Frida Ruggiero, guida turistica autorizzata, intervistata dalla redazione di Comuni-Italiani.it
Perché ha scelto di diventare una Guida Turistica?
Perché è una professione motivante, dinamica e vivace, che non è mai uguale a se stessa. Mi porta a “reinventare” il mio lavoro ogni giorno, con nuove idee, proposte sempre originali ed entusiasmanti, e poi perché non finisco mai di scoprire i tesori del territorio toscano.
Con i turisti stranieri mi sento chiamata a svolgere un ruolo molto importante, di rappresentanza: la guida turistica diventa “ambasciatore” che promuove l’immagine del nostro Paese in tutto il modo, ogni qualvolta ne illustra la storia, il patrimonio artistico, le bellezze paesaggistiche e le tradizioni a persone di lingua, religione e cultura diverse.
Cosa le piace di più del suo lavoro?
E’ un onore per me poter descrivere siti dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, e i grandi capolavori di maestri come Michelangelo, Leonardo, Brunelleschi… solo per citarne alcuni, e cogliere per un momento l’espressione di meraviglia negli occhi e sui volti dei visitatori che restano così affascinati dai nostri tesori d’arte.
Ma i turisti più “speciali” per me sono i bambini, e il loro saluto caloroso e sincero alla fine dell’esplorazione guidata è un’esperienza che dà una grande gioia e che difficilmente si dimentica.
Come caratterizza il suo servizio di guida?
Cerco di mettermi in sintonia con il cliente, instaurando da subito un clima di cordialità e fiducia. Capire che cosa desidera ed essere in grado di proporre la cosa giusta, dalla preparazione dell’itinerario all’esecuzione finale del tour, sono strategie sempre vincenti per la riuscita di tutto il servizio.
La mia guida personale si caratterizza poi per la sensibilità comunicativa e per la versatilità sia dei contenuti che del linguaggio, perché si adattino alle esigenze ed aspettative di chi ascolta.
Ci descriva Livorno
Livorno è la città più sorprendente della Toscana e offre scorci originali ed affascinanti che finiscono per conquistare anche il visitatore più esigente. Straordinariamente vivace e così autentica nel suo modo di proporsi, nasce come “Città Ideale” creata dai Medici nel tardo Rinascimento.
E’ storicamente la città più giovane e cosmopolita della Toscana, e ancora oggi si presenta come un mosaico di etnie, religioni e culture diverse, molte di origine straniera. Ma è anche la città che più di ogni altra mostra ancora le ferite della Seconda Guerra Mondiale, con la dignità e la bellezza che sono insite nella sua natura e che da sempre contraddistinguono la sua gente.
Qual è il periodo migliore per visitare Livorno?
Ogni periodo può essere “migliore” per visitare Livorno, anche durante i periodi di bassa stagione e con una minore affluenza turistica. Per questo consiglio sempre ai gruppi di preferire un itinerario che includa i musei, palazzi ed edifici religiosi più belli della città e nella provincia, che magari si concluda con un ottimo pranzo a base di piatti tipici e vini locali. In alternativa, propongo un’estensione del tour con un giro panoramico in pullman e, quando il tempo lo permette, una bella passeggiata o escursione guidata all’aperto.
Quale itinerario suggerisce per chi ha solo poche ore a disposizione?
Senza ombra di dubbio il famoso “Giro dei Fossi di Livorno in Battello” con guida turistica a bordo, della durata di 1 ora circa. E’ perfetto per quei turisti che hanno tempo limitato a disposizione: il tour è una mini crociera che permette di scoprire il meglio del centro storico di Livorno, stando comodamente seduti e navigando dolcemente lungo i canali in compagnia della guida.
Consiglio di visitare il sito girodeifossilivornoinbattello.com, dove ci si può divertire a esplorare le emergenze storiche lungo il percorso grazie alla mappa cliccabile, per un vero e proprio tour virtuale.
Cosa incuriosisce di più i turisti?
