di Capo Caccia ed è formata da più di settecento gradini.

Comunque, l’accesso più suggestivo e in fondo meno faticoso, sempre che le acque non siano troppo mosse, rimane pur sempre quello del mare.

Qui la costa sarda presenta bellezze veramente eccezionali. Il tramonto è una cosa meravigliosa: verso l’interno il mare di Porto Conte diventa color opale, mentre all’esterno è azzurro scuro quasi nero.
E le onde che si infrangono nelle fiabesche caverne hanno un suono simile a quello di un organo gigantesco.

(Foto di Dionysos in licenza Creative Commons e di Stahlkocher in licenza GFDL)

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