22 Febbraio 2009

Mano ferma e passione intatta per poesie in pietra

di Luciano Salvati (Blog Pescopennataro. Interviste Artigiani)

Edoardo Lalli con "Pinocchio"

Edoardo Lalli con "Pinocchio"

L’artista scalpellino Edoardo Lalli intervistato dalla redazione di Comuni-Italiani.it:

L’arte di lavorare la pietra quando affonda radici storiche anche nel tuo territorio?
Il paese dove da un po’ di anni ho deciso di stabilire la sede della mia attività si chiama Pescopennataro, un piccolo comune dell’alto Molise in provincia di Isernia, situato a 1200 metri sul livello del mare con una popolazione di circa 350 abitanti.
E’ un paese che vanta, nella sua storia, numerosi maestri stuccatori e scalpellini. Essi hanno dato lustro al paese nei vari secoli anche in diverse parti del mondo. Questa ricca tradizione trova una sua documentazione accertata fin dal ‘700, grazie all’appassionata opera di ricerca, effettuata nel corso degli ultimi anni di vita, da Mario Di Tullio.
Egli era figlio e nipote di bravissimi stuccatori e scalpellini e le ricerche che ha condotto hanno trovato espressione nel suo libro “Scalpellini e stuccatori di Pescopennataro”.

Ben tre secoli di storia! E tu invece quando hai iniziato a dedicarti a questa attività?
La mia passione per la pietra e la sua lavorazione nasce intorno ai miei 27 anni. Per la prima volta ho visto mio padre Mario realizzare  da un blocco di pietra informe di Pescopennataro un opera, con gli attrezzi da scalpellino che appartenevano a mio nonno Eduardo. Si trattava della “Farfalla di Piacere Molise”, il logo della mia regione.

Una scultura

Una scultura

Quegli attrezzi (“schiantini” bocciarde, righe, compassi) mi incuriosirono al punto che scoprii, poco alla volta, che con essi le sapienti mani degli scalpellini pescolani realizzavano i più svariati manufatti: dai bolognini (ossia pietre squadrate per la costruzione delle case) ad oggetti di alto artigianato artistico quali acquasantiere, camini, portali per case e chiese e numerose altre opere.
Così, a distanza di tempo, quando ero ancora studente universitario, chiesi a mio padre di aiutarmi nella realizzazione di una foglia in pietra.
Ne seguì una sua passeggiata in campagna e, al suo ritorno, lo vidi presentarmi una vasta gamma di foglie di edera.

Scelsi quella che si avvicinava di più alle mie “aspirazioni artistiche”e alle mie scarse capacità di realizzazione. Dopo lunghi ma entusiasmanti giorni di lavoro venne fuori la mia piccola “opera prima”, che ancora oggi conservo gelosamente.

Un bassorilievo

Un bassorilievo

Ci sono prodotti su cui punti più degli altri?
I prodotti che oggi costituiscono la mia produzione sono di varia tipologia: bassorilievi in pietra e in gesso, orologi in pietra decorati con la tecnica dell’incisione, fermacarte con motivi floreali in basso rilievo, portacandele, vasi e lumi in pietra scolpiti a tutto tondo o decorati in bassorilievo e poi caminetti, tavolini ed altro.

Per quali caratteristiche i tuoi manufatti sono unici e inimitabili?
Un manufatto lo considero unico in senso proprio: quando decido che quello sarà, appunto, l’unico esemplare da me prodotto.

Tuttavia anche l’oggetto che decido di realizzare in più esemplari può considerarsi come unico e irripetibile, perché la natura stessa del processo artigianale da me adottato determina che l’oggetto riprodotto abbia comunque una sua diversità.
E’ questione di dettagli difformi che lo rendono simile, ma non uguale a nessun altro.

Una lampada

Una lampada

L’esperienza e le innovazioni tecnologiche come hanno influito sulla tua professionalità?
Il tempo lavorativo ha agito sulla mia esperienza sia esecutiva che estetica e così nel corso della mia attività sono emerse nuove idee e nuove forme di cui rivestire i miei oggetti.
Invece per quanto riguarda il progresso tecnologico, posso dire intanto che ho deciso di non avvalermi di processi di tipo industriale, che rendono gli oggetti quasi perfettamente uguali tra loro.
Sicuramente si trovano in commercio attrezzature che, rispetto al passato, facilitano la fase di realizzazione senza però nulla togliere al modo artigianale di esecuzione. Ad esempio, il trapano è un attrezzo che è stato usato fin dai tempi passati, per realizzare i riccioli nei capelli delle statue.
Oggi esiste il trapano elettrico che sostituisce quello manuale e che riduce i tempi di esecuzione, tuttavia occorre sempre piegare l’attrezzo allo scopo che si vuole raggiungere. Perché l’attrezzo di per sé facilita, ma non fa il lavoro al posto tuo.

Una fontana

Una fontana

Nella tua città ci sono strutture che consentono l’esposizione di opere di questo tipo? Magari riuscendo in questo modo ad incoraggiare anche il turismo.
Si può dire che qualcosa si muove in senso positivo, grazie al lavoro dei giovani amministratori del mio paese che stanno puntando tutte le loro energie sulla rivalutazione del territorio e delle sue tradizioni.
Proprio seguendo questa linea il 5 Agosto  2006 è stato inaugurato il Museo Civico della Pietra “Chiara Marinelli”, che con la sezione dei reperti litici preistorici e quella dedicata agli scalpellini pescolani, è diventato un polo attrattivo che ha già raccolto numerosi visitatori.
Oltre a ciò sono stati organizzati due simposi di scultura e altri sono in progetto, con la finalità di creare un parco di Pinocchio, collocato all’interno di un’abetaia, che costituirà un polo attrattivo per turisti, adulti e bambini.
Va da sé che tutto ciò valorizza la mia attività artigianale in quanto contribuisce alla creazione di quell’aura necessaria a stimolare curiosità culturale e attenzione verso un prodotto realizzato interamente a mano. Sono elementi, questi, indispensabili perché il prodotto stesso venga considerato e apprezzato per il suo giusto valore.
Con questo saluto i visitatori del vostro sito e ringrazio voi per il fatto di dare voce e visibilità a chi, come me, cerca di portare avanti tradizioni antiche che caratterizzano le piccole realtà locali. Spero che questa intervista sia di stimolo a qualcuno per visitare il mio paese con le sue bellezze naturalistiche e storiche.

Riferimenti:
Edoardo Lalli
Via Turistica, 1 - Pescopennataro (IS)
Telefono: 339-5871903

  • Segnala su: Inserisci nei preferiti del.icio.us segnalo OKNOtizie Google YahooMyWeb Facebook Technorati

Scrivi un commento

Per inviare un commento devi fare il login.

Articoli nei Comuni Vicini: Capracotta (1), Agnone (2), San Pietro Avellana (1)