A parte la famosa beffa delle false teste di Modigliani, direi scoprire i tesori nascosti della città, come la pala d’altare raffigurante L’Incoronazione della Vergine di Vasari ed il Cristo Coronato di Spine del Beato Angelico, recentemente restaurati e ricollocati nelle loro sedi originarie. Ma anche visitare i luoghi della memoria e alcune sepolture “eccellenti”, come ad esempio quella dello scrittore scozzese Tobias Smollet nel Cimitero degli Inglesi, di William Magee Seton, il marito della prima santa americana Elizabeth Seton e del nostro Giovanni Fattori, leader indiscusso dei Macchiaioli, che riposa nel Famedio di Montenero.
Quali tipologie di turisti visitano la città?
A Livorno arrivano tipologie piuttosto eterogenee di visitatori, dalle numerose associazioni e scolaresche che prenotano attraverso le agenzie e i tour operator italiani, ai piccoli gruppi privati che riflettono un turismo cosiddetto “di nicchia”.
Sono in continua crescita le richieste da parte di turisti stranieri, sia individuali che gruppi organizzati, e di croceristi provenienti da ogni parte del mondo.
Ci racconti un episodio curioso capitato durante un giro a Livorno.
L’episodio più bello per me è legato alla visita di Livorno da parte di una coppia di sposi della famiglia reale thailandese in luna di miele. Alla fine della giornata, ho avuto in dono un bellissimo pendente formato dalle iniziali dei nomi degli sposi, intrecciate e dorate: lo stesso che hanno donato a tutte le guide turistiche con cui hanno visitato il nostro splendido Paese.
Riferimenti:
Frida Ruggiero
Guida Turistica Autorizzata Province di Livorno, Pisa e Firenze
Indirizzo email: info@percorsidautore.it
(Foto per gentile concessione di Frida Ruggiero)
2 commenti a “La Città ideale dei De Medici”
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Sono un settantenne che da cinquant’anni conosce livorno perchè sposo ad una livornese.Da roma ,dove risiedo, spesso sono a livorno.
Lei, gentile frida ,non può conoscere questa città come l’ho conosciuta io nel corso degli anni.La sua descrizione è veritiera quanto mai per coloro che debbono trascorrere una vacanza o fare un viaggio a carattere turistico-culturale ma non per quanti vi risiedono da anni.Appunto, come il sottoscritto che ha visto crescere il degrado ambientale in questa città in maniera colossale! con la fidanzata negli anni sessanta,dopo essere sbarcato, potevamo goderci uno dei tanti favolosi tramonti passeggiando verso la rotonda d’ardenza fin su il viale d’antignano respirando il
profumo dei tamerici in fiore….bei ricordi! ma oggi è diventato impossibile. Specialmente d’estate non si può camminare a causa della sporcizia e degli escrementi di cani (vera pazzia livornese!) lungo le vegetazioni perchè maleodoranti; camminare in città si rischia di cadere o di essere investiti a causa delle innummerevoli
buche che ti costringono andare sulla strada;lei parla di cultura e dove la trova? all’attias in mezzo alla marea di giovani volgari e ignoranti o sul viale italia dove le soste delle auto possono raggiungere anche le terze fila?
Gentile signora ruggero capisco perfettamente il fine dei suoi articoli
cioè quello di raccontare le bellezze delle città italiane ma è difficile per molti italiani vivere nelle contraddizioni del quotidiano.
Glielo dice uno che vive nella città più bella, ammirata e amata al mondo.Pertanto diamo una scossa a tutti coloro che possono invertire le tendenze negative di vita sociale ovvero chiedere agli amministratori locali di dare un nuovo input per il cambiamento e livorno che è diventata ancora più provinciale di sempre rompa la campana nella quale è racchiusa e si “purifichi” una volta tanto.
Grazie per avermi letto. Buon lavoro,Gianfranco Buonarroti.
Ciao Gianfranco,
Tutte le città hanno pregi e difetti…e ci auguriamo che il tuo intervento possa scuotere gli animi di tutti affinché si possa migliorare sempre.
grazie per il tuo contributo