21 Aprile 2008

Un luogo amico sotteso di un forte spirito di identità

di Marcello Di Sarno (Blog Siderno. Interviste Sindaci)

Il sindaco di Siderno Alessandro Figliomeni intervistato per Comuni-Italiani.it

Come si presenta la sua città a chi oggi la vive quotidianamente?
Come una città dinamica, fondata su una tradizione di operosità, che instaura continuamente nuove relazioni sociali, Alessandro Figliomeniculturali ed economiche; come un luogo di riferimento per investimenti commerciali e d’impresa e, assieme, come eccellente luogo di balneazione e per trascorrere il tempo libero, grazie ad una struttura urbana sviluppata tra campagna e mare e dotata di servizi.

Tre validi motivi per visitarla?
1) l’ospitalità; 2) lo skyline del lungomare; 3) la vivacità.

Chi ne ha fatto la storia?
1) I mercanti che nell’Ottocento vennero via mare da diverse parti del Meridione, impiantando nel litorale le loro attività produttive ed edificando palazzi, ponendo così le basi per il moderno sviluppo urbano.
2) Gli uomini di studio che tra i secoli XVI e XIX si formarono soprattutto negli ordini monastici locali e diedero lustro a Siderno per la loro rinomanza nelle fucine culturali e accademiche di varie città (Donato Pullieni de’ Lupari storico e teologo che operò a Bologna, Venezia, Chieti, Napoli; Paolo Piromalli, arcivescovo in Armenia e linguista; Michelangelo Macrì redattore delle voci archeologiche del vocabolario Tremater; Saverio Macrì naturalista e rettore dell’Università di Napoli; Domenico Macrì-Correale fondatore della rivista Firenze Letteraria).
Venendo alla contemporaneità, troviamo i nomi del commediografo Titta Foti, primo maestro di Giorgio Albertazzi ad Ancona e fondatore de Il Gazzettino del Jonio; del docente Walter Pedullà, che è stato anche presidente della RAI; dell’attore di teatro Mico Cundari; dello scultore Giuseppe Correale; dell’atleta Francesco Panetta, 34° campione ai Mondiali di corsa del 1987.
3) I cittadini di ogni ceto sociale che si sono impegnati lungo i secoli per migliorare le loro condizioni economiche e quindi per far evolvere la città, fronteggiando con tenacia le difficoltà storiche del Meridione.

Per quale aspetto della sua città va personalmente fiero?
Il forte spirito di identità.

Tra progetti da portare a termine e traguardi ambiziosi da perseguire, come vede il futuro della sua città?
La città di Siderno continuerà ad assumere funzioni innovative al centro del sistema comprensoriale della Locride, polarizzando intorno alla sua struttura urbana un modello sub-regionale che tende ad una maggiore interconnessione fra le parti vitali del sistema residenziale e produttivo, secondo assi di sviluppo costieri corrispondenti alle linee di infrastrutturazione.

Una domanda che vorrebbe sentirsi rivolgere sulla sua città e la risposta che darebbe.
Come mai i giovani del circondario preferiscono confluire la sera a Siderno? Perché trovano un motivo di coesione in una città che si manifesta come luogo amico.

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