Dista pochi chilometri dal mare, non è lontana da Reggio Calabria e dagli altri grandi centri della provincia.
La stazione sciistica di Gambarie, nel comune di Santo Stefano in Aspromonte è facilmente raggiungibile ed è per tutti gli abitanti del sud della Calabria il miglior posto per divertirsi sulla neve. Sciatori esperti, principianti e semplici amanti della montagna possono trascorrere qui giornate indimenticabili.
Ci sono sei piste per un totale di dieci chilometri, dislocate nel territorio del Parco Nazionale dell’Aspromonte. Durante le discese è possibile ammirare il mare all’orizzonte e una vegetazione composta da pini, abeti e faggi.
Le piste sono divise a secondo dei livelli di difficoltà: ci sono due piste blu per i principianti, due rosse, e una nera per i più esperti. Per raggiungerle, è possibile servirsi di due seggiovie biposto e di quattro skilift.
Quando il sole scende, tutti si danno appuntamento a valle e si incontrano per bere un bicchiere di vino rosso locale a valle. A Gambarie ci sono diversi alberghi in grado di ospitare settecento persone e circa ottocento villini. Il punto centrale del villaggio è piazza Mangeruca, intitolata a uno dei creatori del villaggio. La frazione però non è popolata solo nel periodo invernale. D’estate si passa da 1400 abitanti fino a 20.000 persone con punte di 25.000 nei week-end. La neve, infatti, lascia il posto alle escursioni.
Sui numerosi sentieri è possibile trovare mirtilli, fragole e lamponi. Molti turisti scelgono l’Aspromonte per fare lunghe passeggiate, nel silenzio dei boschi secolari. C’è chi va a piedi e chi preferisce la mountain bike, chi raccoglie funghi e chi si limita ad ammirare la vegetazione mediterranea, aspra e selvaggia, ricca di colori e ruscelli dalle acque limpide e pure.
In diversi periodi dell’anno, Gambarie ospita diverse manifestazione gastronomiche, culturali e sportive.
Il mese di febbraio è dedicato alle gare di sci; a marzo c’è la festa sulla neve, in quella giornata è possibile sciare senza pagare nulla perché tutti gli impianti di risalita sono completamente gratuiti; a ottobre viene celebrato il mese del fungo; ad agosto vengono organizzate, infine, numerose sagre di prodotti tipici.
Hanno riscosso molto successo la sagra dei “maccarruni i casa” (maccheroni fatti in casa), e quella dei fiori di zucca.
Non mancano le fiere finalizzate alla valorizzazione dell’artigianato locale. Inoltre, sempre nel periodo estivo, vengono organizzate gare di corsa e di marcialonga.
Il comune di Santo Stefano in Aspromonte, oltre a Gambarie, ha altri due agglomerati urbani: il centro del paese e la frazione Mannoli. Nel centro del paese c’è la chiesa intestata a Santo Stefano Protomartire. L’edificio venne inaugurato l’11 giugno 1933. Di particolare pregio sono il grande portale, il rosone centrale, il dipinto che raffigura la lapidazione del Santo Patrono, la statua della Madonna del Carmine e le vetrate artistiche.
Da vedere è l’Asilo monumentale “G. Filastò”, realizzato con i fondi di una pubblica sottoscrizione, su progetto dell’architetto Marcello Piacentini. Nell’edificio ci sono due grandi lapidi con incisi i nomi dei caduti in guerra. In alto, vi è la statua dell’Italia con in mano una corona di alloro.
Sulla strada principale si affaccia il balcone dal quale il principe Umberto di Savoia e la moglie Maria Josè, il primo giugno 1932, salutarono la folla plaudente. L’Asilo ospita la biblioteca comunale e l’ufficio dei Servizi Sociali.
Inoltre, nel centro del paese ci sono i resti di una antica abbazia dell’Ordine Basiliano: San Giovanni a Castaneto e la Grotta di San Silvestro.
La frazione di Mannoli sorge a 5 chilometri dal centro di Santo Stefano. Nel suo territorio sorge la colonia permanente Fianchetti, costruita dal conte Bianco Zanotti. L’edificio ha ospitato l’istituto per gli Interessi del Mezzogiorno e oggi è abitato dalle suore Francescane Alcantarine.
Qualsiasi frazione si decida di visitare di Santo Stefano in Aspromonte si verrà a contatto con una natura incontaminata, tra mare e montagna, ricca di neve e vegetazione e con una varietà di paesaggi che sarà difficile da dimenticare e non amare.
(Foto di Sergio Dal Torrione, per gentile concessione)
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