Sono stata portata a Orta San Giulio per trascorrere in dolce compagnia una giornata romantica. Non sapevo dove fosse, né tanto meno come realmente fosse questa perla - così la definì - che lui continuava a elogiarmi. Mi diceva che era il suo asso nella manica e devo ammettere che fu proprio così!
La città si trova nella Provincia di Novara nella regione Piemonte e affaccia sull’omonimo lago d’Orta, con i suoi affascinanti edifici. La giornata era splendida; ogni raggio di sole illuminava un angolo del paese e io mi sentivo come uno di questi raggi.
Appena arrivati in paese, ci accolse una statua raffigurante un pittore seduto su una sgabello che immortalava su un’immaginaria tela le bellezze che gli si presentavano innanzi. Alle sue spalle, uno splendido edificio color giallognolo – arancione con un suggestivo e colorato giardino.
Iniziammo a camminare per le stradine a ciottolato di Orta e passammo sotto a un ponticello che altro non è che la parte alta di un arco adibita a passaggio. Le luci a lanterna posizionate nella parte alta delle case davano un insolito aspetto parigino al luogo.
Girando per i negozi, uno in particolare ci colpì. Lì vendevano meravigliosi quadri raffiguranti il mare, le onde che si infrangono sugli scogli e tipici paesaggi locali. Questi ci aiutarono sempre di più a immergerci nelle bellezze del luogo e a scoprire la suggestione della natura ortese.
Ad un certo punto scorgemmo una piazza sulla quale affacciavano case colorate e ben curate.
Al piano terra, negozi con dei tendoni rossi e numerosi tavolini aiutavano a dare quel tocco estivo e solare che non guasta mai.
Mi girai per osservare tutti i particolari del luogo e mi ritrovai davanti un edificio dalla facciata affrescata.
Era meraviglioso e subito mi sembrò di essere stata proiettata in un’altra epoca; davanti a questo, una statua sferica dell’artista Pomodoro, probabilmente raffigurante il mondo.
C’erano altre statue dell’artista sparse per tutta la città: la abbellivano, la aggraziavano. Così moderne, contrastavano con il sapore antico che richiamano gli edifici e rendevano molto suggestivo il tutto.
Se su due lati della piazza si affacciavano edifici, sugli altri due uno splendido paesaggio troneggiava fiero e orgoglioso. Gli alberi posti sul lungo lago, con le loro foglie che si sfioravano, creavano una tenda – quasi come quelle teatrali – e ci mostravano il lago e l’isola di San Giulio di fronte. Sembrava una cartolina!
Per questo, prima di proseguire il cammino, non potei desistere dall’immortalare lo scenario.
Continuammo il nostro itinerario e poco dopo giungemmo in un’altra piazza, in salita, sulla quale le case sembravano disposte come in scala: partivano dall’edificio più basso e pian piano si alzavano in altezza. C’erano dei piccoli e piatti gradini che percorrendoli ci portarono davanti a una chiesetta, anch’essa con una facciata color giallognolo e molto raccolta.
Le casette intorno erano curatissime: alcune avevano l’edera rampicante pendente dai balconi, altre sembravano verosimilmente visi, con le persiane alte e lunghe che sembravano occhi e un arco per l’ingresso che ne disegnava la bocca.
Il tramonto sul lago segnò per noi l’ora del ritorno; mi sembra di esserci andata ieri tanto è nitido il ricordo e sicuramente accadrà la stessa cosa a chiunque andrà a visitarla.
Passeggiare per le sue vie, guardare il lago, ammirarne le bellezze è stato per me indimenticabile. Oserei dire davvero un asso nella manica!
1 commento a “L’asso nella manica… che affaccia sul lago d’Orta”
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Peccato tu ti sia persa la visita sull’Isola di San Giulio! Saresti stata avvolta da una nuvola di un mondo surreale e gli assi nella manica sarebbero stati quattro.
Ciao Serenella